Ho avuto dei mesi davvero assurdi ultimamente e pienissimi di cose da fare di ogni genere.
Ora metto in pratica il mio piano e vi propongo questa Storia bellissima
La storia la ho presa dal blog dell'amica Poiana "La Natura che ci circonda", Questo è il post di origine, dei primi di dicembre 2015.
La storia riguarda una delle creature più magiche di sempre, La Fenice, capace di risorgere dalle sue ceneri
Spiriti della Natura – Prologo
Esistono numerosi pianeti
in questo universo, cosa nota ai molti; non è altrettanto risaputo, tuttavia,
che all’interno dei singoli mondi ne esistono molti altri situati su piani
paralleli gli uni agli altri, ma collegati fra loro da porte che solo alcuni
esseri sono in grado di attraversare. I diversi piani possono così essere parte
di un unico regno ed abitati da individui della stessa specie, anche se molto
diversi fra loro. Questo è il caso di quello che viene chiamato “Regno dei
cento boschi”.
Mentre la storia dell’uomo
aveva inizio, nei cento piani che si collocano sulla Terra vivevano in pace
creature di ogni tipo; i Grandi Spiriti degli elementi dominavano incontrastati
su questi luoghi, vagando da una dimensione all’altra, controllando che tutto
fosse in equilibrio. Accadde però, che gli Spiriti superiori entrassero in
conflitto fra loro per imporre la supremazia di uno sugli altri. Negli scontri,
un grifone ed una viverna, tentando di portare la pace fra i contendenti,
persero la vita sotto i colpi dettati dalla rabbia e dalla presunzione. Il
rancore per le loro morti ingiuste, mescolato al desiderio di vendetta e di
rivalsa, si unirono ai sentimenti negativi dei Grandi spiriti, impossessandosi
dei corpi esanimi dei due animali. Da questa oscura unione, sorsero due esseri
crudeli e assetati di sangue, che traevano piacere e giovamento dalla
sofferenza e dalla distruzione e che possedevano in sé il potere unito dei
quattro Spiriti degli elementi. Avevano sembianze umanoidi, ma delle ali
maestose spuntavano dal loro dorso, simili a quelle dell’aquila su uno e
ricoperte di robuste scaglie sull’altro; entrambe le creature presentavano
artigli acuminati sia alle mani che ai piedi e denti aguzzi, come il più
spietato dei predatori. Una gemma oscura era incastonata sulla loro fronte, in
mezzo agli occhi.
Lentamente, tutti i piani
dimensionali caddero nel caos provocato da questi due esseri, soprannominati
dalle altre creature “Distruttori”. Chiunque si trovò sulla loro strada o tentò
di affrontarli perì per loro mano. Essi si nutrivano delle paure, del dolore,
del sangue e delle carni delle loro vittime.
Gli spiriti superiori, pur
ravvedutesi dai loro oscuri comportamenti e nuovamente uniti, non riuscirono a
fermare quelle stragi, cosicché parse che tutti i cento mondi dovessero cadere
sotto la pazzia di tali esseri malvagi. Accadde però, un giorno, che una
giovane fenice di nome Sefilenos, nel proteggere le sue uova, decise di
affrontare con coraggio i due Distruttori. Come le altre creature ella cadde e
assistette inerme alla distruzione del suo nido, prima di avvolgere il suo
corpo nelle fiamme della morte.
Prerogativa delle fenici,
si sa, è quella di risorgere dalle proprie ceneri, e così fu anche per lei.
Tornata in forze, Sefilenos si recò dai Grandi spiriti degli elementi chiedendo
loro udienza. Essi accettarono di incontrarla e di ascoltare le sue parole:
- Desidero farvi una
proposta! – disse.
Gli spiriti la invitarono a
parlare, prestando estrema attenzione a ciò che aveva da dire.
- Ho portato fino a
voi un uovo, l’unico della mia covata sopravvissuto al passaggio dei due
Distruttori. – si fermò un attimo ed emise un breve sospiro, poi riprese
con decisione - Seppure il pulcino al suo interno è ancora vivo, il danno
subito non gli concederà di vedere la schiusa. Vi chiedo di unire ad esso la
vostra energia vitale ed i vostri poteri; io farò lo stesso, perché ne possa
nascere una nuova creatura, con l’immortalità di una fenice e la forza di voi,
Grandi spiriti; ciò potrebbe renderlo abbastanza forte da affrontare e
sconfiggere i due guerrieri oscuri, per riportare la pace nei nostri mondi. Io
resterei al suo fianco per crescerlo, istruirlo ed aiutarlo.
