Eccomi tornata a voi per parlarvi di un tema molto interessante e profondo, la diversità o differenza.
Non è facile ammetterlo davvero ma la diversità spesso spaventa le persone, perchè ciò che non conosci ti mette per lo meno in stato di agitazione e ti rende sospettoso.
Eppure la diversità spesso è una dote ed un bene. Bisognerebbe provare a prenderla come una possibilità non come un pericolo. Anche se non sempre, la diversità è positiva. Non è positiva soprattuto nei casi in cui la diversità è cieca ed estremista. Ma questi sono casi limite. Con la diversità arrivano nuovi punti di vista e spesso con essa arrivano anche bellezza e forza.
"Tutta la diversità umana è il prodotto della varietà quasi infinita delle combinazioni di geni. Noi tutti siamo formati della stessa polvere cromosomica, nessuno di noi ne possiede un solo granello che possa rivendicare come suo. È il nostro insieme che ci appartiene e ci fa nostri: noi siamo un mosaico originale di elementi banali."
(Jean Rostand)
Nel campo librario poi la diversità è molto importante, spesso ormai, i libri sono diventati troppo simili gli uni con gli altri, e non solo nel fantasy. Nel mondo del fantasy, molti autori non avendo idee nuove copiano più o meno scentemente parte di trame che hanno reso famosi altri libri ed autori, portandoli ad essere dei classici del genere. Anche i personaggi finiscono per essere spesso una sorta di clone di altri più famosi.
Riflettendo sul passato libresco, non solo del genere fantasy, ci si può facilmente rendere conto da soli che molti libri che al loro tempo sono stati grandi successi, dal punto di vista del lettore, che sono rimasti ed in seguito magari sono stati indicati come classici di un genere, molto spesso sono nati dalla differenza, ovverossia dalla capacità dell'autore di raccontare una storia, diversa da tutte le precedenti, innovativa ed inedita. Partendo dal raccontare la vicenda da un punto di vista differente oppure parlando di argomenti poco e male trattati in precedenza o mai trattati del tutto da altri autori.
Non è facile inventarsi un libro che contenga una storia coinvolgente, attraente ma al tempo stesso originale ed unica nel panorama librario. In modo particolare nel fantasy in cui nel tempo praticamente tutto è già stato scritto. I libri di successo, non sempre, ma in molti casi sono proprio nati da una storia diversa ed inedita, originale ed unica. Libri che ci presentano personaggi diversi che agiscono secondo le loro idee in un mondo unico con una serie i personaggi di contorno, sia amici che nemici.
Insomma la differenza e l'originalità non sono per tutti, ma chi riesce a metterle entrambe in una trama coinvolgente e ben scritta è assolutamente a buon punto sulla strada del bel libro e forse con un po' di fortuna, anche su quella del successo della sua storia.
E allora, Amici del Rifugio, w la differenza e l'originalità, come diceva una vecchia pubblicità della Apple ai tempi di Steve Jobs, che ebbe gran successo e fu poi nel tempo realizzata in versioni differenti :
"Think Different !"
“Non giudicare sbagliato ciò che non conosci, prendi l'occasione per comprendere.”
(Pablo Picasso)
"La ballerina del carillon innamorata della musica rock, il girasole
della luna, il cavalluccio marino delle montagne. Non siamo tutti
uguali, per fortuna."
(Fabrizio Caramagna)
Cara Arwuen, questo post dovremmo leggerlo e rileggerlo in continuazione finché non ci entra nella testa. La bellezza della vita è data proprio dalla diversità in tutte le sue sfaccettature.
RispondiEliminaPer quanto riguarda la diversità nei testi, soprattutto i fantasy, sarebbe bello avere un tuo giudizio sul mio primo libro pubblicato nel lontano 2006.
Rileggendolo trovo molti errori di punteggiatura che, speravo, l’editore si sarebbe preso la briga di correggere ma la storia rimane avvincente, secondo me.
Buona giornata e buona settimana.
sinforosa
Cara Sinforosa, grazie per essere passata qui al Rifugio e per il tuo bel commento. Mi fa sempre piacere leggerti. Riguardo al tuo libro, di cui avevo letto in passato ti ho appena mandato una mail, direttamente dal tuo blog.
RispondiEliminaPurtroppo scrivendo un libro e magari riscrivendo e modificando alcune frasi si finiscono con il fare errori di svariato tipo, sarebbe la casa editrice che dovrebbe pagare un editor per controllare il testo e correggere eventuali errori, grammaticali, refusi & C. ma essendo una cosa costosa non lo fanno quasi più, Sigh . . . . Un saluto buon lunedì e migliore nuova settimana appena iniziata
Le differenze arricchiscono non bisogna temerle.
RispondiEliminala diversidad, como todo, es buena cuando aporta; escribir un libro que cuente una historia original e inedita es dificil pero posible, eso hace grande la literatura; te deseo una feliz semana;un besito.maria:)
RispondiEliminaHai ragione, dovremmo imparare a vedere la diversità come un' opportunità di nuove conoscenze ed esperienze e non come un pericolo . Perchè credo che solo sapendo accettare le diversità potremmo superare le diffidenze e l'odio verso chi non è come noi.
