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giovedì 23 giugno 2016

Recensione Libro “Il Suono Sacro di Arjiam”

Eccomi tornata a voi con un'altra delle mie recensioni. Questa volta vi dirò il mio parere sul libro "Il Suono Sacro di Arjiam" di Daniela Lojarro che ho appena finito di leggere.



Sinossi:


Per il regno di Arjiam si profila una terribile minaccia; il nobile Mazdraan, Primo Cavaliere del Re, ha scoperto che, impadronendosi del Cristallo del Tempo, potrà controllare le vibrazioni del Suono Sacro, il principio creatore dell’universo, e mutare a suo piacimento la legge che regola il ciclo della vita.
Il cammino di Fahryon, neofita dell’Ordine sapienziale dell’Uroboro, sembra incrociarsi per caso con quello di Mazdraan, dell’anziano saggio Tyrnahan e di Uszrany, Cavaliere dell’Ordine militare del Grifo. Durante la sua iniziazione ai misteri del Suono Sacro però, Fahryon comprenderà il suo ruolo nella vicenda in cui si è trovata coinvolta e, dopo averlo coscientemente scelto, riuscirà a trasformare le sue apparenti debolezze nell’arma vincente per impedire che il Mondo precipiti nel caos.


“Nulla è solo ciò che sembra”

"E' al cammino che hai davanti che devi guardare, non a quello che hai già compiuto. Il Suono Sacro è la Conoscenza. In esso troverai la via per sollevare il velo che nasconde la verità immutabile".


“Esisterebbe la luce senza il sole? O il calore senza il fuoco?

Il Suono Sacro ha creato il Mondo e noi facciamo parte del Suo canto.”



Breve Spiegazione della magia di Arjiam.


Un magico cristallo, il cristallo del tempo, è la chiave del mondo magico di Arjiam e viene aspramente conteso tra due parti. I personaggi principali di questo fantasy saranno costretti ad  affrontare mille difficoltà e verranno messi alla prova più volte. Le loro storie si intrecceranno nel Regno di Arjiam, Fahryon e Uszrany saranno coinvolti nella guerra tra i discepoli dell'armonia e quelli della malia, due differenti forme di magia che si contendono il potere della vibrazione del suono sacro. “perfetta unione degli opposti” ; Dove l’armonia rappresenta le vibrazioni positive fondate sul suono e la luce e la malia quelle negative. Fondate sul silenzio e l’oscurità. Entrambe le vibrazioni hanno avuto origine dalla scissione forzosa della Sintonia originaria.


Il libro originariamente uscito in un singolo volume per le edizioni EdiGiò – Collana Le Giraffe, ora è stato ristampato da GDS in versione E-Book e poi cartacea suddiviso in due volumi diversi. Prima e Seconda parte.  

Io ho avuto nelle mie mani una copia cartacea delle vecchia edizione, dove la storia è tutta presentata in un unico volume di quasi 700 pagine.




“Fahryon - Il Suono Sacro di Arjiam” 1° Vol.



“Il risveglio di Fahryon - Il Suono Sacro di Arjiam” 2° Vol.

Recensione:

Siamo nel Regno di Arjiam, dove esiste la magia ed i magh, una mescolanza tra Mago e Saggio, appartenenti all’Ordine dell’Uroboro, che praticano la magia attraverso il canto, la cosiddetta Armonia.

La storia inizia presentando al lettore Xhanys una magh, particolare. La donna è incinta ed un giorno di piena estate, nonostante le promesse fatte al marito, si ritrova ad andare al Santuario, spinta dal suo stesso dono, l’armonia, e lì ha una tremenda visione. In essa Xhanys vede il marito Mazdraan, come un’uomo troppo sicuro di sé, oscuro, crudele e beffardo. Lo vede nella sua visione come se improvvisamente gli fosse caduta dal viso una maschera a lungo portata per nascondere la sua reale essenza.
Subito dopo la crudele visione, che il Suono Sacro le ha permesso di avere, la donna torna, agitata a casa sua, nel palazzo dove vive col marito Mazdraan, Primo Cavaliere del Re.
A palazzo tutto appare normale e suo marito il solito di sempre, premuroso, innamorato ed interessato solo alla salute sua e del bambino che aspetta.
Tuttavia tutto sembra come sempre, ma non è proprio come dovrebbe essere …. Per un istante le labbra del marito, mentre le parla, si sono incurvate in un sorriso beffardo e crudele, proprio come quello della persona che lei aveva visto nella sua visione.

“sembrava come se all’improvviso si fosse sollevato un velo, ma era stata una cosa troppo rapida, perché subito il viso del suo compagno era tornato ad essere quello che conosceva”.

L’uomo sembra solo sinceramente preoccupato per la moglie ma ….

