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lunedì 4 marzo 2019

Il Cibo nel Fantasy . . . perchè è più importante di quanto possa sembrare ?

Perchè nei libri fantasy è sempre presente tanto cibo, spesso descritto nei minimi particolari, fino a far venire al lettore l' acquolina in bocca ?
Avete mai pensato al motivo per il quale il cibo è considerato elemento fondamentale per un buon fantasy  ?
Descrizione particolareggiata dei cibi e delle bevande con banchetti faraonici . . . .  questo ha una motivazione reale o è solo una cosa fatta per abbellire la narrazione ?


Nel mondo della letteratura fantasy il cibo è sempre preso con la massima serietà e gli viene data molta importanza. Partendo dai miti greci fino al grande J.R.R. Tolkien, dal "Cavallino Bianco" di Elizabeth Goudge fino al "Trono di Spade" di R.R. Martin e ad "Harry Potter" della Rowling passando per favole e romanzi, la tavola dei libri fantastici è sempre imbandita in maniera reale.
Perfino negli Anime di Hayao Miyazaki, viene data molta importanza al cibo, nella "Città Incantata" e non solo.


  
Cibarie dal Film "Il Signore degli Anelli"

Fin dall'alba dei tempi, della narrativa,  cibo bagordi e bevande sono sempre state immaginati in modi fantastici e sempre molto abbondanti. 

Per trovare risposta alle domande ad inizio post, occorre tornare indietro nel tempo, fino ai miti delle antiche civiltà. Questi erano colmi di frutti, ortaggi o carni che, se ingeriti, avrebbero sortito benefici o malefici. Ad esempio, quando la dea greca Persefone mangia sei semi di melagrana, condanna sé stessa a trascorrere sei mesi di ogni anno all’inferno con il dio della morte, Ade.
Ricercando invece nella tradizione letteraria celtica, si trovano cibi “incantati” offerti agli umani, per trarli in inganno, da fate, gnomi o altri esseri ultraterreni.

Il dr. Robert Maslen, professore associato alla University of Glasgow e fondatore di uno tra i primi corsi sulla letteratura fantasy, ha cercato di rispondere alle stesse domande. È stato il primo a notare come il cibo sia un elemento sempre presente nella letteratura mitologica, dove il genere fantasy pesca a piene mani. D’altra parte sono spesso le esperienze personali degli autori ad incidere su questi temi.

Tolkien per esempio, che aveva vissuto sulla sua pelle i razionamenti della Seconda Guerra Mondiale,  ha deciso di riproporre la sua visione del cibo maturata in quegli anni: mangiare può essere un'azione dal forte potere corroborante, può unire amici attorno ad un focolare o a un tavolo. Del resto il re indiscusso del fantasy elenca un numero impressionante di preparazioni, ricette e prodotti, non trascurando mai di parlare del buon cibo.
 

Secondo Maslen, che cita molti altri esempi, il cibo è addirittura uno degli degli ingredienti fondamentali per un buon fantasy. Spesso agisce come "una sorta di ancora che mantiene i personaggi buoni saldi nei confronti del male che dilaga". Per quanto le cose possano andare storto non c’è pausa migliore per ritemprarsi che un buon pasto caldo. Perfino R.R. Martin, famoso per rompere le regole tipiche di questo genere letterario, si concede lunghe descrizioni di piatti, zuppe in primis, chissà per quale motivo.


Cibarie da "Trono di Spade" 
 
Il cibo è una parte essenziale della vita, ma è anche molto più che un mero sostentamento: il cibo è potere e politica, cultura e paesaggio, piacere ed identità. Il cibo fornisce ai lettori anche degli indizi sulla società e l’era riguardo alla quale stanno leggendo, e può aiutarli ad avvicinarsi ai personaggi. Il cibo è una parte della costruzione di un mondo molto più importante di quanto non possa sembrare inizialmente.
Perchè è importante come viene rappresentato il cibo da uno scrittore ?
È importante perché il cibo è legato a tantissime cose nella vita: clima, geografia, commercio, guerra, cultura, religione, classe, salute, potere, colonialismo, sfruttamento, ecc. Capire come queste cose siano collegate nel nostro mondo può aiutare a creare un mondo fantastico più realistico.

 Cibarie per festa di Halloween dal Film di "Harry Potter" 

Nel creare il suo mondo, uno scrittore può fare molte scelte per quanto riguarda la storia, il clima, e le piante che ne fanno parte. Vale tuttavia la pena tenere a mente la storia del nostro mondo, poiché essa ha condizionato il modo in cui i lettori reagiscono a certi elementi.
Se le vicende narrate si svolgono in un periodo storico antico, in un mondo fantastico che viene ambientato in un posto similare all'Europa fino al diciottesimo secolo ci saranno delle cibarie non presenti ed alcune così rare, da essere riservate solo ai banchetti delle ricche famiglie.  


