Sinossi:
Ma la ricchezza non sempre rende felici.
Questo racconto in stile favola ci presenta Helga, una giovane ragazza, come si deve, brava, amante della natura ma molto povera che riesce ad essere felice con le poche cose che la vita le ha dato.
La ragazza oltre alle altre capacità ha l’intelligenza e riesce a capire che quello che importa, ciò che fa la vera forza, è in primis l’unione e l’amore per la sua famiglia adottivia.
La storia inizia a raccontarci le origini di Helga, e ci spiega come da piccola essa fu abbandonata nel bosco, ancora in fasce, e di come una coppia di contadini la trovò e decise di adottarla, in una fredda notte d’inverno.
La bimba, al suo ritrovamento era avvolta in pregiate coperte ricamate e indossava una cuffietta di lana.
Crescendo amando la natura e gli animali, Helga impara ad apprezzare i lunghi giri per la foresta, anche per ammirare i colori e la bellezza della natura, di solito al tramonto.
Una delle sere in cui è in giro, incuriosita dalla presenza di un carro trainato da due splendidi cavalli, Helga, attraversa un ponte di legno sospeso, giungendo così sulla riva opposta del fiume. Lì la ragazza finisce per essere rapita da due malfattori, assoldati dall’anziana regina
Dopo il rapimento, Helga viene portata in un bellissimo castello e posta di fronte alla regina, la quale afferma di essere la sua madre naturale, di averla cercata per anni e di voler soltanto saperla al sicuro e felice con lei. Le chiede di rimanere a vivere al castello insieme a lei e di diventare sua erede. La ragazza però rifiuta di rimanere a palazzo asserendo che la sua vera famiglia sono i contadini con i quali ha vissuto fino ad ora.
La regina allora tenta di convincerla a rimanere con racconti riguardanti i lunghi anni in cui la ha cercata, continuando poi, offrendole soldi, gioielli ed altro pur che rimanga a vivere a palazzo . . . ma Helga continua a rifiutare l’offerta e rifiuta decisamente il ruolo di futura regina.
Non vi dico come procede e termina la storia per non rovinarvi l’eventuale lettura.
Si tratta di una piccola fiaba per ragazzi la cui morale è semplice evidente e classica “i soldi ed il potere non fanno la felicità, quello che vale molto più di tutto questo è il vero amore famigliare, i rapporti veri e forti nella famiglia in cui si è cresciuti e si è stati amati”
Si tratta di un racconto dalla lettura velocissima e simpatica, anche se forse con un finale un po' scontato, visti i precedenti narrati nella storia stessa.
Devo ammettere che dopo aver letto dello stesso autore, tempo fa “La Stella ed i Sogni di Pan”, da questo “Helga” mi aspettavo di più. In definitiva mi è piaciuto meno del precedente. Un racconto che sebbene risulti una fiaba con una morale mi è sembrato meno magico e bello di quello che narra la storia dello gnomo Pan. Mi è parso anche che sia stato scritto in velocità, senza troppo pensare a quanto veniva scritto ed alla forma usata. Questa è solo una mia impressione naturalmente, ma mi è parso che anche il testo fosse meno curato.
Tuttavia si tratta di una facile favoletta, che se anche è stata scritta in velocità può essere carina da leggere a bambini e ragazzini
In definitiva una lettura veloce per un pubblico di bambini e giovanissimi, appartenenti ad una fascia di età che va sempre invogliata alla lettura.
Una favola da tener presente, grazie per la recensione. Buona giornata Arwen.
RispondiEliminasinforosa
Grazie cara Sinforosa. Buon Sant'Ambrogio e serena continuazione del mese di Dicembre
RispondiEliminaUna bella favola,grazie per la recensione.
RispondiEliminaUna bella favola per i più giovani, quindi. Grazie per la tua precisa recensione e buona settimana.
RispondiEliminaCiao, amo le fiabe, se sono belle e ben scritte fanno sognare. Di questo autore non ho letto nulla ma mi incuriosisce e magari cercherò gli altri titoli che tu giudichi più interessanti.
RispondiEliminaUn caro saluto.
Ciao fulvio
Buonasera, per chi fosse interessato, la raccolta delle mie favole è al link: https://www.amazon.it/s?k=ASCHIAROLO&__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&ref=nb_sb_noss
RispondiEliminaGrazie
Alle volte si ha bisogno di favole non ha importanza il crederci o meno perché comunque lascia un velo di speranza e pace lo stesso. Buona prosecuzione dicembre e settimana.
RispondiEliminaMolto bella questa favola.
RispondiEliminaSereno giorno.