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martedì 17 ottobre 2017
I due Lupi - antica leggenda Cherokee
Eccomi giunta, anche io, a raccontarvi questa antica leggenda Cherokee dei due lupi che combattono.
Di questa leggenda esistono due versioni:
Una breve molto conosciuta e l'altra un pochino più lunga ma leggermente meno diffusa.
Nella versione più conosciuta di questo racconto, si parla di un anziano della tribù dei Cherokee che spiega al nipote come nel suo cuore e in quello di tutti gli esseri umani dimorino due lupi: un lupo nero e un lupo bianco. Il lupo bianco è docile e di buon animo, mentre quello nero è violento e rabbioso. I due lupi combattono continuamente tra di loro. Alla domanda del nipote "quale dei due lupi prevarrà?" l’anziano Cherokee risponde: “Quello che nutriamo di più“.
Ne siamo sicuri? L’idea che il lupo rabbioso (quello nero) vada affamato, non mi pare una scelta particolarmente indovinata. (sebbene nel contesto della leggenda sia comprensibile e possa essere inteso in senso positivo, ovvero nel considerare meno i propri cattivi istinti). La soluzione proposta nella versione meno conosciuta di questa famosa leggenda mi piace decisamente di più…
Perché entrambi i lupi vanno nutriti
Leggenda versione breve:
Un anziano Cherokee parlava al nipote della vita: ”Dentro di me c’è una lotta”, disse al ragazzo. “C’è un terribile combattimento tra due lupi. Uno è cattivo, è rabbia, invidia, dolore, rimorso, avidità, arroganza, autocompatimento, colpa, risentimento, inferiorità, bugie, falso orgoglio, superiorità ed ego”.
Poi continuò: ”L’altro è buono, è gioia, pace, amore, speranza, serenità, umiltà, gentilezza, benevolenza, empatia, generosità, verità, compassione e fede. Lo stesso conflitto c’è anche dentro di te e dentro ognuno di noi”.
Il nipote riflettè un minuto su queste parole, poi domandò al nonno: ”Quale lupo vincerà?”. L’anziano Cherokee disse semplicemente: ”Quello che nutri!”
Leggenda versione più lunga:
Un giorno il capo di un villaggio Cherokee decise che era arrivato il momento di insegnare al suo nipote prediletto un’importante lezione di vita. Lo portò nella foresta, lo fece sedere ai piedi di un grande albero ed iniziò a raccontargli della lotta che ha luogo nel cuore di ogni essere umano:
“Caro nipote, devi sapere che nella mente e nel cuore di ogni essere umano vi è un perpetuo scontro. Se non ne prendi consapevolezza, rischi di spaventarti e questo, prima o poi, ti porterà ad essere confuso, perso e vittima degli eventi. Sappi che questa battaglia alberga anche nel cuore di una persona saggia ed anziana come me.
Nel mio animo dimorano infatti due grandi lupi: uno bianco, l’altro nero. Il lupo bianco è buono, gentile e amorevole; ama l’armonia e combatte solo per proteggere sé stesso e il suo “branco”. Il lupo nero invece è scontroso, violento e rabbioso. Ogni piccolo contrattempo è un pretesto per un suo scatto d’ira. Egli litiga con chiunque, continuamente, senza ragione. Il suo pensiero è ottenebrato dall’odio, dall’avidità e dalla rabbia. Ma la sua è una rabbia inutile, perché non gli porta altro che guai. Devi sapere che ci sono giorni in cui è davvero difficile vivere con questi due lupi che lottano senza tregua per dominare la mia anima.“
Al che il piccolo Cherokee chiese ansiosamente al nonno:
“Ma alla fine quale dei due lupi vincerà?“
Il capo indiano rispose con voce ferma per sovrastare il rumore degli alberi della foresta:
“Entrambi. Vedi nipote, se nutrissi solo il lupo bianco, quello nero mi attenderebbe affamato nell’oscurità e alla prima distrazione attaccherebbe a morte il lupo buono. Se al contrario gli presto la giusta attenzione, cerco di comprenderne la natura ed imparo a sfruttarne la forza e la potenza nel momento del bisogno, i due lupi potranno convivere pacificamente nel mio animo.“
Il ragazzo sembrò confuso: “Come è possibile che vincano entrambi, nonno?!“
L’anziano Cherokee sorrise al nipote e continuò il suo racconto: “Il lupo nero ha molte qualità di cui tutti noi possiamo avere bisogno in determinate circostanze. Egli è temerario e determinato, astuto e capace di ideare strategie indispensabili per dominare in battaglia. I suoi sensi sono affinati e i suoi occhi, abituati alle tenebre, possono scrutare anche il minimo movimento e salvarci così da un’imboscata notturna. Insomma, se sapremo addomesticare il nostro lupo nero egli potrà dimostrarsi il nostro più valido alleato.“
Per convincere definitivamente il nipote, il capo indiano prese dalla sua sacca due pezzi di carne e li gettò a terra, uno a sinistra e l’altro a destra, ed indicandoli disse: “Qui alla mia sinistra c’è il pezzo di carne per il lupo bianco ed alla mia destra il cibo per il lupo nero. Se darò ad entrambi da mangiare, i due lupi non lotteranno tra loro per conquistare la mia mente e potrò scegliere io a quale lupo rivolgermi ogni volta che ne avrò bisogno. Ricorda:
"la rabbia repressa, come il lupo affamato, è pericolosa."
