Pagine

mercoledì 15 novembre 2017

Recensione Libro "L’artiglio d’argento – il viaggio dell’apprendista"

Eccomi tornata a proporvi una delle mie recensioni.
Questa volta si tratta di un libro insolito e che ho apprezzato davvero, la cui autrice purtroppo non è più tra noi. Si tratta del libro di Alida Bruni
“L’artiglio d’argento – il viaggio dell’apprendista”  che mi è stato proposto dalla casa 
Editrice Biblion.



Sinossi:

La giovane Elian, dopo aver abbandonato il suo regno per partire alla ricerca del padre, il leggendario elfo scuro Lesdht-Lahd Silverclaw, si ritrova a fare da apprendista presso Abel, il vecchio incantatore di Elbunden. Tuttavia, una serie di eventi imprevisti la porteranno a intraprendere un viaggio verso «una grande e gloriosa impresa», accompagnata da singolari ed eccentrici compagni. Così inizia il viaggio dell’apprendista attraverso luoghi misteriosi ed esperienze pericolose, che le permetteranno di entrare finalmente in contatto con le sue celate doti magiche.

«Sei libera, adesso, da ogni debito e da ogni imposizione. Il mio sapere non ti basta più, il tuo spirito di avventura è più forte dei rudimenti che potrei impartirti. Un giorno sarai un mago e ricorderai i pochi precetti che ti ho concesso come il più grande dei miei doni. Per ora accontentati delle armi che ti ho fatto forgiare, perché quelle saranno la tua unica garanzia di sopravvivenza. Per quanto non completamente, ho assolto il mio compito e ti ho resa ciò che sei».

Recensione:

Il libro narra le vicende di Elian, giovane mezz’elfa che lasciata la sua casa ed il Regno della madre, parte in cerca del suo famoso padre. Lasdht-Lahd Silverclaw, famoso guerriero elfico. Presto si trova però a dover ammettere di non essere in grado di trovarlo.

Dopo avere subito un furto viene costretta a fermarsi nella città di Elbunden, dove finisce, per puro caso, per diventare l’apprendista dell’incantatore della città, il mago Abel, il quale tuttavia non sembra volerle impartire alcun insegnamento sulle arti arcane.

Per questo la ragazza si annoia e sogna di abbandonare quella città per poter riprendere il viaggio alla ricerca di suo padre, il leggendario elfo oscuro Silverclaw.

Una mattina come tante il suo maestro le comunica che “sembra siano in arrivo in città nuove carovane” Si tratterebbe di mercanti di spezie che provengono da Sud, carichi di tesori ed in viaggio verso la città di Samiria.

La ragazza crede che ciò indichi che è venuto il suo momento.

Elian, viene quindi mandata dal mago, in città, ora piena di stranieri x prelevare dall’armaiolo un particolare pugnale per conto suo. Dopo aver recuperato il pugnale, la ragazza viene seguita dalla halfling Kora e cerca riparo alla locanda del viandante. Qui. tuttavia, viene subito raggiunta da Kora, e finisce per ascoltare uno strano discorso tra due nani. Un dignitario, Padre German, del tempio di Toradil ed un altro nano. Essi stanno discutendo di una missione importante e di un viaggio a Samiria, per cui sono in cerca di compagni di avventura. Essa ascolta tutto molto interessata, la sola idea di poter lasciare Elbunden per la città di Samiria e riprendere così il suo viaggio le riporta il sorriso sul volto ed il forte desiderio di partire.

Dopo essere tornata dal mago per consegnare il pugnale egli la manda di nuovo in città. Con lo scopo di informarsi su questa cosa, ma in realtà per poter rimanere solo con il pugnale. Elian ubbidisce e si ritrova agli inizi di una grande avventura.

Torna alla Locanda, quando il Patriarca nanico è andato via da poco e si ritrova a discutere della missione importante e segreta con la halfling Kora, il nano Magùt, colui che ha appena finito di parlare con l’alto prelato ed un altro nano, Durlum, un servitore di Rameneth.

