A tutti i viandanti di passaggio benvenuti nel mondo degli Elfi - lasciate un commento voi che entrate ..........
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giovedì 26 settembre 2024
Eccoci in Autunno
giovedì 5 settembre 2024
L'Estate sta finendo . . .
venerdì 14 giugno 2024
Editori che Pubblicano fantasy in Italia
giovedì 30 maggio 2024
Situazione attuale e solo cose belle . . . .
Nella parte alta del timbro, ci doveva essere la scritta "dalla Biblioteca di" ma per connessione bassa al momento dell'ordine o per problemi e malfunzionamenti del sito dove la ho acquistata la personalizzazione non è stata completa. Hanno detto che mi rimanderanno il timbro corretto, spero arrivi davvero.
Questo è l'ultimo ordine che ho fatto sul Sito di Lumien, si tratta di due libri. Un libro di fantascienza "il Depositario dell'Eco" di Carlotta Martello ed il primo volume della nuova Collana Lanterne - si tratta di un Saggio sul Fantasy "Anatomia del Fantasy, leggere e scrivere fantasy in modo critico" di Gloria Bernareggi e Sephira Riva
Per completare questo costoso mese, questa mattina sono entrata, alla Libreria Ubik, qui vicino a casa mia, mi sono detta solo per dare una occhiata alle nuove uscite, ma invece sono uscita con questa bellissima "Enciclopedia del Fantasy" di Elena Romanello, pubblicata da Edizioni NPE
lunedì 29 aprile 2024
I Gufi, Significato e simbologia.
I gufi, creature misteriose e mitiche, hanno da sempre affascinato l'immaginazione umana. Nel mondo del fantasy, questi uccelli notturni sono spesso associati a maghi, indovini ed anche a segreti oscuri. Vediamo cosa rende i gufi così speciali e quali significati portano con sé.
- I gufi sono considerati simboli di saggezza e conoscenza. La loro abilità di vedere al buio e ruotare la testa di 270 gradi li rende misteriosi e potenti.
- Nel fantasy, i gufi spesso rappresentano personaggi saggi, come gli anziani stregoni o gli oracoli che detengono segreti profondi.
2. Oscurità e Malaugurio:
- Nonostante la loro saggezza, i gufi sono anche associati all'oscurità e alla morte. In molte leggende, sono considerati uccelli del malaugurio e annunciatori di tragedie imminenti.
- La loro presenza notturna evoca tenebre e segreti nascosti, rendendoli perfetti per storie fantasy in cui il confine tra luce e ombra è sottile.
- Nella mitologia antica, il gufo aveva significati contrastanti. Mentre alcune culture lo consideravano un simbolo positivo, altre lo vedevano come un presagio negativo.
- Secondo una leggenda spagnola, il gufo divenne notturno dopo aver assistito alla crocifissione di Gesù, ripetendo nel suo verso la parola "croce".
- Nelle fiabe, il gufo è spesso raffigurato come un animale saggio ed erudito che condivide la sua sapienza con gli altri esseri.
4. Ambientazioni Fantasy:
- Nei mondi fantasy, i gufi popolano foreste oscure, antichi castelli e biblioteche segrete. Sono guardiani di conoscenze proibite e custodi di enigmi irrisolti.
- Le loro piume soffici e gli occhi penetranti li rendono perfetti per creare atmosfere magiche e misteriose.
martedì 16 aprile 2024
Aprile dolce dormire - segnalazione libro Lumien in uscita a breve - Anatomia del Fantasy
domenica 31 marzo 2024
Auguri di Buona Pasqua
domenica 17 marzo 2024
Recensione Libro "Strega per metà - I ricordi perduti Vol. 1
Eccomi tornata dopo tanto tempo, questa volta a farvi una delle mie recensioni, del libro che ho appena finito di leggere sabato.
Si tratta del primo volume della Saga Strega per metà di Chiara Vincenzi titolo del primo volume “I ricordi perduti.”
La Saga “Strega per metà” è una trilogia, composta quindi da 3 libri :
Primo volume “I ricordi perduti”
Secondo volume “I cacciatori di streghe”
Terzo ed ultimo volume “Il Dono”, la saga è edita da Edizioni Acar.
"Il cuore è e deve restare libero. Libero di agire, pensare, amare."
"Si trattava di scavare nel passato per comprendere il futuro."
"E se raccoglierai un po' di timo selvatico, di regina dei prati, di calendula o di qualche altro fiore selvatico, non dimenticare di coglierle con grande moderazione! Una volta essiccate, le virtù delle erbe sono di breve durata. Non serve a niente raccoglierne in grande quantità e, in seguito, essere obbligata a buttarle. Rispetta la Natura che l'uomo ha già tanto danneggiato ed essa ti restituirà il favore centuplicato."
