Immagine presa dal Sito Wired
Cari amici del Rifugio, in questi lunghi anni di blog credo di avervi raccontato tantissime cose del fantasy. Oggi vorrei parlarvi dei tropi fantasy. Non ricordo bene ora, se ve ne ho già parlato, perchè ho scritto quasi tutto, ma potrei anche non avervi detto nulla di questo, perdonatemi nel caso lo avessi già fatto.
Intanto per iniziare di che argomento vi voglio parlare, che cosa sono i tropi e perchè spesso li amiamo ?
I tropi sono i personaggi ricorrenti nei libri fantasy, quelli che finisci per trovare in tantissimi libri, anche a volte, molto diversi tra di loro.
Se guardi un tropo di per se stesso, esso non rappresenta per forza un male per una storia, non è da confondersi con il cliché che però è un suo vicino di casa. Se nel tuo libro metti un "tropo" gestito male rischi di trovarti con un cliché.
Spesso i lettori di alcuni generi di fantasy desiderano trovare specifici tropi nelle storie che leggono, a patto che la storia non sia una quasi fotocopia di una scritta precedentemente da qualcun'altro. Insomma, alcuni lettori se non trovassero i già conosciuti tropi del fantasy non sarebbero del tutto felici. Un tropo tuttavia deve essere gestito bene, per non diventare un cliché.
Il fantasy è un genere letterario che ci porta in mondi fantastici, popolati da creature magiche, eroi coraggiosi e malvagi nemici. Ma quali sono i personaggi che incontriamo più spesso in queste storie? E perché ci affascinano così tanto?
I personaggi ricorrenti nei libri fantasy, detti tropi, sono quegli archetipi che si ripetono con variazioni in diverse opere, e che hanno delle caratteristiche ben definite. Essi servono a creare delle aspettative nel lettore, a rendere la trama più avvincente e a trasmettere dei messaggi simbolici.
Vediamo velocemente quali sono i principali tropi dei personaggi fantasy.
L’eroe e/o il prescelto a volte anche l'eroina
L’eroe è il protagonista della storia, colui che deve affrontare una sfida, un viaggio o una missione per salvare il mondo, se stesso o qualcuno a lui caro. L’eroe è spesso un personaggio relazionabile, con cui il lettore si identifica, e che ha delle qualità positive, come il coraggio, la lealtà, la generosità, ma anche dei difetti o delle debolezze, che lo rendono umano e credibile. L’eroe ha un arco di crescita, (il famoso arco di trasformazione del personaggio) che lo porta a maturare, a scoprire la sua vera identità o il suo destino, e a superare le prove che incontra.
L’antagonista
L’antagonista è il nemico dell’eroe, colui che ostacola il suo cammino, che rappresenta una minaccia per il bene comune, e che ha dei motivi spesso oscuri o malvagi per agire. L’antagonista è spesso un personaggio potente, temibile, crudele, ma anche affascinante, carismatico, intelligente. L’antagonista ha un ruolo fondamentale nella storia, perché crea il conflitto, la tensione, il dramma, e mette alla prova l’eroe, costringendolo a confrontarsi con il suo opposto.
Il mentore
Il mentore è il personaggio che aiuta l’eroe, che gli insegna qualcosa, che lo guida, che lo consiglia, che lo protegge. Il mentore è spesso un personaggio anziano, saggio, esperto, che ha una conoscenza superiore o segreta, che ha un legame con l’eroe, e che ha un ruolo di autorità o di affetto. Comunque sempre una persona con una età più avanzata del protagonista. Il mentore ha una funzione importante nella storia, perché fa da modello, da ispirazione, da sostegno all’eroe, e gli fornisce gli strumenti necessari per affrontare la sua avventura.
Questi sono solo alcuni dei personaggi ricorrenti nei libri fantasy, ma ce ne sono molti altri, come il compagno fedele, il traditore, il buffone, il guerriero, il potente mago (che spesso viene posto nel doppio ruolo di mago/mentore), il mostro, e così via. Ognuno di essi ha delle peculiarità che lo rendono unico e interessante, e che contribuiscono a creare una storia avvincente e coinvolgente.
I personaggi ricorrenti nei libri fantasy sono quindi dei tropi, ma non per questo sono dei cliché. Essi possono essere usati in modo originale, creativo, innovativo, dando loro una personalità, una storia, una motivazione, una sfumatura, che li rendano unici e diversi dagli altri.
In conclusione, i tropi, se gestiti bene, quindi con fantasia ed originalità, possono essere per il tuo libro una cosa positiva. E' necessario soltanto stare molto attenti e non ripetere pedissecuamente storie già più volte narrate, di cui sono pieni gli scaffali di libri con personaggi fotocopiati e che forse, solo a volte, possono anche essere state scritte meglio.
I
personaggi ricorrenti nei libri fantasy sono dei simboli, ma anche
delle persone, che ci fanno sognare, emozionare, riflettere, e che ci
accompagnano nei nostri viaggi immaginari.
La conclusione di questo post, rimane la più classica del Rifugio.
Il mio consiglio disinteressato è sempre :
"leggete, leggete tanto, leggete tutto, ma soprattutto, leggete fantasy!"