In questo momento tutto è ancora molto segreto e poco chiaro per ognuno di loro “si tratta di una questione molto delicata, di grande prestigio. Sarà molto pericolosa e quindi ben ricompensata. E’ una missione di fondamentale importanza, si tratta di ripristinare una certa situazione. Non posso dire di più” In ogni caso i partecipanti sapranno di più giunti a Samiria – è necessario trovare prima velocemente altri compagni. Bisogna partire immediatamente.

Elian, porta tutti a casa del Mago, per poter discutere meglio la questione, al riparo da orecchie ed occhi indiscreti.

Mentre era ancora nella Locanda Elian aveva assistito ad un altro strano colloquio tra tre militari che pianificavano di uccidere qualcuno di non definito, per ora tenuto prigioniero e che da tempo combatte in Arena per conto loro. Dicono che oramai sia diventato troppo forte e che ne hanno paura.

Elian, che odia coloro che si arrogano il diritto di privare altri della loro libertà e lo schiavismo, decide di seguirli per poter capire chi, o quale creatura hanno pianificato di eliminare.

Così con i suoi tre compari finisce per seguire i militari fino al loro campo e scopre che stanno tenendo prigioniero un minotauro, Kromm.

Con uno stratagemma riescono a liberarlo ma uno di loro uccide una delle guardie . . . . avendo paura di dover rispondere di omicidio decidono di scappare in fretta e furia dalla città.

Si separano, in quanto, Elian, prima di partire per Samiria insieme a loro vuole tornare dal suo mago per salutarlo definitivamente.

L’appuntamento con tutti gli altri membri del gruppo è alla Porta Nord.

Elian, tornata a casa dal suo padrone, trova tutto silente e luci spente . . . come se il mago dormisse già. In effetti lei stessa si augura che dorma, per non avere la necessità di spiegargli quanto è successo ed i motivi che la spingono alla fuga.

L’Incantatore Abel però è sveglio e la raggiunge. Egli magicamente, come sempre, è già al corrente di quanto successo e decide di aiutare Elian a fuggire dalla città, con una magia.

In effetti, dopo ulteriori avvenimenti, la ragazza ed i suoi amici riescono a fuggire incolumi da Elbunden . . . .

Essi ora sono diretti a Samiria come da programmi, per portare a termine la loro missione di cui per ora, conoscono ben poco !
Decidono, per non correre il rischio di essere visti, di passare per la Grande Foresta.

“La Grande Foresta si espandeva da Elbunden a Samiria e circondava con le sue chiome secolari le pendici della cordigliera montuosa che gli umani chiamavano Dorsale. Quasi completamente inesplorata, la selva era accessibile per qualche centinaio di metri dove crescevano rigogliosi i lecci, le roverelle ed i ginepri, In questa area la luce filtrava ancora abbastanza, illuminando i residui erbosi con raggi biancastri simili a spade, che attraversavano qua e là le fronde appesantite dalla neve.
Più avanti, oltre la quota dei castagneti, il sotto bosco si rabbuiava e si intricava a tal punto da rendere quasi impossibile il movimento.
Benchè nessuno si fosse mai addentrato nella foresta, le dicerie su questi boschi misteriosi si sprecavano. Il più delle volte leggende, narrate spesso da forestieri che parlavano di intere civiltà di creature mitologiche che ci vivevano e di improbabili mostri, di cui non esisteva un reale riscontro.”

Nella grande foresta tutta la nostra compagnia viene presa e portata via degli elfi silvani. Essi vengono prelevati per essere portati al cospetto dei Saggi e parlare con loro.

Quando giungono dai saggi, essi raccontano loro di un’epidemia che viene dalle acque del sacro fiume Samir, la cui falda è stata avvelenata. Il loro popolo sta’ morendo a causa di questa epidemia che nemmeno la loro magia riesce ad arginare. La causa è un mostro nascosto nelle profondità della Vetta del serpente, detto il dormiente.

I saggi dicono che hanno tentato di uccidere il mostro senza riuscirci, e che da mesi essi hanno però una visione precisa “una ragazza dai capelli di fuoco che cavalca un toro lanciato in combattimento contro il Serpente”.

Voi siete coloro che uccideranno il dormiente. Per questo vi stavamo aspettando, avrete in cambio la nostra ricompensa. Se riuscirete, potrete chiedere qualunque cosa.