"Se vedi un corvo volare sulla tua testa,
un gatto nero attraversare la strada,
un rospo gracidare o anche solo un sasso dalle venature particolari,
allora può trattarsi di una creatura magica rinata sotto quelle sembianze."
"Sono convinto che c'è molto di più di quello che vediamo su questa Terra, Ondine! Sarebbe arrogante dire che esistiamo solo noi. La Terra stessa è composta dalla sinergia dei suoi numerosi elementi naturali. Un alchimia di onde e flussi benevoli che si generano di continuo. Ma noi non lo capiamo, questo. Siamo troppo occupati a guardarci allo specchio e a preoccuparci di arrivare a sera con la pancia piena."
Il libro è un romance fantasy e parla di Magia Bianca, erbe officinali, rimedi naturali. Del rapporto tra natura ed esseri umani. La protagonista è la ribelle Ondine, discendente da una stirpe magica che si confonde tra gli umani definiti Imperfetti, per vigilare e tutelare la Madre Terra. La storia si svolge ai giorni nostri, tra Italia e Francia. La vita di Ondine sembra quella di una normale liceale ma ben presto essa dovrà scavare per trovare la verità che si cela nel suo passato, un passato dai risvolti oscuri di cui lei ignorava completamente l’esistenza.
Sinossi:
Ondine Moreau è a prima vista una liceale come le altre: la sua indole riservata non la porta a stringere molte amicizie e i suoi giorni sembrano trascorrere in modo davvero monotono, scanditi da regole, dettami e principi morali. A scuola, come nella vita privata.
In realtà, Ondine discende da una stirpe magica con la missione di proteggere Madre Natura dall’individuo definito Imperfetto, ritenuto l’unico e reale responsabile del suo lento decadimento.
Per fare ciò maghi, streghe e alchimisti vivono confondendosi con la razza umana, praticando la Magia Bianca e manifestando l’amore nei confronti della natura stessa: è solo affidandosi a Lei che essi possono percepire gli influssi energetici e alimentare i propri poteri, che si tratti dello studio di erbe officinali, cristalli o resine, o di altri doni che la natura offre di continuo.
Una vita dall’alibi perfetto, insomma, se non fosse che Ondine è anche una diciassettenne ribelle in conflitto con se stessa a causa di tutte quelle convinzioni che la fanno sentire in gabbia, fino a opporsi del tutto pur di rivoluzionare la sua vita. E che dire del legame che la vincola al bel Julian Lane? Una relazione voluta unicamente dalle famiglie di entrambi, e che lei è decisa a spezzare una volta per tutte: dopotutto quel filo che li unisce non è così forte, Ondine ne è certa, malgrado la madre di lui risponda al nome di Porry Lane, donna cinica e dal carattere di fuoco, nonché sua magister privata.
L’occasione propizia per allontanarsi da casa e per meditare sul proprio futuro arriva al termine dell’ultimo Calendario Lunare: per realizzare il suo tirocinio Ondine si trasferirà a La Roche, un grazioso borghetto a picco sul mare nel sud della Francia. Un luogo a prima vista sconosciuto così come i suoi abitanti, nonostante vi abbia trascorso gran parte dell’infanzia e in cui sarà costretta a fare i conti con un passato pieno di ombre. E poi l’incontro con Etienne, un ragazzo che sembra arrivato dal nulla ma che sostiene di conoscerla da sempre.
Pozioni, studio, erbe officinali, saranno lo scenario perfetto per la crescita personale della protagonista e per una meravigliosa storia d’amore destinata a scaturire e a riavvolgersi da capo, come in un film, ma dall’epilogo inaspettato.
Strega per metà - I ricordi perduti è il primo romanzo di un ciclo di storie, magico e romantico, sensibile alla natura circostante e ai suoi energici elementi.
Recensione:
Nel primo capitolo facciamo la conoscenza con Ondine Moreau, la quale a prima vista, sembra una liceale come le altre. I suoi giorni trascorrono in modo monotono scanditi da regole, dettami e principi morali.
In realtà subito scopriamo che Ondine discende da una stirpe magica, con la missione di proteggere Madre Natura. Per fare ciò maghi, streghe ed alchimisti vivono confondendosi in mezzo agli umani, praticando la magia bianca e manifestando l’amore nei confronti della natura stessa: è solo grazie a lei che essi possono percepire gli influssi energetici e alimentare i propri poteri. Una vita dall’alibi perfetto,insomma, se non fosse per il fatto che Ondine è anche una diciassettenne ribelle.
