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domenica 31 gennaio 2016
Letto di Fata
Eccomi tornata con uno dei miei post di immagini fantasy
Vi siete mai domandati dove dormono le fate ?
Le fate dormono in molti posti, nel bosco accanto a qualche bel animale con la pelliccia che le riescalda d'inverno.
Su un tronco di un'albero, su di un fungo, dentro la corolla di un fiore a volte perfino su di una mano.
Dormono in molti posti diversi in maniera diciamo così "selvaggia" ma alcune posseggono dei letti davvero da fata - sia come aspetto che come dimensioni.
Questi letti fatati sono davvero adorabili molto belli e piccolissimi.
Qui ve ne metto alcuni - se passate sulla Pagina Fb del Rifugio - tra poco vedrete un'album di Fairy Little Bed - in cui ne troverete tanti altri :-)
Quale è il vostro letto preferito <3
Buona domenica a tutti amici e followers
venerdì 29 gennaio 2016
Hybrid
Eccomi tornata a parlarVi di un libro che si trova fuori dal target del Rifugio, ma di cui vi parlo ugualmente perchè si tratta del 4° e conclusivo libro della saga di Francesca Pace “The Hybrid’s Legacy Saga” di cui vi ho già parlato in precedenza.
Una autrice a cui mi sono affezionata.
E-Book Kindle : Euro 2,99
Libro Cartaceo : Euro 14,90
Sinossi:
Il
destino giocherà sporco con Emma,
confondendo le acque e manipolando la realtà per spingerla ben oltre i suoi limiti. Un
aiuto inatteso e la lusinga di un potere oscuro e inarrestabile faranno
vacillare l’animo di Emma che
dovrà fronteggiare l’oscurità che le insozza il cuore fin dalla nascita.
Amore
e odio. Luce e buio. Rinuncia e vendetta. Emma è tutto questo. Il
destino ha deciso per lei, ma nessuna vita è scritta,
nessuna storia già decisa.
Emma sarà in grado di scegliere la giusta via?
Travaglio e sofferenza ne piegheranno l’anima all’oscurità? Una ricerca lunga e faticosa. Ricordi
perduti. Uno scontro finale annunciato, violento e sanguinario. La fine di una
guerra e l’inizio di una nuova
vita.
Eccovi qualche piccolo assaggio :
"Il corpo del suo vampiro, privo della sua vitalità, era abbandonato in un angolo della stanza.
Era lì che lui si era accasciato nell’attesa
dell’imminente fine, ed era lì che lei lo aveva trovato.
Gabriel era
seduto a terra con le gambe distese davanti a sé, la schiena appoggiata alla fredda
pietra e il capo reclinato in avanti.
Gli abiti
macchiati di sangue rappreso gli si erano appiccicati addosso e i capelli gli
ricadevano impolverati e secchi ai lati del viso.
Emma si avvicinò con cautela, ascoltando ogni rumore e concentrandosi sui segni che le giungevano da lui.
Nessuno.
Nessun suono, nessun odore… nulla!
Gabriel era fisso, immobile nel corpo e nello spirito."
Emma si avvicinò con cautela, ascoltando ogni rumore e concentrandosi sui segni che le giungevano da lui.
Nessuno.
Nessun suono, nessun odore… nulla!
Gabriel era fisso, immobile nel corpo e nello spirito."
"Il ricordo di Gabriel bussò con insistenza alla porta della sua
memoria.
Erano passati secoli da quando era
stato il suo compagno, da quando aveva creduto e sperato di aver trovato,
finalmente, l'amante di cui andava in cerca. Un uomo forte, coraggioso e folle.
Danielle, davanti lo specchio della
sua stanza da letto si spogliò degli abiti e si
rimirò.
Con la mano si accarezzò il seno, memore del tocco deciso di
lui.
Il sorriso sbieco di Gabriel le
illuminò la vista.
Gli occhi scuri e arroganti che più volte l'avevano guardata e quelle mani
grandi che l'avevano toccata.
Il ricordo di quel vampiro era ancora
vivido e mentre Danielle si accarezzava con le mani, sorrise.
Aprì gli occhi e vide
quel sorriso morirle sulle labbra.
Mai più lo avrebbe riavuto indietro, mai più lui l'avrebbe toccata, mai più!
«Morirai», gridò colpendo con il pugno lo specchio.
Il riflesso del suo corpo nudo si
frantumò restituendo
l'esatta immagine della donna che era."
" «Sei impazzito? Ti ucciderà», gridò Martha che tentò di correre verso il suo amico.
Dim la intercettò al volo e la bloccò in una presa serrata.
«Lasciami andare», continuava a
gridare lei graffiandogli le braccia, ma lui, irremovibile, guardava oltre lei.
Guardava Gabriel.
Nel mezzo del cortile, Emma se ne
stava immobile con quegli occhi da mostro in cui le iridi avevano completamente
perduto il loro scintillio in favore di quei fili dannati, neri e tortuosi.
«Sei certo che vuoi che io venga a prenderti?» chiese con voce roca e gutturale.
Qualcosa il lei stava mutando e
nessuno era certo che stesse mutando al meglio.
Entrambi tenevano le braccia lungo i
fianchi, incapaci di allontanarsi.
Lo sguardo di Emma era profondo.
Quelle iridi tinte di un violetto caldo, sembravano voler incatenare i pensieri
di quel vampiro che, sveglio da poco più di un mese, già si sentiva ad esse asservito.
Gabriel sollevò una mano verso viso di lei e ne
accarezzò il profilo.
«Raccontami»la supplicò con un filo di voce.
«Raccontami cosa ho fatto per farti stare tanto male.
Raccontami cosa ti ho fatto»aggiunse, mentre si avvicinava di più.
Il mondo sembrava essersi fermato.
Sotto gli occhi increduli e speranzosi
dei loro compagni, Emma e Gabriel parevano non avere cura alcuna del tempo e
dello spazio.
Si erano rifugiati, come già avevano fatto infinite volte in
passato, nel loro mondo intimo. Un mondo di cui erano gli unici e esclusivi
abitanti."
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