Sinossi:
Qui vi parla l'autore in persona:
I protagonisti principali sono: Daragast Liar, un bardo guerriero; Asperia Kamarin, una maga; Riator San, la nemesi di Asperia; Ulist Orontor, assassino e amico di Daragast; Leon, un bambino che deve far maturare i suoi poteri magici; Triumvar Lothanor, uno dei quattro maghi più potenti del Kalesinar, il mondo di mia invenzione in cui si ambienta la storia.
La struttura sociale è di stampo medievale e la magia, come le creature fantastiche, staranno un po’ ai margini della storia. Il mio intento infatti, è quello di cercare di dare valore ai personaggi e al loro carattere, cercando di farli evolvere con il succedersi degli eventi. Attorno ai personaggi che ho citato poco sopra, gireranno numerose altre comparse o compagni che avranno un ruolo comunque fondamentale. Proprio per questo motivo ho dovuto utilizzare la tecnica del “narratore onnisciente”, anche se oggi si predilige “la falsa terza persona” (esempio lampante G.R.R. Martin).
In alcuni casi ho utilizzato sia flash back che flash forward e ho preferito optare per una scelta narrativa di “show don’t tell”, per avvicinare il lettore ai personaggi e alla storia. La mia intenzione consiste nel cercare di raccontare meno e far sognare di più, attraverso dialoghi e azione.
Recensione:
Il
libro inizia presentandoci un bambino, che ha appena avuto un
bruttissimo incubo ….. il problema principale è che tutto ciò che lui sogna di
solito si avvera.
Si
tratta del piccolo Triumvar Lothanor, che non riuscendo a dormire a causa del
sogno appena fatto decide di uscire in piena notte per fare un giro nella
foresta.
Nella
notte scorge dei bagliori ….. egli sarà l’unico sopravvissuto al massacro che
seguirà.
Subito
dopo vedremo uno sconosciuto, Daragast, alla costante ricerca di un guerriero
più forte di lui: egli desidera morire perché non riesce a darsi pace per la
scomparsa della sua ex compagna, per mano di un altro uomo, in conseguenza tra
l’altro, del tradimento di lei.
La
vicenda nel frattempo procede, gettando le basi della
storia, narrando quanto avviene vicino a Balanor. Siamo all’accademia dei
maghi, L’Ordine dei maghi di Balanor si appresta a dare il benvenuto ai nuovi
membri, dopo l’esame di ammissione che rappressenta l’ultima fase di molti anni
di studi.
E’
allora che Ramalin Tinadar, sommo maestro dell’ordine di Balanor, tramite i
divinatori ed i loro specchi viene a conoscenza di una pessima notizia: la
città di Remagast è sotto assedio da giorni .... un’esercito proveniente da nord ha invaso le terre di Re
Andonat e poco per volta prenderà la fortezza. Molti degli abitanti sono stati
trucidati, altri sono fuggiti al sud.
E’ soltanto guardando il bastone che tiene tra le
mani il mago a capo dell’esercito che Ramalin capisce di chi si tratta: la
persona a capo di questo esercito di conquista è Triumvar Lothanor, uno dei
quattro maghi più potenti che si ricordino. Egli è infatti tra coloro che possono controllare tutti gli elementi della
natura, è un potente mago del sangue ed al suo fianco, oltre ad un potente
esercito ha un grosso drago nero, che il mago cavalca personalmente. Ramalin
Tinadar sa che la prossima vittima di Triumvar sarà Balanor ……
Egli
infatti cerca il sangue dei maghi, in particolare il suo stesso sangue.
Subito
viene indetto il consiglio dei maghi per preparare la difesa di Balanor. Per
prima cosa si pensa per non mettere in pericolo le loro vite, di rimandare gli
studenti alle proprie case.
Nel
frattempo, in un altro luogo, la sorte di Rè Andonat è la morte, infatti
Triumvar è un mago del sangue, in quanto, risucchiando la linfa vitale delle
proprie vittime, riesce ad aumentare i suoi poteri.
Nello
stesso tempo .... a Satrapor. Il mago Nulan Shanan viene informato
dell’accaduto ed insieme a Rè Polinar ed alla Regina Ailena pensano a come proteggere
Leon, il figlio del Rè, di soli sei anni, dotato di forti poteri magici …… egli
è infatti uno dei quattro.
Viene
deciso che egli dovrà lasciare di nascosto la città con Nulan insieme ad Alanor
e Kara.
Di
primissima mattina inizia la giornata a Balanor, oggi è il giorno dell’attacco
di Triunvar, sanno che arriverà presto con il suo esercito e preparano le loro prime
ed ultime difese.
Asperia
e gli altri maestri della Scuola di magia …. sono tutti uniti per aiutare
Ramalin, perfino Riator, sempre in contrasto con gli altri insegnati, sembra darsi un gran da fare per proteggere la torre.