La ragazza ha un legame stretto, che si fa sempre più vincolante man mano che essa cresce, questo rapporto la vuole futura sposa del bel Julian Lane, suo compagno di scuola, il classico cattivo ragazzo che la da troppo per scontata. Un ragazzo con il quale essa sente di non avere niente in comune, a parte il fatto che si conoscono fin dall’infanzia. La relazione tra i due è voluta dalle reciproche famiglie e Ondine è decisa oramai a spezzare, una volta per tutte, questo legame, desidera riprendersi la sua libertà.
Sia Ondine che Julian sono arrivati ad un punto cruciale dei loro studi. Devono effettuare un tirocinio estivo, al termine del quale, riceveranno la bacchetta magica.
Prima di riuscire a decidere dove andare a sostenere il tirocinio di fine anno, Ondine finisce per lasciare il fidanzato.
Dopo questo fatto, e con Julian che non è molto d’accordo sul fatto di lasciarsi, la madre della ragazza decide che è meglio mandarla a sostenere il tirocinio a La Roche, un grazioso piccolo borgo a picco sul mare, nel Sud della Francia, da zia Costanza, sua madrina, dove dovrà rimanere per tutta l’estate a studiare. Un posto che Ondine stranamente sogna per poi ritrovare nei suoi disegni.
Questa località marina a prima vista le sembrerà sconosciuta, benchè ci abbia trascorso gran parte della sua infanzia. Qui a La Roche Ondine sarà costretta a fare i conti con un passato pieno di ombre, un passato di cui essa non ha alcun ricordo. Sempre qui avverrà l’incontro con Etienne Lautrec, un ragazzo che sostiene di conoscerla da sempre di cui lei però non ricorda nulla.
L’incontro con Etienne sarà solo l’inizio di quella calda estate, ad Ondine lui piace molto, subito d’istinto, mentre zia Costanza non vuole che lei lo frequenti. “Devi concentrarti solo sullo studio” così essa sembra in un primo tempo accettare il divieto e si mette d’impegno a studiare pozioni e ad approfondire la conoscenza di erboristeria, le capacità ed i poteri di fiori e delle erbe naturali.
Tuttavia non fa tempo a trascorrere una settimana dall’ultimo incontro con Etienne che la ragazza capisce di volerlo rivedere e di avere fatto un errore accettando senza protestare il divieto della zia a frequentarlo.
Racconterà bugie alla zia pur di rivederlo e si recherà con lui nella vecchia cascina abbandonata dove vivevano i suoi nonni e dove loro da bambini si erano conosciuti. In questo frattempo conoscerà meglio anche se stessa ed i suoi poteri e crescerà anche dal punto di vista comportamentale e delle relazioni con gli altri.
Più Ondine frequenterà Etienne e più il loro rapporto si rafforzerà ma essi non sono destinati a poter coronare la loro storia d’amore. Si metteranno in mezzo tra i due diverse situazioni e problemi che gli impediranno di farlo.
Le vicende di Ondine andranno man mano a complicarsi con il procedere della narrazione, dove un personaggio importante e centrale nell’evolversi dei fatti sarà Porry Lane, la sua magister e madre di Julian, che avrebbe dovuto avere il compito di seguirla nella sua formazione magica.
Come proseguiranno gli studi di Ondine?
Sarà promossa dopo il tirocinio estivo ?
Potrà avere la sua agoniata bacchetta magica ?
Potrà continuare la sua relazione con Etienne, nonostante le sempre maggiori difficoltà ?
Dal punto di vista esteriore il libro è di buona qualità, ho già avuto occasione di leggere libri editi da Acar e sono libri impaginati bene, resistenti che non si rompono alla prima o alle sucessive letture. La cover è carina e non troppo leggera.
Per quanto riguarda il testo stampato invece purtroppo, come ho già constatato in passato, per altri libri di Acar che ho avuto modo di leggere, il testo non è curatissimo, ho trovato troppi errori o frasi con parole che non avevano nulla a che vedere nel contesto in cui si trovavano, insomma il testo stampato purtroppo denuncia una mancata cura e sistemazione completa prima della stampa. Non so se si tratta solo di questo caso, trattandosi di una prima edizione, problemi forse poi risolti nelle edizioni successive . . ma è un vero peccato.
Arrivando finalmente al punto più importante, il libro mi è piaciuto, le vicende narrate mi hanno coinvolto, mentre le leggevo. Ho trovato i personaggi fatti abbastanza bene e l’ambientazione interessante.
