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lunedì 14 gennaio 2019

Recensione Libro "Rubicameran e la scoperta degli elementi"

Scusate la mia lunga assenza. Non sempre riesco a lavorare quanto dovrei e vorrei. 
Ma eccomi tornata a parlarvi di libri fantasy,  di un'autopubblicato, questa volta.
Si tratta di “Rubicameran e la Scoperta degli Elementi”, 

l'opera prima di Graziano Cossu. 
Un libro pensato per un target di giovani lettori.

"Rubicameran e la scoperta degli elementi" 


Sinossi:

Rubino è all'inizio del nuovo anno scolastico, è ora in prima media. Qui ha modo di fare amicizia con tre nuovi compagni, ma ha anche modo di far conoscenza del suo futuro avversario, un bullo, compagno scomodo, spalleggiato da due scudieri privi di carattere. Un giorno Rubino riceve da sua madre il manoscritto del padre, scomparso anni prima in circostanze misteriose durante importanti ricerche nell'antica Grecia. Scoprirà che il manoscritto rivela i segreti per raggiungere i quattro leggendari elementi della natura: il fuoco, l'aria, l'acqua, la terra. Guidati dal professore della loro scuola, Rubino e i suoi amici, un ragazzo e due ragazze, inizieranno ad affrontare diversi viaggi nei luoghi più ardui e nascosti del pianeta. Durante la ricerca dei quattro elementi, scopriranno di essere, loro stessi, i soli destinati al possesso e controllo della loro energia. Di contro, le forze del male sono l'espressione dell'altra faccia dell'energia, che si sprigiona a mezzo di altrettanti elementi negativi di pari potenza. Tre elementi negativi, l'aria, l'acqua e la terra, sono fatti persona, araldi della loro regina. Il quarto, il fuoco, rimane ancora segretamente occultato, ma un'entità oscura brama di riportarlo alla luce per completare il quadrilatero di forze negative. L'entità maligna fatta persona, non può che rappresentare il più orribile e distruttivo dei presagi. Entrare in possesso degli elementi positivi, è l'unica possibilità per Rubino e i suoi amici di contrastare l'energia negativa e riportare così l'equilibrio nelle forze. La loro ricerca è una corsa contro il tempo.

Ed eccovi la mia opinione/recensione:

Recensione:

Eccomi giunta a parlarvi di questa storia, creata per un target di giovani lettori.
Il protagonista dell’avventura narrata è Rubino, un’undicenne particolare. Egli soffre, infatti, di una malattia alle ossa che lo costringe a passare lunghi periodi sulla sedia a rotelle e a trascorrere molte ore in ospedale.
Conosciamo subito anche sua madre, Ginestra, una donna sulla quarantina, affascinante e protettiva. I due vivono in campagna, in una villetta isolata, alla periferia di Roma.
Il padre di Rubino, Argo Cameran, era un archeologo conosciuto per le sue ricerche misteriose legate alla mitologia greca. Egli è morto, anni prima, in circostanze misteriose, prima di poter terminare i suoi studi e ricerche.

Oggi è il primo giorno di lezioni, Rubino inizia la scuola media. Fin da subito il ragazzo s'incontra e scontra con un gruppo di bulletti, capeggiati da Nicla Flaim, che subito gli dimostrano la loro malevolenza. Nicla, Ottone e Lieto sono il gruppo di nemici; mentre, stringe amicizia con tre compagni, due ragazze e un ragazzo. Ametista Maldifassi, Berenice Larceri e Igor Frizzarin, tra i quattro nasce subito una bella e vera amicizia.

Facciamo presto la conoscenza anche con due degli insegnanti di Rubino: la professoressa di Italiano, Ilenia De Angelis, autorevole ma anche gentile e comprensiva, in grado di rendere interessanti le lezioni agli occhi dei ragazzi e un carismatico ed eccentrico professore di greco, Ischirione Abis.
Abis, oltre ad insegnare è un esperto in archeologia e storia antica, nonché ricercatore sul campo.

Per il primo anno di scuola media è prevista una gita scolastica, grazie al professor Abis, che sostiene questa scelta, la destinazione della gita sarà Atene e la sua Acropoli.

Rubino è particolarmente eccitato perché è proprio in quel luogo che suo padre aveva condotto le sue ricerche e aveva fatto le scoperte che lo avevano reso famoso, le quali poi, probabilmente erano state la causa della sua morte.

Per partecipare alla gita però Rubino ha bisogno di accompagnatori, egli non desidera sentirsi troppo diverso dagli altri, per questo motivo non vuole che lo accompagni la madre. Per fortuna i suoi nuovi amici, Igor, Ametista e Berenice si offrono come assistenti di Rubino a tempo pieno.

Molto rapidamente, arriva il giorno della vigilia della partenza. La sera Rubino riceve dalla madre, come regalo, una sorta di libro artigianale, rilegato in pelle, fino allora da lei gelosamente custodito.
Il libro contiene tutti gli studi di suo padre, insomma il lavoro da lui fatto in molti anni di vita.