Nel considerare quale tipo di cibo un personaggio potrebbe mangiare, è importante guardare alla cultura, al periodo, all’ambientazione e al suo ruolo nella società.  Riguardo alla carne per esempio, siamo di fronte a qualcosa a cui i poveri avevano poco accesso, per cui la loro dieta si basava su cibi prevalentemente vegetali, con l'aggiunta di legumi e pane.  Le persone che abitano le zone costiere o vivono sulle isole tendono ad avere un maggiore apporto di pesce nella loro dieta, che è molto più facilmente reperibile della carne rossa, la quale rappresenta un lusso. In molti periodi storici e società, come l’Europa medievale, che influenza gran parte dei fantasy, carni come quella di fagiano, coniglio e cervo sarebbero molto più comuni di quella di mucca e agnello.
In una società fortemente gerarchica come quella medievale europea, ferree leggi deciderebbero chi può cacciare e dove. Anche se una famiglia povera vivesse vicino ad un bosco pieno di cacciagione, non necessariamente potrebbero cacciare lì. In una società fantasy medievale, forse ogni animale apparterrebbe al re, e potrebbero anche esserci regole di etichetta riguardo a quale animale una certa classe possa mangiare. In Inghilterra, per esempio, solo la nobiltà poteva mangiare il cigno.



La verdura costituirebbe molto probabilmente la maggior parte della dieta di un personaggio fantasy in qualunque epoca e ambientazione, a meno che il personaggio non sia molto ricco. Frutta e verdura sono native di specifiche parti del mondo, ma sin dai tempi antichi sono state commerciate, piantate e coltivate in altri luoghi. 
Che il mondo fantasy debba riflettere un’epoca o ambientazione specifica del nostro mondo o meno, le tipologie di frutta e verdura disponibili dipenderanno da fattori come il commercio e la colonizzazione.
A seconda del periodo in cui il fantasy è ambientato, l’acqua potabile potrebbe non essere molto comune. Questo può essere slegato dalla cultura. Tuttavia una preferenza per il vino o l’aceto, succo di frutta o altre bevande, potrebbe essere una questione legata alla sicurezza, poiché l’acqua potrebbe essere molto sporca e/o piena di parassiti. In questo caso, la birra od una grappa potrebbero essere una bevanda più comune.
Nel sito la Tana del Drago fumante potete trovare alcuni divertenti esempi di liquori e distilleria molto fantasy. 


Info Fonti ed approfondimenti sul cibo nel fantasy:

Lande Incantate

                                       Vanilla Magazine  

                                                                                 Innaturale

Atlas Obscura

Approfondimenti a tavola con Miyazaki:


Il cineocchio

                                          Allaroundkaarl

                                                                                      La scimmia pensa

                                                                                                          You kid
Info Immagini:
Cibarie dal "Signore degli Anelli" dal Sito nerdist.com 
Cibarie dal "Trono di Spade" dal Sito barnesandnoble.com
Cibarie di Halloween da "Harry Potter" dal Sito melty.it 
Draghi della frutta, disegni di Alexandra Khitrova "fruit dragons"

11 commenti:

  1. Io non sono un profondo conoscitore della materia, ma ti leggo con grande interesse per come scrivi e perché da te mi nutro di bocconi interessanti di questo genere letterario, entrando a farne parte passo dopo passo. Come sempre ottimo post.

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  2. Cara Elfa, credo che pure nel tempo della fantasia la golosità era pure forte!!!
    Ciao e buon inizio della settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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  3. Cara Arwen, questo post è davvero bello e mi fa riflettere sul fatto che è proprio come dici tu. Nei libri fantasy la descrizione del cibo è a volte minuziosa e persino io, nel mio primo romanzo, un fantasy, appunto, ho introdotto cibi e leccornie descritte minuziosamente. Grazie e buon pomeriggio.
    sinforosa

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    1. Hai fatto benissimo Sinforosa, Brava. chissà che cibi gustosi . .

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  4. Un post ricco di curiosità.
    Sereno pomeriggio.

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  5. Interessante post. Senza ombra di dubbio ed ancor oggi il cibo, la tavola è considerata un momento di convivialità allegra e spensierata.
    Abbraccio siempre <3

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  6. Interessante post. Ho trovato non ricordo dove il pane degli Elfi ed anche il birra burro del maghetto. Devo vedere dove li ho messi. Si, il cibo fantasy o no è sempre una parte importante del racconto perchè si rispecchia in esso il desiderio fantastico dell'autore su un qualcosa che è solo nella sua fantasia e lo trasforma come scritto in una realtà anche se cartacea. Buona settimana cara un bacione.

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  7. Grazie per la vostra visita ed i vostri commenti, Amici del Rifugio :-)
    Sicuramente ancora oggi il cibo e la buona tavola rappresentano un momento di relax e di convivialità allegra e spensierata.

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  8. Ciao, molto interessante questo post.

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  9. Molto interessante. Effettivamente si è sempre dato molta importanza al cibo anche nei tempi antichi. Nell'Odissea di Omero si trova spesso nelle varie avventure di Ulisse il cibo in banchetti imbanditi per festeggiare l'ospite..
    Grazie, ho letto con piacere.
    Buona giornata
    Stefania

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  10. Grazie a tutti gli amici del Rifugio che sono passati a trovarmi ed a commentare questo blog. Grazie per l'interesse ed i vostri commenti.
    Buon giovedì pomeriggio e migliore continuazione di settimana.

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