RispondiEliminaIn campo librario, dici bene. Ormai si è detto e scritto di tutto, non credo sia facile trovare qualche cosa di nuovo ed originale ma bisogna provarci, uscire dai soliti schemi , dal già letto. Non è certo un'impresa facile ma è quello che fa la differenza. Cari saluti.
Carissima Arwen che bel post, complimenti.
RispondiEliminaAmo da sempre conoscere. Ho sempre saputo che grazie alla diversità potevo istruirmi, informarmi e formarmi. Quindi ti do ragione. Trovo molto interessante ciò che indichi sullo scrivere un nuovo libro, qualunque argomento si tratti. L'originalità e la buona scrittura sono necessari altrimenti subentra la noia e la lettura si blocca. Forse è questa una delle cause per cui si legge di meno.
Di più non so dirti, imparo da te e da chi come te scrive cose valide e interessanti.
Inoltre adoro la frase di Picasso che ho usato anch'io in uno dei mie post...Ahahahah...davvero super!
Grazie di cuore, alla prossima.
Bel post capperina...un abbraccio e buona settimana.
RispondiEliminaCiao Arwen! Abbiamo sempre bisogno di conoscere e imparare...sempre!Grazie Buona settimana,un abbraccio!
RispondiEliminaCarmela
Ciao,ho sempre pensato alla differenza di pensiero è usi come uno scrigno di novità dove se immergi le mani puoi raccogliere conoscenza e ricchezza di pensiero.Anche dalla diversità cattiva si impara,almeno a non esserlo.
RispondiEliminaCiao fulvio
hai ragione Elfa, ma al giorno d oggi tutti si improvvisano scrittori, ma pochi emergono, cmq c'è posto x tutti e ognuno avrà il proprio momento di gloria , + o - duraturo!
RispondiEliminaPosso farti i miei complimenti? Hai detto esattamente ciò che penso io. La diversità fa crescere mentalmente e culturalmente, ed è un peccato che alcune persone usino internet solo per criticare, sputtanare, copiare non solo testi ma anche idee (è famoso un certo gatto) mentre potrebbe essere un mezzo di comunicazione e conoscenza fenomenale. Complimenti ancora. Abbraccio siempre 💚
RispondiEliminaUna bella riflessione, libraria e generale, brava Arwen!
RispondiEliminaLa differenza è un grande valore, uno di quelli in grado di arricchire sempre. Anche nei rapporti, non solo nei libri.
RispondiEliminaBuona serata.
La diversità è un arricchimento per tutti.
RispondiEliminaSereno giorno.
c'entra fino ad un certo punto.... mi stavo scoprendo ultimamente "moralista", nel senso di giudicare (non importa se bene o male) i comportamenti altrui...ecco, ho preferito allontanarmi, perchè gli altri vanno accettati per quello che sono.....
RispondiEliminaVero, come è vero pure che i grandi geni rubano, non copiano-
RispondiEliminaSi ruba per rendere tutto ancora più originale^^
Moz-
Concordo con te. Viva la diversità! Che mondo sarebbe senza... basta osservare la natura, lei ci insegna...
RispondiEliminaE anche per quanto riguarda la narrazione, l'originalità, la diversità, attraggono.
Buona giornata, cara. Stefania
Ciao, hai ragione, molta gente ha paura della diversità. Colore della pelle, religione e quello che è peggio l'handycap. Odio chi esclude una persona perché ha un problema sia fisico che mentale ed io, al contrario, ho sempre cercato di rassicurarla. Sarà un caso, ma ogni volta che incontro un bambino handicappato, mi sorride e, se può, mi abbraccia. Tutto questo sin da quando avevo 40 anni. Per quanto riguarda i libri è vero che ormai si rassomigliano un po' tutti ed in modo particolare i polizieschi, ma si può sempre trovare qualche perla rara. Ciao e buona lettura.
RispondiEliminaUn saluto a tutti voi amici del Rifugio e grazie per essere passati a trovarmi ed avermi lasciato i vostri bei pensieri. In primis sono felice di constatare che quasi tutti siete pressappoco d'accordo con me sulla diversità. E' vero Fulvio che si può imparare anche dalla diversità diciamo così cattiva/negativa, almeno a non imitarla ed a non seguire certe vie e certe abitudini ed azioni profondamente sbagliate. Francesco è vero a volte verrebbe una certa qual voglia di giudicare gli altri, ma è meglio farsela passare, ed anche presto. Non sempre si conosce per intero una vicenda e poi pensare di cambiare una persona è sbagliato. Come minimo non si ottiene nulla e la persona rimane esattamente come non la si desiderava. I veri cambiamenti sono difficili da realizzarsi e sono alla base di decisioni importanti che la persona deve volere fortemente. Anche quando vuoi fare un vero cambiamento non sempre esso resiste alla porva del tempo. Miki anche se è vero che dicono che "i geni rubano e non copiano" io personalmente trovo che rimanga una cosa sbagliata scrivere utilizzando caratteristiche che hanno reso famoso un libro o parti di una trama che ha avuto successo, oppure ancora utilizzare per scrivere il proprio libro un personaggio reso famoso, di solito nel lontano passato da qualche altro scrittore. Vedi Sherlock Holmes, su di lui una marea di diversi autori hanno scritto quasi di tutto. Trovo sia una specie di furto in ogni modo e che dimostri nel "ladro" soprattutto una gran mancanza di fantasia propria. Un saluto a tutti e buona domenica pomeriggio.
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