martedì 3 gennaio 2012

La Terra dei Draghi - L'Antica Stirpe - Due parole dell'autore


Due Parole di Nicola Cantalupi sul suo libro:

Per farVi capire meglio il libro che uno di Voi stà per vincere ecco alcune parole dell'autore riguardo al suo libro fantasy si ........ ma che porta con sé un messaggio.

Questo romanzo è certamente una favola fantasy... tuttavia, il suo reale messaggio altro non vuole essere oltre un monito per una generazione (la mia) forse un po' scarna d’ideali, che sottovaluta con troppa facilità l'importanza di conoscere sia la storia, sia l’attualità… allo stesso tempo però, vuole essere una protesta verso una classe dirigente ridicola e spietata.
L’intero romanzo può essere facilmente e velocemente letto come semplice racconto fantasy, ma la sua chiave di lettura non è altro che una protesta verso una realtà purtroppo incresciosa e ai margini di un triste esodo…
Il titolo, inoltre, è stato pensato per rappresentare un paradosso tra fantasia e realtà..
Nel romanzo, infatti, non vi sono draghi… ma solo un loro lontano ricordo; e mentre nelle leggende di questo mondo fantasy, i draghi sono ricordati come esseri saggi e benevolenti, nell’immaginario collettivo della cultura occidentale il drago viene immediatamente accostato ad un essere potente e crudele… una creatura che annienta eroi e speranze… una creatura, a mio modo di vedere… quanto mai simile ai politici italiani.
In breve, il titolo: “La Terra dei Draghi”, vuole essere solo un modo differente per dare nome alla nostra Italia.

Un altro punto fondamentale è sicuramente l’amore.
Leggendo il libro, infatti, ci si renderà immediatamente conto che l'amore… quello vero… e non parlo semplicemente dell’amore che può esistere tra un uomo e una donna, ma soprattutto dell’amore di un padre per un figlio, l’amore che lega un’intera famiglia… sarà il motore principale d’ogni avvenimento, perché personalmente, ritengo che questo sentimento sia l’unica forza che riesce ad infondere nelle persone il coraggio per affrontare anche i sacrifici più duri.

E adesso... evitando di incedere in ulteriori spiegazioni, rischiando inevitabilmente di rovinare la lettura... un saluto... e un grazie!

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