lunedì 24 febbraio 2020

Tolkien ed i suoi figli - libri fantasy che lo hanno seguito

Tolkien ed i suoi figli - Il Romanzo fantasy oggi


La letteratura di genere fantasy non ha mai goduto, purtroppo, della stima dei critici, e veniva chiamato in causa quasi soltanto per essere negativamente posto a confronto con la letteratura da essi definiti “alta” in modo particolare qui in Italia. 
Il genere fantastico è sempre stato relegato nell’ambito della letteratura non impegnativa per ragazzi, del romanzetto commerciale fine a se stesso.
Anche al giorno d’oggi, in cui la situazione per fortuna è un’ po cambiata, è rimasta tuttavia una sacca di persone che ritiene il fantasy un sotto genere di poco valore. Anche nonostante il fatto che il padre del fantasy moderno J.R.R. Tolkien sia stato candidato al premio Nobel per la letteratura.

Per fortuna in anni più recenti il genere fantasy ha avuto una sorta di fortuna e di aumento di appassionati, e di lettori dovuta anche al successo di una serie di Film con ambientazioni Fantasy riuscite ed alla crisi economica e personale degli individui che li spingono a cercare una pausa dalla deludente realtà in cui sono costretti a vivere tutti i giorni.

In anni recenti è anche nata una nuova grossa branca del genere fantasy, quello nostrano - fantasy italiano che ha portato alla crescita di una gran quantità di nuovi scrittori e libri, tra i quali diversi davvero meritevoli ed interessanti, giunti alla conoscenza dei lettori.


Anche se la maggior parte dei libri fantasy moderni devono molto a Tolkien ed alle sue creazioni, per ambientazioni, trame, personaggi & C. e sono quindi in un certo senso tutti suoi figli, il romanzo fantasy vanta i suoi veri progenitori molto prima nel tempo. Gli scrittori fantasy moderni hanno mutuato, volenti e/o senza rendersene nemmeno tutti ben conto molto da Tolkien dalle sue avventure.

I progenitori del genere fantasy si trovano non solo nelle grandi saghe nordiche e nella letteratura cavalleresca, di cui il fantasy finirà per operare una sorta di rivalutazione, ma anche nel Romanticismo.

I maggiori esponenti di questo movimento lettarario, in opposizione a quanto successo durante l’illuminismo, sono infatti grandemente interessati ed affascinati dal soprannaturale, la supersitzione e l’immaginazione, ovviamente la passione è rivolta anche all’epoca in cui si pensava che tutto ciò fosse più comune : Il Medioevo.

Queste suggestioni verso il soprannaturale ed il dark verranno in seguito ulteriormente sviluppate da un altro genere, il romanzo gotico, che vide i suoi esordi in Gran Bretagna nel 1764, anno in cui venne pubblicato “Il Castello di Otranto” di H. Walpole.

In questo nuovo genere letterario possiamo ritrovare il soprannaturale, il gusto per l’avventura, temi come il fato, la morte, la follia e comunque siamo ancora piuttosto lontani dalla pura libertà dell’immaginazione che caratterizzerà e continua a caratterizzare anche oggi il Fantasy, il quale inizia a prendere una forma simile a quella che conosciamo oggi a cavallo tra ottocento e novecento ma che continua a contenere al suo interno echi di quanto detto prima: grandi castelli, l’importanza del paesaggio, spesso della natura, le ambientazioni medievali, la cavalleria ed il destino.

È infatti in questo periodo che il moderno genere fantasy comincia veramente a prendere forma. La storia della moderna letteratura fantasy si puo dire abbia inizio con George MacDonald, l'autore scozzese di storie come La principessa e i goblin e Phantastes, il secondo dei quali è considerato il primo romanzo fantasy per adulti mai scritto. MacDonald ha avuto grande influenza sia su J. R. R. Tolkien sia su C.S. Lewis: il loro gruppo letterario, gli Inklings, fu fondato in origine con lo scopo di studiare le opere di MacDonald e di creare nuovi scritti con il suo stile di scrittura.


Il genere fantasy tuttavia oltre ad essere stato eccessivamente criticato è stato vittima, come nel caso de “Il Signore degli Anelli” di Tolkien di una serie di errate e forvianti interpretazioni, in cui il sistema di valori presentato nel libro è stato arbitrariamente presentato come facente parte di una certa ideologia e fatto proprio da personaggi di estrema destra. Oltre a questo il fantasy viene accusato di essere un genere completamente avulso dalla realtà che ci circonda.

Stranamente quest’ultima accusa non è stata quasi mai mossa all’altro genere della letteratura fantastica, fratello del fantasy, la fantascienza. Con la complicità e la nuova linfa trovata dalla fantascienza tra gli anni ’50 e ’60 nella nostra stessa società, dove l’evoluzione tecnologica era sempre più veloce e sotto gli occhi di tutti, gli autori di fantascienza, sono stati in grado si sfruttare la loro struttura narrativa per raccontare i problemi sociali, politici ed economici del loro tempo.