Ci fu un momento di
silenzio. Gli esseri superiori, scrutarono a lungo il fiammeggiante uccello,
poi si riunirono fra loro per valutare l’insolita proposta e, tornando al
cospetto di Sefilenos, lo Spirito del Fuoco esclamò:
- Così sia fatto,
accettiamo la tua richiesta! Temiamo, però, che il guerriero che nascerà possa
non essere in grado, da solo, di affrontare i due Distruttori; se esso perisse,
non avremmo più alcuna possibilità di vittoria. Lui sarà la prima e la più
potente fra queste nuove creature e, se trionferà, regnerà sui cento piani
dimensionali che formano il nostro mondo. Uniremo a lui altri quattro
combattenti, che incarnino i singoli poteri di ognuno di noi e possano aiutarlo
e proteggerlo. –
Detto questo, lo Spirito
del Fuoco, quello dell’Acqua, dell’Aria e della Terra, irradiarono con i loro
poteri il piccolo uovo macchiettato di rosso.
Dal guscio che si aprì, fuoriuscì
un piccolo e strano essere dall’aspetto umanoide, con occhi e capelli rosso
fuoco, carnagione olivastra e due piccole ali dalle piume rosse, screziate di
giallo. Il piccolo aveva una pietra rossa incastonata nella fronte, nella
quale, a momenti, risplendevano riflessi blu, verdi o bianchi. I piedi
possedevano dei forti e robusti artigli, ma lo sguardo gentile faceva intuire
che non avrebbe mai utilizzato tali armi, a meno di non essere costretto.
Sefilenos prese con sé il
bambino e si prodigò a crescerlo, lontano da occhi indiscreti e al sicuro dai
due Distruttori, mentre i grandi spiriti degli elementi ricercavano dei
guerrieri da affiancargli.
Lo spirito dell’acqua trovò
un falco pellegrino in fin di vita, così, ancora una volta, irradiò il rapace
con la sua energia. Man mano che recuperava le forze, il volatile cambiava
aspetto, divenendo simile a quello del figlio della fenice, con grandi ali
falciformi color argento, forti artigli neri ai piedi, occhi sfilati del colore
del mare in tempesta, capelli argentei ed una lucente pietra blu incastonata al
centro della fronte. Una volta guarito, il nuovo essere s’inchinò al cospetto
dello Spirito dell’acqua:
- Grande Spirito, mi
hai salvato la vita e reso potente; ti sono debitore! Fino a quando la morte
non mi strapperà a questo mondo, sarò al tuo servizio. –
L’Acqua sorrise:
- Così sia! Esaudirai
il mio desiderio di proteggere il giovane combattente nato dall’uovo di una
fenice e dal potere unito di noi Spiriti Superiori e, quando sarà pronto,
combatterai al suo fianco per sconfiggere le due creature chiamate Distruttori.
Da ora in poi prenderai il nome di Falco di ghiaccio, a ricordo della tua
natura di rapace e del potere che ti ho donato. –
Detto ciò, lo Spirito si
allontanò ed il pellegrino si avviò al nuovo nido di Sefilenos per assolvere al
suo compito. Ben presto, a lui si unirono altri tre guerrieri: Drago di pietra,
Aquila di fuoco ed Ippogrifo d’aria. Il primo, dalle grandi e forti ali
squamate e la pelle dura come la roccia, aveva occhi e capelli di colore verde
scuro; artigli acuminati spuntavano dalle mani e dai piedi, mentre una pietra
verde splendeva in mezzo alla sua fronte. Il secondo, aveva sembianze simili a
quelle del piccolo Fenice, se non per le ali dorate e la pietra di colore rosso
vivo; il terzo aveva gli occhi grigi, i capelli e la pietra sulla fronte di
colore bianco e delle enormi ali chiare che spiccavano sul suo dorso. Ognuno di
loro era in grado di produrre e controllare l’elemento da cui deriva il proprio
nome; erano altresì forniti di un potere “spirituale”, che gli permetteva di
prestare cure agli altri e a sé stessi. Gli Spiriti superiori denominarono
quelle creature “Sentinelle”, poiché il loro compito era quello di vegliare
sugli altri e sull’equilibrio degli elementi e della natura, dalla quale
traevano forza.