A questo punto nel gruppo non tutti sono subito d’accordo, ma poi finiscono con l’accettare la proposta dei saggi elfici e così la loro avventura comincia, anche se in maniera differente da come inizialmente era stata loro prospettata.

La compagnia per raggiungere l’anelata meta, seguendo una cartina e le indicazioni degli elfi, arriva in una antica città in rovina, una città oramai abbandonata da lungo tempo.

Dopo una prima ispezione si rendono conto che il posto sembra essere stato abitato, molto tempo prima, da una strana stirpe, risultante dall’unione tra Elfi e Nani.

Qui il nostro gruppo di avventurieri, avrà modo di testare le singole capacità di combattimento, cimentandosi contro gli uomini rane e due nuovi arrivati. Un elfo ed una mezz’elfa che entreranno poi a fare parte del gruppo.

Ma non tutto va proprio alla perfezione . . . . durante il viaggio su due membri del gruppo si conosceranno verità che per ora non erano state evidenti e sorgerà un problema con i nuovi arrivati. Le cui figure non sono così pulite come cercano di farle apparire agli altri.

Da questo momento in poi, la strana compagnia, composta dai più diversi elementi, dove tende a prevalere l’interesse dei singoli, andrà verso nuove avventure e si troverà di fronte ostacoli sempre più grandi da superare.

Edito da Biblion Edizioni il libro, dal punto di vista formale è di un buon livello. Una rilegatura resistente, un testo corretto (eccetto pochi errori di stampa), forse avrebbe potuto avere caratteri di stampa un po’ più grandini, ma nell’insieme devo dire che è un libro di buona qualità e che, anche dopo la lettura, rimane composto, il che ultimamente non si può dire per tutti i libri che ho letto, purtroppo.

La storia di Elian inizia forse in un modo un po’ lento, ma riesce a prendere il lettore ed a portarlo con sé . . . .

I personaggi non potrebbero essere uno più diverso dell’altro ma hanno una loro anima e riescono a rimanere nella memoria del lettore ed a coinvolgerlo.

La storia è scritta con uno stile fresco e pieno di particolari, ma, più importante, essa riesce a mantenere la presa sul lettore.

Forse è la fine che non mi soddisfa pienamente, magari un po’ anticipata e che non mostra ciò che succederà dopo la fine delle avventure narrate. Penso sia una scelta ma che a me non finisce di piacere.

In definitiva posso dire che questo libro è stato una bella lettura, coinvolgente e gradevole, una storia piena di fantasia e di creatività, mi spiace solo che l’autrice. Alida Bruni, non sia più con noi e non ci possa regalare un altro bel libro.

Io, da parte mia, consiglio il libro a tutti, agli amanti del fantasy, come a coloro che cercano l’avventura.

“L’Artiglio d’Argento” saprà ghermire la vostra attenzione e portarvi con se in giro per un mondo pieno di ostacoli e di inganni da superare e svelare.

Buona Lettura.

10 commenti:

  1. buona giornata, grazie per aver fatto conoscere questo libro.

    RispondiElimina
  2. Cara Elfa, da quanto ho capito deve essere un libro molto interessante e di sorprese.
    Ciao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

    RispondiElimina
  3. Si presenta davvero interessante, da tenere in considerazione. Grazie, buona giornata.
    sinforosa

    RispondiElimina
  4. Grazie per la vostra visita e commenti Robby Tomaso Sinforosa e Daniele <3 :-)
    Buona giornata e resto della settimana <3 :-)

    RispondiElimina
  5. Risposte
    1. Grazie della tua visita Vincenzo - Buona continuazione di settimana !

      Elimina
  6. Ciao Arwen! questo libro sembra molto carino, mi sai dire dove lo posso trovare?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Laura grazie della visita - il libro lo puoi trovare nei maggiori store on line e nel sito dell'Editore Biblion Editore. Qui nel post di presentazione postato tempo fa sul mio blog trovi link e info https://ilrifugiodeglielfi.blogspot.it/2016/07/lartiglio-dargento-il-viaggio.html

      Elimina
    2. Grazie mille, corro a vedere!

      Elimina