Invece anche i migliore fantasy sono spesso collegati con la nostra società (anche se in apparenza non sembrano esserlo) trattano problemi presenti costantemente nella nostra esistenza umana, ingiustizie sociali, problemi politici ed economici, religiosi, sfruttamento eccessivo e sbagliato della natura & C.

Nei fantasy troviamo sempre anche il valore della solidarietà – sotto l’egida di “l’unione fa la forza”, il razzismo, la morte, l’importanza e la dignità degli ultimi, la libertà delle donne e soprattutto la cultura come unica speranza di salvezza della nostra civiltà.

Dicono che il fantasy sia un genere per ragazzi, invece è per tutti, spesso alcuni tra i migliori fantasy, se letti con attenzione, non sono poi tanto per ragazzi, anzi è più vero il contrario.

Oramai come ho avuto modo di dire più volte, nel fantasy è stato scritto tutto e tutto è stato anche modificato ed utilizzato da altri autori meno bravi dell’originale, e ci ritroviamo troppo spesso a leggere trame riproposte e modificate . . . a volte non sono orribili e sono abbastanza variate rispetto all’originale altre volte invece sono proprio scadenti ma sempre di “minestra riscaldata” si tratta. Personaggi troppo spesso simili a quelli più famosi, stereotipati e riproposti con altre avventure e nomi. Le razze dei personaggi presenti nei libri sono quasi sempre solo quelle classiche.

Per fortuna esistono autori che sono stati tanto bravi da riuscire a proporre qualcosa di completamente nuovo e tuttavia in grado di trattare temi importanti e collegati con la vita e le esperienze umane.

Non starò a farvi un’ elenco di nomi di grandi autori, perché ogni lettore ha i suoi gusti e quello che io amo non è detto che a voi piaccia. Anche se alcuni nomi sono irrinunciabili nel panorama fantasy.

Libri fantasy consigliati  :
 
J.R.R. Tolkien – “Il Signore degli anelli!” - “Lo Hobbit” e non soltanto

Philip Pullman - “Quelle oscure materie” trilogia

Michael Ende – “La Storia Infinita” e “Momo”

Scarlett Thomas – “Il Drago Verde” trilogia

Cornelia Funke – “Cuore d’inchiostro” - trilogia di mondo d’inchiostro

Terry Brooks – invece dei più famoso ed infinito ciclo di Shannara, vi consiglio la “Saga di Landover”

Anne McCaffrey – La “Saga dei dragonieri di Pern” è molto bella e lunghissima, in Italia non è stata pubblicata integralmente, visto che comprende più di 20 libri. Tuttavia i libri che sono stati pubblicati, sono oramai introvabili in quanto da anni fuori catalogo ma questa è probabilmente la prima saga che nella sua trama unisce la fantascienza al fantasy.

Tra gli autori italiani altamente consigliabili:

Nicola Cantalupi - “ La terra dei draghi” trilogia

Elvio Ravasio - “i guerrieri d’argento” saga ed altri libri

Marta Leandra Mandelli - “Oltremondo” saga ed altri libri

Andrea Grassi - “Strider” saga

Daniela Ferraro Pozzer - "La locanda della quercia incantata"

Cristiano Ciardi – “I confini di Trisa”

Potete trovare molti altri autori fantasy - italiani e non on-line anche nel mio blog, tra le mie recensioni e nei post con l’etichetta “Elenco Scrittori Fantasy italiani”

Ma poi non dite che il fantasy è tutto uguale e che è un genere da dimenticare, se arrivate a pensarlo vuole dire che avete letto tutti e solo i libri sbagliati.



Info su Storia del fantasy di questo Post:

Wikipedia Storia del Fantasy

Fonti Immagini:

Qui  Qui Qui Qui

lunedì 17 febbraio 2020

La Guerra degli Elementi II - Il Varco dell'Apocalisse

Eccomi tornata a parlarvi di una interessante Saga fantasy di cui vi ho già parlato in passato, "La Guerra degli Elementi" di Veronika Santiago.

In questo Post trovate la presentazione di tutta la saga, dei 4 libri che la compongono.

Qui invece trovate la mia recensione del primo volume di questa stessa saga.