Passarono gli anni ed il
giovane chiamato Fenice crebbe, dimostrando un potere ed un altruismo fuori dal
comune; egli era padrone dei quattro elementi, della vita e della morte. Un suo
cenno sarebbe bastato ad uccidere, ma i suoi poteri erano sempre indirizzati al
bene e a curare le ferite e le malattie. Era anche in grado di utilizzare i
poteri della mente per spostare oggetti o carpire i pensieri di chi gli era di
fronte. Più cresceva e più il suo potere s’intensificava, come il suo desiderio
di aiutare gli altri.
Siccome il suo potere
spirituale era molto più sviluppato rispetto alle altre sentinelle, gli Spiriti
lo definirono “Curatore”, ovvero una sentinella il cui potere di guarigione era
indirizzato agli altri. I quattro Guardiani non lo lasciavano mai solo.
Tutto sembrava procedere bene, ma infine venne il giorno in cui i due Distruttori, Grifone e Viverna, trovarono il luogo in cui Fenice ed i quattro guardiani si nascondevano. Intenzionati ad uccidere, attaccarono il nido con ferocia e senza alcuna remora, dando vita ad uno scontro di immensa violenza che sembrò non terminare mai. Non senza fatica, le cinque sentinelle riuscirono a trionfare, confinando i due distruttori in esilio in una dimensione remota, selvaggia e desolata, vittime di un sonno eterno.
Tutto sembrava procedere bene, ma infine venne il giorno in cui i due Distruttori, Grifone e Viverna, trovarono il luogo in cui Fenice ed i quattro guardiani si nascondevano. Intenzionati ad uccidere, attaccarono il nido con ferocia e senza alcuna remora, dando vita ad uno scontro di immensa violenza che sembrò non terminare mai. Non senza fatica, le cinque sentinelle riuscirono a trionfare, confinando i due distruttori in esilio in una dimensione remota, selvaggia e desolata, vittime di un sonno eterno.
La pace tornò a regnare ed
i cento piani dimensionali assunsero nuovamente l’aspetto verde e rigoglioso
che li caratterizzava. Vennero uniti insieme sotto il dominio di Fenice,
prendendo il nome, nel loro insieme, di "Regno dei cento boschi",
perché ognuno di questi mondi aveva aspetto di selva. I primi quattro erano
abitati da creature fantastiche: ninfe, elfi, fate, nani ed unicorni ne erano
padroni. Bosco oscuro, la centesima dimensione, era il luogo da cui originava
Fenice, e ben presto si riempì di sentinelle, maschi e femmine, i quali diedero
luogo ad una lunga e gloriosa stirpe.
Il periodo di quiete durò
per molti secoli, fino a quando cominciarono a verificarsi lotte fra le
sentinelle. Alcune di queste andarono a colonizzare gli altri boschi, dando
luogo ad usanze, lingue ed abitudini differenti. Il Regno si divise.
Fenice, si spostò sul
cinquantesimo piano dimensionale, Bosco diamante, che divenne il centro del
Regno e dal quale riuscì a riportare la serenità nei diversi mondi. Egli regnò
con giustizia per anni ed anni, ben lieto di vedere la sua gente felice.
Seppure queste creature
fossero caratterizzate da un’incredibile longevità, tanto che si credette
fossero immortali, giunse il momento in cui il curatore decise che era arrivato
il tempo di riposare. Scelse dunque fra le sentinelle quella più adatta a
divenire re e si lasciò consumare dalle fiamme della morte fino a divenire
cenere. Questa venne raccolta dai quattro guardiani e posta al sicuro, prima
che anch’essi si lasciassero andare all’oblio.
Nei secoli successivi il
regno si spaccò nuovamente poiché l’arroganza delle sentinelle di Bosco oscuro,
le più potenti, crebbe sempre di più, fino a causare l’inizio di una guerra. La
fine degli scontri vide la distruzione del centesimo piano dimensionale e la
morte di quasi tutti i suoi abitanti. I superstiti trovarono rifugio in quello
che viene chiamato “Regno di nessuno”, dove, essendo ormai rimasti in pochi,
continuarono a vivere nascosti ed isolati dalle altre sentinelle, desiderando
ardentemente di avere vendetta.
Buona settimana a tutti amici e follower.
Se vi è piaciuto il racconto passate a visitare Poiana nel suo blog, lo troverete sicuramente un blog interessante :-)
Veramente bello questo racconto Raffaela.
RispondiEliminaPasso anche da Poiana.
Un abbraccio
Maria
P.S. Dopo i mesi superintensi ora riposa un po'! ;-)))
CIao Maria e buona settimana .....
