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martedì 27 settembre 2011

Linguaggio Elfico 2


Fra i più comuni linguaggi elfici ci sono il  Quenya ed Il Sindarin 


Quenya (pronunciato [ˈkwɛnja]), è una lingua artificiale di Arda, l'universo immaginario fantasy creato dallo scrittore inglese J.R.R. Tolkien.
Il Quenya (conosciuto come Qenya fino alla seconda metà degli anni '40), chiamato anche Favella degli Eldar (Eldarin), Alto Elfico, Parmalambe, Tarquesta, Lingua di Valinor, Lingua dei Noldor (Noldorin), Alta Lingua dell'Occidente o Alto Eldarin.[1] è un idioma fittizio, ma grammaticalmente e storicamente realistico, parlato dagli Alti Elfi (non Teleri) che raggiunsero Valinor e poi migrarono verso la Terra di Mezzo. Originario di Aman, sarebbe stato sviluppato dagli Eldar sulla base di una lingua precedente, denominata Eldarin comune, e contiene ancora tutte le caratteristiche principali del primo linguaggio elfico, inventato subito dopo il loro risveglio sulle rive del lago di Cuiviénen.

Facendo riferimento soprattutto sulla dichiarazione del figlio di Tolkien (Christopher Tolkien) si può capire di come le varie lingue (specie quelle elfiche come il Quenya o il Sindarin) siano necessariamente imparentate tra di loro. Ecco una serie di comparazioni (in tre lingue: Quenya, Sindarin e Telerin a favore di questo fatto:

ItalianoQuenya Sindarin TelerinRadice primitiva
albero alda, ornë galadh, orn galla ORN-, GAL(D)-
andare lelya- glenna delia DELE-
barba fanga, phanga fang spanga SPÁNAG-
cavallo rocco roch rocca ROC-
dire quet ped pet KWE(T)-
donna nis, inya bess din N(D)IS-
farfalla vilvarin gwilwileth vilverin WIL- "volare"
lancia,oggetto appuntito nehtë naith  ? NEK-
melodia lindë lind lindai LIN(D)-
nero mor, morë myr mori MOR-
uomo nobile arata arphen arpen AR- "nobile" e (PEN "uomo")
perdersi, partire auta-  ? auta- AWA-, WÂ-
perduto vanwa  ? vanua AWA-, WÂ-
popolo, folla lië gwaith lie LI(Ê)-
pugno quár paur pár KWAR-
scudo thandá thang trumbe THAN-
sporgere keglé cai  ? KEG-

« Il Grigio Elfico era [...] il linguaggio di quegli Eldar i quali erano giunti alle sponde della Terra di Mezzo, e invece di traversare il Mare erano rimasti sulle coste del Beleriand. Il loro re era Thingol Grigiomanto di Doriath, e durante il lungo crepuscolo il loro idioma si era trasformato con la mutevolezza delle terre dei mortali, divergendo notevolmente dal linguaggio degli Eldar di là dal Mare. »
(J.R.R. Tolkien. Il Signore degli Anelli, - Appendice F)

Il Sindarin (detto anche Grigio Elfico) è un lingua artificiale di Arda, l'universo immaginario fantasy creato dallo scrittore inglese J.R.R. Tolkien. Fu il linguaggio elfico più comunemente parlato nella Terra di Mezzo durante la Terza Era.
Era la lingua dei Sindar, che, nonostante i tentativi del loro Re Thingol, non vollero partire per il Grande Viaggio oltre il Belegaer. È derivata da un'antica lingua chiamata Telerin comune. Quando i Noldor ritornarono nella Terra di Mezzo, adottarono il linguaggio Sindarin, anche se consideravano la loro lingua madre, il Quenya, più bella. Il Sindarin condivide con quest'ultima una radice comune, l'Eldarin, e le due lingue hanno molti termini simili. Il Sindarin è generalmente più mutevole dell'altra lingua, e ne esistono numerosi dialetti, parlati dalle varie etnie della Terra di Mezzo. Nel Doriath il Sindarin era considerata la più alta e nobile forma di linguaggio.
Prima della Caduta, molti Uomini di Númenor parlavano questo linguaggio, quando ancora l'essere amico degli Elfi non era un problema. Il suo utilizzo venne esportato dai númenóreani in esilio nella Terra di Mezzo, specialmente in Gondor. Il Sindarin è la lingua a cui ci si riferisce ne Il Signore degli Anelli parlando di "lingua elfica".
Tolkien originariamente pensò che il linguaggio che poi si sarebbe chiamato Sindarin sarebbe dovuto essere parlato dai Noldor. Ma più tardi cambiò idea, e decise di farne la lingua dei Sindar. Per questa ragione in qualche vecchio materiale, come le Etimologie, questa lingua è chiamata Noldorin. Quando "Noldorin" diventò "Sindarin", la lingua riprese molto da quello che in un primo momento Tolkien immaginò essere il linguaggio "indigeno" del Beleriand, quello parlato dai Teleri non partiti per Aman: l'Ilkorin.
Tolkien basò il suono e parte della grammatica del Sindarin sulla lingua gaelica, riprendendo molte mutazioni tipiche del linguaggio celtico (specialmente il brittonico). Inoltre il linguaggio risente molto degli influssi delle lingue germaniche, essendo Tolkien uno studioso di old english, norreno e gotico.
Prima che i Noldor tornassero nella Terra di Mezzo, il Sindarin era scritto in alfabeto runico, ma dopo questo evento si cominciarono ad usare normalmente le Tengwar.

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