Eccovi la presentazione del secondo libro di questa saga fantasy
"La Guerra degli Elementi - Il Varco dell'Apocalisse"


Sinossi:

Non è stato facile per Duncan, Aisha, Dean e Aurora accettare di essere gli Eredi dei Reggenti di Atlas e contenere il potere elementale che ne deriva. Con l'aiuto degli abitanti di OgniDove sono riusciti a salvare il quinto elemento ma gli Altri Eredi non sono stati sconfitti e rappresentano ancora una minaccia. 
Una visione di Aisha mostrerà l'avvento di un’imminente catastrofe e ad
OgniDove riprenderà l'addestramento.
Antichi rancori, fomentati da vicende perse nel remoto passato, si insinueranno subdoli e prepotenti nel presente degli Eredi costringendo tre di loro ad abbandonare il proprio cammino per tornare alla vecchia vita oltre la Nebbia che protegge OgniDove.
Verranno così sconvolti piani e alleanze e gli Altri Eredi ne approfitteranno per portare a termine il loro ambizioso piano: scatenare l'Apocalisse. 

Comincerà così, tra enigmi e visioni, la ricerca del varco che porterà sul pianeta le Quattro Forze Esiliate. Proprio quando la storia sembra destinata a ripetersi con inquietante precisione, gli Eredi si batteranno tra loro per impedire la fine del mondo.


Al cospetto della ruota del tempo,
cosa accetteresti di sacrificare
per evitare il ripetersi di eventi oscuri?

Affronteresti le atrocità di una vita passata
per salvare il presente e l'intero pianeta?

Se tu capissi che la vera battaglia
è quella che si svolge nell'intimo di ogni essere umano,
saresti disposto a combatterla?

lunedì 3 febbraio 2020

Il Pregio della differenza . . .


Eccomi tornata a voi per parlarvi di un tema molto interessante e profondo, la diversità o differenza.

Non è facile ammetterlo davvero ma la diversità spesso spaventa le persone, perchè ciò che non conosci ti mette per lo meno in stato di  agitazione e ti rende sospettoso.
Eppure la diversità spesso è una dote ed un bene. Bisognerebbe provare a prenderla come una possibilità non come un pericolo. Anche se non sempre, la diversità è positiva. Non è positiva soprattuto nei casi in cui la diversità è cieca ed estremista. Ma questi sono casi limite. Con la diversità arrivano nuovi punti di vista e spesso con essa arrivano anche bellezza e forza. 

"Tutta la diversità umana è il prodotto della varietà quasi infinita delle combinazioni di geni. Noi tutti siamo formati della stessa polvere cromosomica, nessuno di noi ne possiede un solo granello che possa rivendicare come suo. È il nostro insieme che ci appartiene e ci fa nostri: noi siamo un mosaico originale di elementi banali." 

(Jean Rostand)


Nel campo librario poi la diversità è molto importante, spesso ormai, i libri sono diventati troppo simili gli uni con gli altri, e non solo nel fantasy. Nel mondo del fantasy, molti autori non avendo idee nuove copiano più o meno scentemente parte di trame che hanno reso famosi altri libri ed autori, portandoli ad essere dei classici del genere. Anche i personaggi finiscono per essere spesso una sorta di clone di altri più famosi.

Riflettendo sul passato libresco, non solo del genere fantasy, ci si può facilmente rendere conto da soli che molti libri che al loro tempo sono stati grandi successi, dal punto di vista del lettore, che sono rimasti ed in seguito magari sono stati indicati come classici di un genere, molto spesso sono nati dalla differenza, ovverossia dalla capacità dell'autore di raccontare una storia, diversa da tutte le precedenti, innovativa ed inedita. Partendo dal raccontare la vicenda da un punto di vista differente oppure parlando di argomenti poco e male trattati in precedenza o mai trattati del tutto da altri autori.
Non è facile inventarsi un libro che contenga una storia coinvolgente, attraente ma al tempo stesso originale ed unica nel panorama librario. In modo particolare nel fantasy in cui nel tempo praticamente tutto è già stato scritto. I libri di successo, non sempre, ma in molti casi sono proprio nati da una storia diversa ed inedita, originale ed unica. Libri che ci presentano personaggi diversi che agiscono secondo le loro idee in un mondo unico con una serie i personaggi di contorno, sia amici che nemici.

Insomma la differenza e l'originalità non sono per tutti, ma chi riesce a metterle entrambe in una trama coinvolgente e ben scritta è assolutamente a  buon punto sulla strada del bel libro e forse con un po' di fortuna, anche su quella del successo della sua storia.


E allora, Amici del Rifugio, w la differenza e l'originalità, come diceva una vecchia pubblicità della Apple ai tempi di Steve Jobs, che ebbe gran successo e fu poi nel tempo realizzata in versioni differenti :
"Think Different !"


“Non giudicare sbagliato ciò che non conosci, prendi l'occasione per comprendere.” 

(Pablo Picasso)


"La ballerina del carillon innamorata della musica rock, il girasole della luna, il cavalluccio marino delle montagne. Non siamo tutti uguali, per fortuna."

(Fabrizio Caramagna)