Rubino è molto felice del regalo. Il manoscritto di Argo, è davvero particolare, contiene una miriade di segni, disegni e indicazioni. La fittissima scrittura di cui sono piene le pagine, è composta di caratteri greci e contiene tutta la ricerca condotta in anni da suo padre, riguardo all'energia di Gaia.
Le pagine sono scritte dappertutto e in tutti i versi e le direzioni possibili.
La sera Rubino la passa cercando di leggere fino a tardi il libro appena ricevuto, ma si rende subito conto di capire ben poco, essendo tutto scritto in greco, decide quindi di farlo leggere al suo insegnante, Abis. Al libro unisce un documento di pochi fogli che apparteneva al padre e che lui conserva fin da quando era molto piccolo.

L’indomani è il giorno della partenza per la gita scolastica e i docenti hanno pianificato un viaggio in treno fino a Vieste, per proseguire poi in traghetto fino ad Atene.
Rubino, felice di condividere l’esperienza e il viaggio con gli amici porta via con sé anche il libro di suo padre, per poterlo mostrare al suo insegnante di greco.

Durante il viaggio in treno il ragazzo si mette a parlare con il professor Abis e per prima cosa gli mostra i fogli lasciati dal padre e il libro con il manoscritto datogli dalla madre.
In questo modo Rubino viene a sapere che Abis e il padre erano grandi amici e in passato hanno anche avuto occasione di lavorare insieme. Quando l’insegnante vede il libro lasciato da Argo, capisce che egli ha nascosto qualcosa di molto importante e che nel libro vengono indicate delle tracce per giungere dove egli ha nascosto il suo segreto. Un segreto così importante da sacrificare la sua vita per esso.
Il libro, in effetti, non è scritto in greco ma in una lingua segreta che il padre di Rubino condivideva con il suo amico Abis.

A questo punto Il professore, anche a causa dell'amicizia con suo padre, decide di aiutare Rubino a riprendere, seguendo le indicazioni lasciategli nel libro, ciò che il padre aveva interrotto.

Arrivati ad Atene e alle rovine dell’acropoli Rubino sente la necessità di raccontare quanto successo ai tre amici.
Quando Rubino comunica ad Abis la sua decisione, egli ne è contento e afferma “certo che dovevi spiegare loro tutto. Sono i tuoi amici, prima o poi avrebbero comunque dovuto essere messi al corrente” e continuando “loro sono importanti quanto te in questa storia”, senza però, per ora, spiegare altro.

Dopo aver riletto il manoscritto di Argo il gruppo, si mette alla ricerca, lì nell’acropoli, perché “vicino al Partenone è celato un passaggio segreto che conduce alla Stanza degli Elementi”. Tutti e cinque si mettono, di buona lena, a guardarsi attentamente intorno per cercare un ingresso celato al mondo.
I quattro amici, sono nel frattempo, sempre più uniti di fronte alle angherie e alle cattiverie di Nicla.
In effetti, le loro ricerche non sono inutili, sotto al Partenone trovano un ingresso nascosto. Detto ingresso porta a una camera segreta di cui non è evidente la presenza. Dalla camera parte una strada che porta sempre più giù, in profondità.

La strada scende sempre più nel profondo della terra e conduce alla stanza degli elementi. Qui il gruppo di amici ritrova un piccolo mascardino dal pelo bianco, molto particolare. Lo strano moscardino era già stato visto, in precedenza da Ametista, che fa amicizia con lui e finisce per portarlo via con sé.
Nella stanza trovano un messaggio, che era custodito dal topino. Anche questo messaggio è scritto nello stesso linguaggio segreto del libro lasciato da Argo al figlio, ma il senso dello stesso non è per nulla facile da comprendere. Solo tornati a casa, riusciranno a capire il significato del messaggio stesso che li porterà a compiere svariati viaggi alla ricerca degli elementi.
I quattro ragazzi, infatti, sono destinati a impossessarsi dei quattro elementi di Gaia.
Il messaggio li riporterà una seconda volta in Grecia, nelle vicinanze del monte Olimpo. Giunti a destinazione, sarà Nocciolino questa volta, il moscardino di Ametista, a guidarli fino al sangue delle montagne. A questo punto solo Rubino potrà afferrarlo, poiché è lui a essere destinato a governare il Fuoco. Insieme al sangue delle montagne troveranno l’ennesimo biglietto che li condurrà fino al prossimo elemento.
Infatti, il loro viaggio, tra difficoltà e pericoli sempre maggiori, prosegue. Purtroppo Nicla e i suoi amici hanno cominciato a sospettare che nascondano qualche cosa e decidono di seguirli fino all’Olimpo e al sangue delle montagne.

