Continuano le avventure di Nayla Elamar e Gotland, eventi remoti si ripercuotono sul presente. Le lande di Arìshtar sono costrette ad affrontare un pericolo che credevano dimenticato e i tre ragazzi si troveranno di nuovo a combattere per la salvezza della loro terra.
Recensione:
Vi ricordate “I Guerrieri d’Argento”, primo libro di Elvio Ravasio che ho recensito sul mio blog in questo post Qui ?
Vi ricordate “I Guerrieri d’Argento”, primo libro di Elvio Ravasio che ho recensito sul mio blog in questo post Qui ?
Bene, in “Altèra” ritroviamo i
nostri eroi del libro precedente, Nayla Elamar e Gotland diversi anni dopo gli
avvenimenti del primo libro e di fronte ad un nuovo grande pericolo per la
Lande di Arìshtar.
Un’antico incantesimo si rompe, Altéra
sta per riapparire turbando l’equilibrio difficoltosamente raggiunto in precedenza
e le presenze in Altèra mutano la natura di Gotland, corrompendone l’anima e
rendendolo un mago uscuro al servizio di Merja Norim.
Nyala, amore di Elamar, viene
rapita da Merja Norim ed i suoi accoliti che provano ad ucciderla con un
maleficio, ma il Re degli Immortali Arkadon sacrifica la sua vita immortale per
salvare la ragazza fecendole scudo con il suo spirito ultra terreno.
Nel frattempo, mentre la situazione
peggiora di ora in ora, Elamar scopre di avere dei poteri di gran lunga
superiori a quelli che aveva in precedenza grazie all’armatura di Guerriero
d’Argento. Il suo è un potere immenso in grado di dominare gli elementi e la
terra e che può determinare sia la salvezza che la distruzione del suo mondo.
Egli dovrà quindi imparare a
conoscere il proprio potere e combattere contro il proprio egoismo per evitare
di cadere nella trappola insita nel potere stesso.
L’autore in questo suo secondo
libro è stato in grado di scrivere una storia a mio parere veramente bella con
gli stessi personaggi del primo libro, ma mutati e maturati, negli stessi
luoghi, con gli stessi amici e nemici e qualche nuovo alleato. Una nuova grande
avventura dove non mancano certo i colpi di scena, i tradimenti, l’amore e dove
amicizia ed odio finiranno per mescolarsi. Man mano che procede la storia sarà
sempre più sottile la linea di divisione fra buoni e cattivi e sempre più difficile
capire da che parte stia ogni personaggio.
I nostri ragazzi si troveranno
divisi, separati, privi di certezze, sebbene con poteri sempre più forti e con
sempre meno speranze. Elamar in particolare è forse il personaggio che sarò
maggiormente messo alla prova dovendo affrontare situazioni diverse, sempre più
difficili: inizialmente solo un presagio di quello che sta per accadere alle
Lande, presagio condiviso sebbene con una visione differente con Gotland. In
seguito si troverà di fronte ad una gravissima perdita, a diverse rivelazioni,
ed alla nascita di nuovi poteri molto pericolosi da gestire.
Nella storia sono presenti gli
alleatl di sempre, gli immortali, gli omini, i draghi e i draghetti muschiati,
il popolo degli emidi e degli armeidi. Sono presenti anche nuovi alleati: il
popolo degli eleuriani, capitanati dalla Regina Elja e sua figlia Alyan che si
scopriranno essere personaggi molto vicini a Nayla, che per la maggior parte
del libro svolgerà una funzione esclusivamente di sprone ad Elamar in quanto
prigioniera fino alla conclusione del libro. Qui invece avrà un ruolo
fondamentale per il succedersi degli avvenimenti
Ho apprezzato molto la creazione
degli ultimi nuovi alleati, i Dracotan. Si tratta di un’antichissima forma di
vita, rimasta nascosta nel profondo della terra. Sono draghi senza ali, molto
forti e potenti. Mi piace in modo particolare l’idea della loro condivisione
totale con Elemar; condivisione di menti di visioni e di poteri. Fantastica
idea!
Se improvvisamente nel corso della
battaglia non ci fosse più nessun motivo per vincere, niente cui aggrapparsi?
Se la follia riuscisse grazie ad un avvenimento a prendere il sopravvento? Se possedere
poteri incommensurabili riuscisse ad annebbiare le menti ed a far perdere la
lucidità della visione?
Due eserciti con forze nuove anche
dalla parte del male, creature mostruose e piene di magia nera, due forze
contapposte l’una all’altra come alle origini di questa storia – antiche
battaglie che torneranno per l’ultima volta nel luogo dove tutto ha avuto
inizio.
Il romanzo è molto bello veloce ed
apprezzabile, la storia procede in modo molto incalzante e gli eventi si
susseguono l’un l’altro lasciando poco tempo al lettore per metabolizzarli e devo
aggiungere che mi è piaciuto più del primo. Nel libro questa volta c’è ampio
spazio per la violenza ed il dolore che nel primo erano molto meno presenti e
palpabili.
Un ottimo lavoro davvero. Credo che
l’autore sia riuscito a migliorare rispetto alla sua prima opera e avendo già
letto il primo libro mi è sembrato di ritrovare dei vecchi amici.
La fine lascia il lettore con
l’amaro in bocca, e con la speranza che la situazione venga risolta nel terzo
romanzo di Elvio Ravasio. In un libro Fantasy tutto è possibile!
L'ultimo commento va di diritto alla
bellissima copertina ed alle illustrazioni del libro create da Fabio Porfidia a
completamento della storia; peccato che anche questa volta siano in bianco e
nero.
E voi? Avete letto “I Guerrieri
d’Argento? Ed il suo seguito Altèra?
Se non lo avete ancora fatto il mio
consiglio rimane quello di sempre leggete leggete leggete.
Queste foto sono della Mascotte dell’autore – che potete
trovere alle Fiere cui lui partecipa
Un bellissimo drago molto simile a
quello in copertina nel primo volume della saga – è un caso oppure una magia?
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