RispondiEliminaIn effetti sento proprio la necessità di un pò di Riposo :-) Ogni tanto ci vuole ;-)
Grazie per essere passata a trovarmi
Il post è davvero interessante e le immagini sono bellissime (come sempre :) ) *_*
RispondiEliminaBuona settimana! :)
E' molto interessante questa storia, poi anche le immagini sono meravigliose!
RispondiEliminaBuon inizio della settimana!
gia' solo le immagini bellissime invogliano alla lettura!!!Baci Sabry
RispondiEliminaLa Fenice mi ha sempe affascinata e le immagini sono bellissime come ilr acconto. Vado anche a vedere ciaooo e buona serata.
RispondiEliminaCiao Arwen, grazie per aver ricondiviso il post :) Mi piacciono molto le foto che hai scelto per accompagnare il racconto.
RispondiEliminaNon so fino a che punto della storia sei arrivata (se stai riuscendo a seguirla); per ora sono in pausa forzata, ma riprenderò. Nel caso in cui tu abbia voglia e tempo di leggerlo e te ne sia persa qualche episodio, trovi tutto all'etichetta "Spiriti della Natura - La storia".
Fenice ricomparirà pure, in futuro, ma ancora ci vorrà un po'.
Per ora invece torno a studiare o domani il prof mi farà a pezzi... ed io non risorgo dalle mie ceneri XD
Grazie ancora e buona serata e felice settimana. Baci
P.S. ne approfitto per votarti su net-parade ;)
Ciao! Davvero interessante e belle anche le immagini scelte!
RispondiEliminaA presto
Davvero bella questa storia e poi la Fenice è sempre stata un essere mitologico pieno di fascino e di magia. Le immagini che hai messo poi sono stupende e cariche di sogni.
RispondiEliminaBellissima leggenda che hai reso con un bel testo. Sai che il Teatro La Fenice di Venezia è bruciato e risorto quattro volte ? Ma in questo caso si trattava di aiuto umano. Un amichevole abbraccio.
RispondiEliminaPS - Ma l'altro tuo blog è chiuso definitivamente ?
Ciao Elio grazie per essere passato a trovarmi - si conoscevo anche io la storia del teatro la Fenice ;-) per fortuna che è stato aiutato dagli umani altrimenti lui non avrebbe potuto risorgere ;-)
EliminaNo nessuno dei miei blog è chiuso - solo che ultimamente ho avuto pochissimo tempo e non sono riuscita ad aggiornare - quando posso posterò qualche cosa. Poi ho avuto problema con Mac da rimettere con nuovo Sistema Operativo e la nuova versione di Piacasa non modificica più quasi nulla di importante - ho dovuto installare Gimp che però è un programma complicato quasi come Photoshop per cui devo imparare ad usarlo ...... ma anche questo richiede tempo che ora come ora non ho - se non in minima parte.
Quando riesco passo a trovarti :-) Buon pomeriggio
Grazie a tutti per essere passati e per l'apprezzamento - appena riesco passo a trovarvi :-) anche io Buon pomeriggio e migliore settimana in corso
RispondiEliminaCiao cara Arwen, eccomi per una visita e un voto. :) Bellissimo articolo come sempre, adoro le immagini che metti e amo le fenici, creature davvero meravigliose.
RispondiEliminaPurtroppo devo darti la notizia spiacevole che il mio blog non è più in funzione. Ho deciso con dolore di eliminarlo, per riuscire a risollevare quello su wordpress che non aveva più visite, ma che ha più lettori.
Su blogger non riuscivo ad attirare quasi nessuno perciò ho scelto wordpress, ma tornerò comunque ogni tanto nel tuo meraviglioso blog.
Bacioni :) e buona settimana.
Mi spiace della tua decisione Irene - ma d'altronde se lo hai fatto avrai avuto le tue buone ragioni che mi hai appena detto poi ;-)
EliminaPerò io non so se potrò commentarti su Wordpress non so come mai ma il sistema mi fa sempre problemi con i commenti in Wordpress che non accetta anche più volte di seguito - per non parlare dei Captcha che ogni volta devo digitare ed anche se sono giusti non vengono mai accettati. Farò un giro ogni tanto. Tra l'altro ho sempre meno tempo per girare per i blog amici - E'un vero peccato
que historia mas bonita y que imágenes mas preciosas!!!un besito.maria:)
RispondiEliminaGrazie Maria - Gracias Maria buenos dias para ti
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