The Art of Magic - La Profezia
di Giorgio Lotto
Mi dispiace molto per l'autore che è stato molto gentile ma devo essere onesta nelle mie recensioni. E' raro che parli male di un libro ma in questo caso se mi esimessi dal parlare dei difetti di questo farei un disservizio e direi una bugia. Purtroppo è uno dei pochi libri che ho fatto fatica a finire di leggere.
Sinossi:
Tutto comincia nelle campagne ad est di Ronwood dove due esseri dalla pelle verdastra, conosciuti come “Goblin”, uccidono la madre di Sheila, una ragazzina di soli sedici anni. Li comincia il viaggio della ragazza e del suo amico Eliot , un po’ tardo ma dal cuore grande, che spinti dalla sete di vendetta si uniranno alle guardie del re per la conquista della fortezza dei Goblin. Qui però le cose si mettono male subito, Eliot perde la vita da eroe e Sheila viene ferita gravemente. Solo l’intervento tempestivo di Garret , figlio dell’alchimista, le salverà la vita portandola al Tempio di Sall.
Nel viaggio incontreranno anche Hanna seguace del Dio “ Sall”, il nano guerriero Godrin delle montagne del nord, poi Karl ladro di professione, la negromante Victoria ,per non parlare del Paladino Gerald il Capitano delle guardie.
La missione più impegnativa si dimostrerà il recupero di un artefatto molto speciale, lo Scudo della vitta. Esso si trova nei sotterranei di una cripta segreta, protetto da scheletri guerrieri , ragni giganti e trappole di ogni tipo.
Decisioni sbagliate ed eventi incalcolabili porteranno ad una situazione critica , quasi disperata fino ad arrivare allo scontro finale con il male allo stato puro.
Recensione:
Eccomi tornata a darVi il mio parere su uno dei libri fantasy letti. Questa volta voglio parlarVi di un’autopubblicato “The Art of Magic – La Profezia” di Giorgio Lotto.
Il libro comincia con lo scontro finale tra il vecchio mago Antium ed il suo nemico di sempre Arnes.
Antium, prima di essere gravemente ferito, riesce a scagliare sul malvagio Arnes una potente magia. La magia consiste in una sorta di maledizione, che paralizza il nemico e lo trasporta in un limbo tra il mondo dei vivi e quello dei morti.
Antium a questo punto, gravemente ferito, si reca in una caverna segreta, di cui sigilla magicamente l’entrata.
Nella grotta si trova un forziere pieno di tesori alla cui guardia sono due cerberi infernali a tre teste.
Il forziere, proveniente da una setta di maghi di cui entrambi facevano parte, risulta sigillato con arti magiche. Esso viene aperto dal mago allo scopo di chiuderci dentro “la spada della sottomissione”, una spada dai poteri magici che dona forza ed agilità a coloui che la impugna ma che ne provoca al contempo la malvagità.
Il vecchio mago sempre più sopraffatto, fa appena in tempo ad aprire e poi sigillare con la magia un’ultima volta il forziere che si accascia stremato e poco dopo, muore.
Nel contempo, più a valle, il discepolo del malvagio Arnes, il giovane Xan, ancora un ragazzino, trova il corpo del suo padrone e ne rimane sconvolto perché non riesce a svegliarlo.
Il suo maestro non sembra morto, anzi, tastandogli il polso può sentire il suo cuore battere ma egli rimane come paralizzato ed addormentato.
Il ragazzo decide di prendersi cura del corpo di Arnes, anche a costo della propria vita.
Cinque anni dopo, molto più ad est . . . . .
Sheila vive con la madre nelle campagne vicino a Ronwood. Un giorno due goblin uccidono la madre della ragazza, appena sedicenne. Uno dei due goblin assassini riesce a fuggire mentre l’altro viene ucciso da Sheila.
Prima di morire però, Elen, la madre della ragazza le svela il suo segreto “tuo padre non era un eroe, abbiamo fatto insieme una cosa davvero malefica, corri, prendi il medaglione d’oro che troverai nel baule sotto al mio letto, portalo al mausoleo dei sospiri e libera la ragazza. Abbi cura di tè, figlia mia” Queste furono le ultime parole della donna.
Dopo essersi occupata di seppellire la madre, Sheila ed il suo miglior amico Eliot lascieranno per sempre le loro abitazioni.
Nello stesso momento, in città, i soldati della guarnigione stanno cercando volontari per assaltare la fortezza dei goblin, così Sheila ed Eliot si uniranno ai soldati della guarnigione spinti dal desiderio di vendetta. Tuttavia nessuno dei due è davvero pronto per la guerra.
Prima della partenza dell’esercito, Garret, il figlio dell’alchimista di Greenwood cerca di convincere Sheila di non essere pronta e la invita a tornare sui suoi passi.
Lei non demorde e durante l’attacco alla fortezza dei goblin, dopo una dura battaglia, risulteranno vincitori gli uomini.
Vittoria ma a caro prezzo, infatti Eliot muore per salvare la vita di Sheila e lei, in seguito, viene ferita gravemente e si salva solo grazie all’aiuto di Garret che è tornato sui suoi passi preoccupato per il destino della ragazza.
Egli le fa bere poi una pozione che dovrebbe salvarla.
Tuttavia le sue ferite sono troppo gravi, la pozione magica per ora le ha risparmiato la vita, ma non basta a risanarla.
Per poter essere curata la sua unica speranza è andare al Tempio di Sall, dove abitano sacerdotesse guerriere chieriche, le uniche che possono riuscire a salvarla.
