I personaggi ricorrenti nei libri fantasy, detti tropi, sono quegli archetipi che si ripetono con variazioni in diverse opere, e che hanno delle caratteristiche ben definite. Essi servono a creare delle aspettative nel lettore, a rendere la trama più avvincente e a trasmettere dei messaggi simbolici.
L’eroe e/o il prescelto a volte anche l'eroina
L’eroe è il protagonista della storia, colui che deve affrontare una sfida, un viaggio o una missione per salvare il mondo, se stesso o qualcuno a lui caro. L’eroe è spesso un personaggio relazionabile, con cui il lettore si identifica, e che ha delle qualità positive, come il coraggio, la lealtà, la generosità, ma anche dei difetti o delle debolezze, che lo rendono umano e credibile. L’eroe ha un arco di crescita, (il famoso arco di trasformazione del personaggio) che lo porta a maturare, a scoprire la sua vera identità o il suo destino, e a superare le prove che incontra.
L’antagonista
L’antagonista è il nemico dell’eroe, colui che ostacola il suo cammino, che rappresenta una minaccia per il bene comune, e che ha dei motivi spesso oscuri o malvagi per agire. L’antagonista è spesso un personaggio potente, temibile, crudele, ma anche affascinante, carismatico, intelligente. L’antagonista ha un ruolo fondamentale nella storia, perché crea il conflitto, la tensione, il dramma, e mette alla prova l’eroe, costringendolo a confrontarsi con il suo opposto.
Il mentore
Questi sono solo alcuni dei personaggi ricorrenti nei libri fantasy, ma ce ne sono molti altri, come il compagno fedele, il traditore, il buffone, il guerriero, il potente mago (che spesso viene posto nel doppio ruolo di mago/mentore), il mostro, e così via. Ognuno di essi ha delle peculiarità che lo rendono unico e interessante, e che contribuiscono a creare una storia avvincente e coinvolgente.
I personaggi ricorrenti nei libri fantasy sono quindi dei tropi, ma non per questo sono dei cliché. Essi possono essere usati in modo originale, creativo, innovativo, dando loro una personalità, una storia, una motivazione, una sfumatura, che li rendano unici e diversi dagli altri.
In conclusione, i tropi, se gestiti bene, quindi con fantasia ed originalità, possono essere per il tuo libro una cosa positiva. E' necessario soltanto stare molto attenti e non ripetere pedissecuamente storie già più volte narrate, di cui sono pieni gli scaffali di libri con personaggi fotocopiati e che forse, solo a volte, possono anche essere state scritte meglio.
I personaggi ricorrenti nei libri fantasy sono dei simboli, ma anche delle persone, che ci fanno sognare, emozionare, riflettere, e che ci accompagnano nei nostri viaggi immaginari.
La conclusione di questo post, rimane la più classica del Rifugio.
Il mio consiglio disinteressato è sempre :
"leggete, leggete tanto, leggete tutto, ma soprattutto, leggete fantasy!"