nel bel mezzo dell’odio
ho scoperto che vi era in me
un invincibile amore.
Nel bel mezzo delle lacrime
ho scoperto che vi era in me
un invincibile sorriso.
Nel bel mezzo del caos
ho scoperto che vi era in me
un’invincibile tranquillità.
Ho compreso, infine,
che nel bel mezzo dell’inverno
vi era in me
un’invincibile estate.
E che ciò mi rende felice.
Perché afferma che non importa
quanto duramente il mondo
vada contro di me,
in me c’è qualcosa di più forte,
qualcosa di migliore
che mi spinge subito indietro.
Questa bellissima poesia, come le altre contenute nella raccolta “L’estate”, è scritta per esprimere la meraviglia che il poeta ha sperimentato quando ha scoperto in sé la speranza. Un nuovo sentimento che qui viene in soccorso all’animo tormentato di Camus. Lo scrittore francese, infatti, racconta nei componimenti pubblicati in questa raccolta l’influenza che la guerra aveva avuto su di lui, trasformando il disagio dell’esperienza in fonte di speranza. Speranza che lo ha salvato dal tormento, facendolo sentire vivo. E' quella speranza che gli ha permesso di scoprire l’amore tra l’odio, il sorriso tra le lacrime e la tranquillità nel caos. “Invincibile estate” può tranquillamente essere descritta come un inno alla vita nonostante la crudeltà del mondo.