Caro nipote, devi comprendere che non dobbiamo reprimere o affamare nessuna sfaccettatura del nostro carattere. Per controllare la rabbia e gli altri lati oscuri che si nascondono nei meandri della nostra mente, dobbiamo imparare a conoscerli, accettarli e sfruttarli nelle circostanze più adatte. Solo in questo modo la lotta interiore tra i nostri due lupi cesserà.“
“Stay Angry. Stay foolish”
Black wolf
Buona nuova settimana e migliore continuazione del mese di ottobre.
Fonti leggenda Cherokee:
Questa leggenda è presente più o meno dovunque nel web, nelle sue due versioni . . io la conoscevo da tempo e la ho ripresa, nello scorso fine settimana dal blog di Vincenzo Cavaliere web sul blog e dal sito efficacemente.com
Il racconto è quindi tratto dal web senza fonte riguardo all'autore.
Cara Elfa, ricordo questa leggenda dei due lupi, mi affascina quando lo penso.
RispondiEliminaCiao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Interessante e decisamente più filosoficamente intrigante questa versione di questo racconto che conoscevo
RispondiEliminaGrazie per la visita Tomaso e Daniele - Si sono d'accordo anche io Daniele, la seconda versione del racconto è più interessante della prima.
RispondiEliminaBuona continuazione di settimana ed a presto
Bellissima ed educativa. Questa leggenda ci insegna che dobbiamo accettare di noi sia i lati luminosi e belli che quelli tenebrosi e malvagi. Solo accettandoli possiamo migliorarci. Grazie mille.
RispondiEliminasinforosa
Ma che bella questa leggenda. Non la conoscevo in nessuna delle due versioni!
RispondiEliminaGrazie per avercele proposte.
Una abbraccio
Maria
Grazie Sinforosa e Maria per le vostre visite.
RispondiEliminaMi è piaciuta molto questa leggenda in tutte e due le versioni ma soprattutto nella seconda, è vero che per vivere in pace e serenità è necessario accettare entrambi i lati del nostro carattere, quelli luminosi come quelli più turbinosi e tenebrosi. Solo accettando entrambe le nostre nature siamo in grado di essere migliori. Buon pomeriggio e migliore continuazione di settimana.
Grazie per avermi citato e soprattutto aver pubblicato anche l'altra versione più lunga.
RispondiEliminaSaluti a presto.
Io non conoscevo questa leggenda! È bellissima! Secondo me il lupo nero serve a farsi valere quando è necessario! Dobbiamo imparare a usarlo per combattere per i nostri valori e per le persone che amiamo.
RispondiEliminaCiao Cavaliere per la tua visita, anche se conoscevo già questa leggenda, perchè presente in molti siti nelle sue due versioni, è stato il tuo post a darmi l'idea - quindi citarti mi è sembrato il minino.
RispondiEliminaCiao Vele era tanto che non passavi al Rifugio, grazie per la tua visita. Si il lupo nero serve per riuscire a farsi valere nei casi in cui è necessario, a volte nella vita è necessario e dobbiamo essere in grado usarlo. Buon pomeriggio
Concordo con te perchè la seconda versione è più esplicita dell'altra che racchiude in fondo la stessa sostanza con la sola parola nutriamo.
RispondiEliminaAvevo già letto molto tempo fa questa storia in un libro sugli Indiani d'America ma non ricordavo che esistessero due versioni. Grazie di avermela fatta ricordare. Buona serata e continuazione di settimana.
Belle entrambi le versioni. Io credo che in ognuno di noi esista un lupo bianco e uno nero, però noi dobbiamo cercare di far prevalere il nostro lato migliore, senza dimenticare di tirar fuori un pizzico di grinta , quando serve, quando gli altri ci fanno del male !!!Ciaooo
RispondiEliminamolto bella questa leggenda, ed i lupi sono animali bellissimi da sempre visti come cattivi ma non è così, loro rappresentano l'istinto, l'impero dei sensi, evocano un carattere indomito, guerriero, indispensabile per la sopravvivenza. Il lupo è anche un animale protettivo, infatti secondo un'altra credenza, un suo dente proteggerebbe i bambini da demoni e sortilegi...è stato bello leggere questo racconto un abbraccio e buon fine settimana per te cara
RispondiEliminaGrazie della vostra visita Care Edvige e Mirtillo.
RispondiEliminaSi è una leggenda molto nota e la trovo interessante e con alla base un valido insegnamento. Credo che tutti noi Mirtillo, come hai detto giustamente tu, abbiamo dentro di noi il bene ed il male, un lupo bianco ed uno nero - dobbiamo cercare di fare prevalere il nostro lato migliore, il che non sempre è facile, ma non dobbiamo dimenticare che a volte il lupo nero può esserci utili, in caso di necessità dobbiamo essere in grado di usarlo bene. Buon fine settimana
Grazie angerloblu per la visita e l'apprezzamento. Interessante ciò che dici, non sapevo di questa credenza riguardante i denti di lupo. Per fortuna non credo sia molto diffusa altrimenti c'è gente che sarebbe capace di ucciderli solo per prendere un denta da dare al suo piccolo figlioletto come protezione. Felice che tu abbia apprezzato il post. Buona nuova settimana
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