Dopo
la riunione plenaria dei maghi, che hanno deciso di rimanere a difendere il
loro capo e la città, si ripassano le posizioni prestabilite e si aspetta
l’arrivo dell’esercito nemico.
Prima
di uscire dalla sala riunioni Asperia viene chiamata in disparte da Ramalin ed egli le chiede un
grosso favore:
Lei
deve lasciarlo al suo destino, deve lasciare ora, di nascosto, la torre per
recarsi a Satrapor e proteggere il piccolo Leon, egli probabilmente non sarà
più lì ……. Ma deve cercarlo per potergli stare vicino e proteggerlo …..
Egli
è uno dei quattro ed è solo un bambino, anche se è il principe della città.
Ramalin
afferma che il suo tempo è concluso e che il tutore di quel bambino è quasi
vecchio quanto lui, quindi inadatto a combattere contro un mago giovane e forte
come Triunvar.
La
donna non vuole andare abbandonandolo al suo destino, ma il mago insiste, deve
cercare Nulan, lui è il mago incaricato di proteggere Leon.
Il
bambino è importante anche perché potrà essere la speranza per configgere il
mago di sangue, quando verrà il momento, ma fino ad allora deve essere
protetto. “Lo chiedo a te perché sei la migliore e l’unica di cui mi possa
davvero fidare”.
Nel momento in cui Asperia stà per lasciare la torre, ella sente un
urlo differente dagli ordini sbraitati
dai difensori, proveniente da una stanza vicina ed entra ……
La
ragazza entra nella stanza per trovarci un traditore, nelle loro fila infatti
si nasconde un doppiogiochiesta, Riator ha appena accoltellato Ulmetha un’altra
insegnante della scuola e cerca di uccidere anche lei.
E’
solo grazie alla donna che, con le sue ultime forze, crea un vortice d’aria che
sbatte Riator contro la parete opposta, che Asperia riesce a scappare.
Nel
contempo inizia la sanguinosa battaglia …… alla fine della quale molti maghi
muoiono e la torre di Balanor cade nelle mani di Triumvar.
Il
sommo maestro Tinadar viene afferrato dal drago durante la battaglia e Lothanor
lo uccide nello stesso modo di Rè Remagast, non prima di avergli tolto il
sangue per rubargli così il suo potere magico.
Ora
il pendente cristallino del mago del sangue, diviso in tre sezioni, presenta
ben due di esser piene di sangue.
Anche
Balanor è stata conquistata e cade nelle grinfie del mago.
Asperia
come prima cosa si reca dal fratello ed in seguito, lungo il suo cammino trova
altri alleati …. Ma Riator e Lothanor sono sulle sue traccie.
Riuscirà
la giovane maga a ritrovare Leon ? Coma farà ad eliminare Triumvar Lothanor che
cerca l’immortalità ?
In
questo primo libro vengono presentati i personaggi ed il mondo in cui agiscono
e viene dato l’avvio alla storia.
I
personaggi mi sono piaciuti ed ho trovato la storia ben strutturata e
coinvolgente, Il libro finisce lasciando alcuni punti interrogativi e
soprattutto la voglia di sapere come
preseguiranno le vicende narrate con abilità dall’autore, spero di poter
leggere il seguito.
Dal
punto di vista formale il libro, di Acar Edizioni è piuttosto bello e ben
realizzato, ha solo due punti deboli :
La
presenza qua e là di qualche errore, rifuso nel teso e la cartina piccola ed un
po’ troppo scura.
Anche
in questo, come in molti altri libri, sono state usate le due pagine iniziali
del libro per metterci la cartina …. Ma in questo modo essa risulta troppo
piccola, poco visibile, specie nelle zone che risultano in centro libro ed un
po’ troppo scuretta.
Mi
piace l’universo dove agiscono i nostri amici maghi e la natura della loro
magia, basata sui 4 elementi base e sul controllo della natura tramite gli
stessi.
Ogni
mago controlla un’elemento ….. fuoco, acqua, terra ed aria e 4 grandi maghi
hanno la capacità di controllare tutti e 4 i magici elementi.
E’
un libro che mi ha coinvolto, che ho letto molto volentieri e velocemente. Sono
rimasta dispiaciuta che sia finito così presto e con la curiosità di leggere il
seguito e conoscere la sorte dei vari personaggi.
Alberto
De Stefano è un’autore che fino a poco fa non avevo mai letto, ma che ho
trovato molto abile nello strutturare la
sua storia e che mi ha soddisfatto pienamente in fase di lettura.
In
un libro, qui lo dico e lo ripeto, la capacità di coinvolgere il lettore nelle
vicende narrate e nelle vite dei suoi personaggi è già una grande dote. Questo
autore ha, in più, la capacità di capire come e quando finire un libro
lasciando diverse domande non risposte ed il desiderio di proseguire nella
lettura del seguito delle vicende narrate.
Leggete
questo libro, ve lo consiglio vivamente, Alberto De Stefano ed il suo universo
magico sapranno conquistarVi, se solo gliene darete la possibilità.