Il capitano fà preparare per Garret e Sheila un carro con delle provviste, insieme si recheranno a Sall.
Garret tiene stranamente e Shila in quanto le ricorda sua figlia, che ha perso, uccisa da un orso.
Quando finalmente arrivano a Sall, Garret non è ammesso al tempio, in quanto uomo mentre Sheila viene accolta e curata.
Appena entrato nel tempio il lettore si rende conto che esiste una profezia negativa su Sheila ed il suo destino. Profezia di cui lei non è al corrente e della quale, in un primo momento non viene informata.
Garret è costretto a lasciare Sall, ha degli affari da sbrigare, ma lascia la ragazza in buone mani.
Ci vorranno molti giorni per la guarigione definitiva di Sheila.
Durante questo periodo conosciamo Hanna, discepola di Sall, che viene nominata guerriera chierica, cambiando il parere iniziale del concilio, allo scopo di proteggere Sheila.
Nel frattempo, prima del ritorno di Sheila, sia lei che Hanna verranno allenate al combattimento , ogni giorno . . . .
Ad Hanna viene poi affidato il compito di proteggere Sheila e di scortarla, quando starà del tutto bene, durante il viaggio fino a Greenwood, dove la attende Garret.
Il libro, un’autopubblicato è formalmente carino, se non fosse che presenta troppi errori nel testo …. anche dal punto di vista grammaticale, ci vorrebbe una buona revisone del testo.
La storia non riesce a coinvolgere il lettore ed appare a tratti lenta e non interessante. Forse perché si occupa troppo di descrivere particolari ininfluenti e rallenta il ritmo della narrazione oppure perché i personaggi non vengono bene approfonditi e la storia non appare possedere una struttura forte e credibile . . . .
Mi spiace per l’autore ma gli avvenimenti narrati risultano non avere abbastanza forza e quanto succede non riesce ad incuriosire abbastanza il lettore, inoltre purtroppo è scritta in modo noioso.
L’effetto alla lettura, almeno per i primi capitoli è quello di non interesse ed a tratti perfino di noia, non si riesce ad appassionarsi alla lettura e ad affezionarsi ai personaggi, forse troppo standardizzati e più moderni di quanto non dovrebbero essere nel loro contesto.
Mi spiace davvero, ma non posso parlare bene di questo libro,
io cerco di scrivere sempre critiche costruttive ma non posso esimermi dal dire ciò che penso realmente. L’autore ha sicuramente una fantasia sbrigliata ma non possiede l’arte del saper scrivere ed il libro finisce per risultare un’esperimento non riuscito.
Esso presenta vari gravi difetti.
La storia, pur non molto originale, se scritta in modo diverso poteva forse risultare carina-simpatica, ma come è stata narrrata risulta invece pesante. Inizia troppo lentamente, rimane troppo ferma nella fase iniziale ed il libro non riesce a coinvolgere pienamente il lettore o ad incuriosirlo su quanto accadrà in seguito.
Si vede che la narrazione è di un’autore ai suoi inizi, che ancora non conosce l’arte dello scrivere come si deve. Perché commette errori comuni ai novellini. Testo lungo e lento, pieno di descrizioni a volte inutili.
La narrazione non coinvolge e presenta troppi particolari, troppi discorsi tanto che finisce per raccontare ogni cosa invece che mostrare tramite i comportamenti e le parole dei protagonisti, come dovrebbe essere. Inoltre purtroppo il testo contiene troppi errori, errori formali anche gravi. Il testo necessita una revisione approfondita, o almeno per eliminare errori grammaticali più gravi.
La parte finale della storia, dal passaggio oltre metà libro alla fine risulta un po’ più scorrevole rispetto al resto del libro.
E’ un vero peccato, ed io non amo parlare male di un libro, ma come sempre, anche questa volta, devo essere onesta.
Ho fatto fatica a leggere questo libro ed avrei voluto prima e dopo metà della storia stessa smettere di leggerlo.
Purtroppo non posso parlarne bene. Se l’autore vuole davvero continuare a scrivere, deve imparare prima l’arte stessa della scrittura, le regole dei fantasy e soprattutto deve far pace con la grammatica italiana . . . . o fare revisionare il suo scritto da qualcuno che possa correggere gli errori prima di stamparlo.
Chi compra un libro odia trovarlo pieno di errori formali.
Purtroppo non posso consigliare il libro a nessuno – è stata una lettura sperimentale che mi ha dato davvero poca soddisfazione.
Cara Elfa, oggi io invece di parlarti di libri, voglio festeggiare il giorno della nostra Repubblica,
RispondiEliminae spero che coloro che sono in tribuna per ricevere gli applausi, pensino un po alle persone, cittadini di questa Repubblica che a stento riescono a vivere, si dice che la nostra Repubblica è fondata nel lavoro, ebbene creino questo lavoro che tutti sarebbero contenti di lavorare!!!
Ciao e buon pomeriggio con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Grazie per la visita Tomaso e buon fine settimana !
EliminaÈ la prima recensione negativa che credo di aver letto da quando ti seguo. Ammiro la tua sincerità e la tua onestà intellettuale
RispondiEliminaIn effetti Daniele è la prima così negativa, in passato, prima che tu fossi follower del blog ne avevo scritte di meno positive, con alcuni libri che mi erano passati tra le mani, ma di solito scelgo bene e poi, devo anche dire che siccome mi piace il genere, tendo ad essere anche buona, a volte :-)
EliminaQuesta volta mi spiace molto ma non potevo non dire quanto ho detto. Buon fine settimana
Sono d'accordo con il commento di Daniele.
RispondiEliminaSaluti a presto.