“a un tratto la maschera di Mazdraan iniziò a sgretolarsi e i tratti fini del volto dell’uomo che amava, coincisero perfettamente con l’epressione orgogliosa e spietata dell’uomo della visione mentre la sua voce calda e appassionata s’insinuava nella sua mente come un serpente, stritolandola nelle sue spire per indurla a credere alle sue menzogne”.

“Un lampo squarciò le tenebre che avevano oscurato la sua percezione e il Suono Sacro la illuminò con la verità”

Gli eventi procedono con tono cupo. Xhanys viene trovata svenuta per strada, dopo essere fuggita da casa sua e dal marito.
La magh viene trovata per caso, da Fahryon, una neofita dell’Ordine dell’Uroboro.
La giovane, con l’aiuto di alcune persone, porta la donna, in una locanda vicina. Qui, la donna, che non vuole aiuti di alcun genere, partorisce, dopo aver mandato un messaggio a Tyrnahan, il magh anziano del conclave e suo mentore . . .  
  
Quando Tyrnahan arriva alla locanda, la donna ha partorito una bambina e si trova in compagnia della giovane Fahryon e di un Cavaliere dell’Ordine militare del Grifo, Uszrany, che si trovava per caso alla locanda a causa dello scherzo fattogli da alcuni commilitoni.

La donna racconta al suo mentore la visione che ha avuto del marito  ----- “Mazdraan vuole la figlia appena nata, la loro figlia, allo scopo di dominare il Suono Sacro”.
Data alla luce la sua bambina, Xhanys è tuttavia in condizioni irrecuperabili e dopo aver raccontato, ciò che riteneva fondamentale Tyrnahan dovesse sapere, muore.
Nella stanza della locanda rimangono i presenti ed una giovane ragazza, Tzelyr, che è stata chiamata per fare da balia alla nuova nata. Con la giovane c’è anche la sua piccolissima bambina, anche lei nata da poco.

All’improvviso arrivano alla locanda, tre uomini, che a viva forza, portano via la bambina di Tzelyr, che si trovava nella culla, prendendola per la nuova nata.
I tre malandrini cercano di uccidere tutti ed incendiano la stanza dove si trovano ancora, senza però avere successo nell’impresa.

In un primo momento, Tyrnahan, il magh anziano, con l’aiuto della Neofita e del Cavaliere, che sanno la verità, tenta di coprire in ogni modo la realtà dei fatti e la presenza alla locanda quella sera di due bambine quasi della stessa età.
Il tutto per coprire l’errore compiuto dagli sgherri di Mazdraan, che hanno portato al Primo Cavaliere la bimba sbagliata.
La vera figlia di Xhanys viene portata al Santuario, con la balia. La sera stessa il magh e la neofita si recano a porre in essere un rito, per “sollevare il velo” sulla visione del futuro della bimba appena nata.
Purtroppo una spia di Mazdraan, viene a sapere la cosa e, quando comunica l’avvenimento al suo Signore, egli inizia subito a dubitare del fatto di avere realmente ripreso con se la bambina che voleva, e sospetta immediatamente, che il rito, sia servito per vedere il futuro della persona che lui credeva di avere ora con sé, la figlia sua e di Xhanys. Il sospetto nasce forte nel suo cervello.

Intano, anche a causa degli eventi straordinari di cui sono stati testimoni, la neofita Fahryon ed il Cavaliere Uszrany sembrano stringere una sempre più stretta amicizia, essendo gli unici, oltre al magh, a conoscere la verità nascosta.
Ma la loro rimarrà soltanto una amicizia o diventerà qualche cosa di più?
Le vicende dei nostri eroi li porteranno a vivere forti dolori, e tra dubbi ed enigmi a superare prove importanti. Riusciranno così a maturare ed a crescere entrambi, da punti di vista differenti, cosa che li cambierà e li condurrà alla consapevolezza dei rispettivi ruoli e responsabilità, prima di giungere al momento della Sfida Finale tra Il Bene ed il Male.


Per quanto riguarda il lato esteriore del libro, quello di EdiGiò che ho avuto in mano io, è un libro di buona qualità sia come tipo di carta utilizzata, che come caratteri di stampa e come rilegatura. L’unica pecca è la presenza di qualche errore formale nel testo. Un vero peccato. Per onor di cronaca devo dire tuttavia che ci sono in giro libri che presentano questo problema in maniera molto più pesante.

I personaggi che ci presenta l’autrice, forse non saranno i migliori che siano mai stati creati, ma li ho trovati simpatici e penso che Daniela Lojarro  abbia fatto un efficace lavoro con la loro creazione. Forse poteva approfondire un po’ di più, ma anche così non mi sono dispiaciuti.

La lettura del libro non mi ha coinvolto subito, forse per le molte descrizioni che in particolare ad inizio libro, interrompono la narrazione, forse per i nomi di quasi tutti i personaggi difficili da scrivere, pronunciare e perfino ricordare. Per fortuna che a fine libro ci sono delle ottime appendici, dove vengono presentati i personaggi, le parole chiave ed i luoghi del libro.