Un punto portante del libro è il suo sfondo ecologista, sfumatura presente in tutta la storia. Mi è piaciuto lo stretto rapporto della stirpe di streghe e maghi Moreau con la natura; essi ascoltano il vento, la pioggia ed altri eventi naturali sono una parte importante degli avvenimenti narrati e alcuni membri della famiglia hanno un rapporto particolare con le fate.
Chiara Vincenzi ha una narrazione abbastanza lineare e veloce da leggere e ho ricavato piacere dalla lettura di questo primo volume della saga, che purtroppo come tutte le saghe fantasy è finita senza risolvere i problemi più pressanti e lasciando il lettore con un po' di amaro in bocca.
Man mano che procedeva la narrazione la situazione di Ondine è andata complicandosi maggiormente anche se alla fine del primo volume essa pare avere preso una decisione importante.
Personalmente ritengo che alcune parti della storia forse siano state prolungate un po' troppo, e che questo abbia impedito un po' l’evolversi della storia, ritardandola nel tempo. Inoltre ho trovato, in alcuni casi, una presenza di parole, non necessarie, che avrebbero benissimo potuto essere tagliate senza togliere valore alla storia, ed alla narrazione, anzi traendone probabilmente un vantaggio.
Facendo un bilancio finale tra difetti e pregi del libro devo dire che a prevalere è stata la gioia della lettura di una storia abbastanza originale e coinvolgente. Alla fine mi è rimasta la voglia di sapere come sarebbero continuate le vicende della protagonista Ondine, Strega per metà e del suo amore proibito per Etienne Lautrec.
lunedì 19 febbraio 2024
I tropi del fantasy
I personaggi ricorrenti nei libri fantasy, detti tropi, sono quegli archetipi che si ripetono con variazioni in diverse opere, e che hanno delle caratteristiche ben definite. Essi servono a creare delle aspettative nel lettore, a rendere la trama più avvincente e a trasmettere dei messaggi simbolici.
L’eroe e/o il prescelto a volte anche l'eroina
L’eroe è il protagonista della storia, colui che deve affrontare una sfida, un viaggio o una missione per salvare il mondo, se stesso o qualcuno a lui caro. L’eroe è spesso un personaggio relazionabile, con cui il lettore si identifica, e che ha delle qualità positive, come il coraggio, la lealtà, la generosità, ma anche dei difetti o delle debolezze, che lo rendono umano e credibile. L’eroe ha un arco di crescita, (il famoso arco di trasformazione del personaggio) che lo porta a maturare, a scoprire la sua vera identità o il suo destino, e a superare le prove che incontra.
L’antagonista
L’antagonista è il nemico dell’eroe, colui che ostacola il suo cammino, che rappresenta una minaccia per il bene comune, e che ha dei motivi spesso oscuri o malvagi per agire. L’antagonista è spesso un personaggio potente, temibile, crudele, ma anche affascinante, carismatico, intelligente. L’antagonista ha un ruolo fondamentale nella storia, perché crea il conflitto, la tensione, il dramma, e mette alla prova l’eroe, costringendolo a confrontarsi con il suo opposto.
Il mentore
Questi sono solo alcuni dei personaggi ricorrenti nei libri fantasy, ma ce ne sono molti altri, come il compagno fedele, il traditore, il buffone, il guerriero, il potente mago (che spesso viene posto nel doppio ruolo di mago/mentore), il mostro, e così via. Ognuno di essi ha delle peculiarità che lo rendono unico e interessante, e che contribuiscono a creare una storia avvincente e coinvolgente.
I personaggi ricorrenti nei libri fantasy sono quindi dei tropi, ma non per questo sono dei cliché. Essi possono essere usati in modo originale, creativo, innovativo, dando loro una personalità, una storia, una motivazione, una sfumatura, che li rendano unici e diversi dagli altri.
In conclusione, i tropi, se gestiti bene, quindi con fantasia ed originalità, possono essere per il tuo libro una cosa positiva. E' necessario soltanto stare molto attenti e non ripetere pedissecuamente storie già più volte narrate, di cui sono pieni gli scaffali di libri con personaggi fotocopiati e che forse, solo a volte, possono anche essere state scritte meglio.
I personaggi ricorrenti nei libri fantasy sono dei simboli, ma anche delle persone, che ci fanno sognare, emozionare, riflettere, e che ci accompagnano nei nostri viaggi immaginari.
La conclusione di questo post, rimane la più classica del Rifugio.
Il mio consiglio disinteressato è sempre :
"leggete, leggete tanto, leggete tutto, ma soprattutto, leggete fantasy!"