A un certo punto dei loro viaggi i quattro ragazzi dovranno scontrarsi con la controparte oscura dei quattro elementi di Gaia, le forze del male. Esse sono l'espressione dell'altra faccia dell'energia, che si sprigiona a mezzo di altrettanti elementi negativi di pari potenza. La controparte malefica è tuttavia, per ora, composta da soli tre elementi, infatti le manca ancora l’Elemento più potente. Il Fuoco.

Riusciranno i nostri amici a impossessarsi, come sono destinati a fare, di tutti e quattro gli elementi?
Potranno disfarsi di Nicla e dei suoi amici impiccioni . . . . .
Dove li porteranno i loro viaggi per recuperare gli elementi?
Che effetto avrà su Rubino il sangue delle montagne e il governo del fuoco?

Il libro ha una fine, non fine, infatti, la storia è messa come in pausa, in attesa di una continuazione. Lascia aperte le vicende per un seguito.

Dal punto di vista esteriore il libro ha un ottimo aspetto, anche trattandosi di una copia dell’edizione speciale limitata di 100 copie. Il libro presenta dei disegni più o meno belli ma tutti di piccole dimensioni e spesso un po’ troppo scuri, purtroppo.
Riguardo alla cura formale del testo, devo rimarcare la presenza di un po’ di errori sparsi per il libro. Si tratta di un vero peccato vista la cura messa nel rendere attraente l’aspetto del libro con la sua bella rilegatura e una cover molto carina che comprende i quattro elementi.

Per quanto riguarda le vicende narrate, si tratta di una storia per ragazzini e un’opera prima dell’autore.
Da ciò nasce forse anche la non grande capacità espositiva che a tratti rallenta troppo gli avvenimenti, ma in linea di massima, la ho trovata una lettura simpatica, carina e abbastanza coinvolgente, in particolare per un giovane lettore.
I personaggi sono simpatici ma non troppo e tuttavia non sono riusciti a rimanere impressi nel mio cuore, come succede con i migliori cui finisci per affezionarti davvero.
Forse sarebbero stati da approfondire un po’ . . . .

Ho trovato molto carina l’idea di base degli elementi che portano ai rispettivi possessori, poteri e doti diverse, collegati a ogni singolo elemento (anche se non è un'idea del tutto nuova ed è stata già usata da altri) e divertente la caccia agli elementi stessi in diverse località e Stati.

Anche se la storia risulta abbastanza scorrevole trovo che sia in certi punti rallentata da eccessivi giri nella narrazione che si occupa a volte di particolari non prettamente necessari alla storia in divenire.
Al gentile autore, che ringrazio per l’opportunità che mi ha dato, consiglio, prima di un'eventuale ristampa, un controllo del testo (grammaticale, ma non solo, si trovano all’interno del libro refusi e parole sbagliate in una frase con cui non hanno nulla a che vedere, in particolare nei primi capitoli).

Concludo riassumendo, come opera prima, anche se sicuramente migliorabile è stata una simpatica lettura.
Ci sono libri scritti per un pubblico giovane che invece si rivelano poi essere adatti a un lettore di qualunque età, purtroppo non è questo il caso, infatti, ve ne consiglio la lettura, però solo per un lettore giovane, il quale non arriverà a fare considerazioni sulla credibilità delle vicende narrate che farebbero invece lettori più di lungo corso.

L’abilità di un ottimo scrittore fantasy è proprio, a mio personale giudizio, quella di rendere credibili e quasi reali situazioni irreali e immaginarie che si svolgono in un mondo magico con regole particolari e diverse da quelle che sono a noi usuali, che però deve avere una sua impronta logica e reale, per attrarci, altrimenti sarebbe vista solo come una creazione estranea.

Eccomi infine giunta alla conclusione, anche questa volta con la frase classica e preferita del Rifugio “Leggete tutti, leggete tanto, ma soprattutto leggete fantasy”

11 commenti:

  1. E' davvero apprezzabile l'attenzione che dai a questi autori emergenti.

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  2. Al di là di tutto interessante. Grazie Arwen e buona giornata.
    sinforosa

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  3. Cara Elfa, la fantasia non conosce limiti, e qui tu la ai perfettamente raccontato! Complimenti.
    Ciao e buon inizio della settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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  4. Grazie della vostra visita Amici. Buon lunedì, Buona giornata e migliore nuova settimana !

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  5. Recensione interessante.
    Buon inizio di settimana.

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  6. Ammiro molto il tuo impegno nel leggere e diffondere i libry di genere fantasy. Buona settimana e saluti.




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  7. Che super lavoro sei tornata alle recensioni e rendi interessante in libro con queste tue righe. Buona serata cara e buon inizio settimana.

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  8. Grazie a tutti per la visita ed il saluto !

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  9. mi piace molto la tua recensione credo che lo leggero', mi hai invogliato, brava!!!Buon anno cara. Baci Sabry

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  10. Grazie Edvige e Sabrina, grazie a tutti voi, amici. Buona continuazione di settimana e Buon Anno Nuovo !

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