La Trama e l’ambientazione a mio giudizio sono i punti forti del libro. Esso, infatti, narra una vicenda insolita e coinvolgente, con un’ambientazione davvero buona e ricercata. Il mondo di Arjiam ti riesce a toccare davvero, perché è stato studiato molto bene. Non si tratta della solita rimescolatura di eventi simili a quelli di molte altre storie già raccontate, ma di una narrazione originale e ben fatta. Coronata da un universo che è ben descritto fin nei particolari.
La storia ha i suoi punti di forza proprio nell’originalità e nei colpi di scena che permettono al lettore di immergersi bene nelle vicende narrate, spinto dalla voglia di conoscere come proseguiranno gli eventi.
Il testo presenta lunghe descrizioni che io apprezzo sempre, anche se a volte rallentano un po’ il ritmo di lettura.
E Si, a volte la narrazione diventa un pochino lenta ed a tratti un po’ confusa ma rimane capace di tenere il lettore interessato.
La fine trovo sia stata un po’ brusca dopo tutte quelle pagine, forse l’autrice avrebbe potuto farci sapere cosa succedeva dopo il momento Clou, la Sifda finale tra Mazdraan e Fahryon.

Bello il rapporto tra i personaggi del libro e la natura. Altro punto di forza del libro. Io personalmente ho amato quelle parti del racconto in cui i protagonisti entrano in  stretto contatto con le sensazioni e gli eventi naturali e soprattutto con la misteriosa aquila dotata di magia e messaggera in un certo senso del Suono Sacro.

Ci sono momenti del libro in cui le vicende non sembrano molto possibili e verosimili, come quando la giovane neofita, non ancora conscia delle sue stesse capacità e non pronta per lo scontro riesce comunque a sfuggire al cattivo di turno. Mazdraan, Un uomo senza cuore ne anima, egocentrico assetato di potere e con manie di grandezza, che già riveste ruoli di prestigio e di grande potere nel Regno, viene rappresentato come fin troppo invincibile forse e tuttavia, nonostante ciò, Fahryon riesce prima a sfuggirgli e poi ad imbrogliarlo con un truchetto.

Mi è piaciuto anche molto il modo in cui la Lojarro ha saputo introdurre nella storia il suo mondo, quello del Canto e della Musica, tramutandoli nella magia del Regno di Arjiam. Da questo nasce una delle più originali tematiche fantasy. Il rimescolamento tra la musica e la magia è uno dei punti di forza del libro. Che crea una sorta di lirismo mistico in tutta la vicenda.  
Il Suono Sacro di Arjiam, gli opposti che si attraggono e che insieme formano il Suono Sacro nella sua interezza iniziale, la vibrazione creatrice.

Il libro anche se lungo è stato una gradevole lettura ed un’intervallo piacevole nel mondo del Canto, della Musica, della Luce e del Buio. Un mondo dove “nulla è solo ciò che sembra”.
Soltanto per il fatto che il volume è composto da un numero elevato di pagine e che il lettore non viene annoiato leggendole, trovo che ci sia da fare i complimenti all’autrice. Non è facile non annoiare per la durata di tutte quelle pagine.

Il messaggio che lascia il libro è questo: “… solo conoscendo se stessi profondamente e raggiungendo  l’equilibrio nella propria armonia, equilibrio fra cuore, mente e animo, si può riuscire a trascendere il sé e ad ascoltare il Mistero del Suono Sacro, la sua vibrazione e il suo silenzio…”.

In generale trovo che sia un libro interessante ed insolito nel panorama del fantasy italiano, che mi ha dato piacere durante la lettura e che consiglio oltre che agli amanti del fantasy classico a coloro che amano la musica ed il canto.


Fate anche voi un giro nel Regno di Arjiam, fate la conoscenza con il Suono Sacro e vedrete che questo universo finirà per conquistarvi.

P.S. E' un vero peccato che nel libro fossero presenti degli errori. Comunque l'autrice mi ha comunicato che, alcuni errori presenti nella prima edizione, ora sono stati eliminati. Benissimo !

5 commenti:

  1. Carissima,
    Ti ringrazio di cuore per la recensione ma, soprattutto, per il tempo e la pssione con cui ti sei dedicata al libro.

    Un abbraccio
    Daniela

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    1. Grazie a te Daniela per avere chiesto la recensione del Rifugio - il tuo libro è stato una bella lettura . un'ottimo intervallo he he he
      Un abbraccio e buon fine settimana :-)

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  2. Ciao dolcissima!! Sono passata a farti un salutino!! Sono finalmente ritornata!!!!
    Un bacione!

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    1. Era davvero tanto che non passavi a trovarmi Seleny - grazie della tua visita - un grande saluto e buon fine settimana in arrivo !

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    2. Era davvero tanto che non passavi a trovarmi Seleny - grazie della tua visita - un grande saluto e buon fine settimana in arrivo !

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