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mercoledì 5 ottobre 2011

FantaBestiario. Le creature dell'immaginario fantastico: Il Grifone


Erodoto (4, 13) è il primo greco che nomina i Favolosi Grifoni, i quali vengono  raffigurati generalmente con il corpo di leone, la testa e le ali d'aquila e sono dotati di quattro zampe. Furono simbolo di regalità e oggetto di culto presso Egiziani, Assiri, Ittiti, Persiani ecc.
Il grifone compariva anche nel culto di Mitra: in età romana gryphus era uno dei titoli degli iniziati a quella religione solare. Dopo Erodoto, il tema del grifone compare nel Prometeo Incatenato  (vv. 803-804) di Eschilo; uk oritagibusta duce a Io, figlia di Inaco: "Guardati dai cani non latranti di Zeus, i grifoni dal muso aguzzo".

Eliano (op. cit., IV, 27, ma vedi anche Plinio VII, 10) scrive che
essi vivono nella Battriana, regione che confina con l'India e porta
la testimonianza di Ctesia.
I grifoni custodiscono l'oro e con questo metallo costruiscono i loro nidi e mentre li stanno edificando, gli Indiani raccolgono i frammenti aurei che cadono in terra (Eliano, ibidem).
Se vengono attaccati da chi vuol portar via il loro oro, si difendono
aspramente, non per l'oro, ma per proteggere i propri figli.


Plinio (X, 136) ne mette in dubbio l'esistenza e anche quella dei cavalli pegasi: Pegasus equino capite volucres et crypas aurita aduncitate rostri fabulosos reor (Ritengo che siano animali fantastici i pegasi, uccelli dalla testa equina, e i grifoni dal becco adunco e orecchiuto9.
Isidoro8op. cit., XIII, 17) dice che i grifoni nascono sui monti Iperborei (cioè dell'estremo settentrionale) che sono molto nemici dei cavalli e che se vedono degli uomini li fanno a pezzi.

Plinio, come abbiamo visto, riteneva esseri fantastici i grifoni, e altri condividevano il suo giudizio.


Non mancavano però scrittori che credevano nella loro esistenza;
e tra questi ad es. Pomponio Mela (I sec. d.C.) il quale nella sua opera geografica Corografia (1,2) ne è profondamente convinto e ne era convinto anche san Girolamo e con lui altri autori cristiani.
Il Grifone, nella mitologia greco-romana, essendo un simbolo solare, era consacrato ad Apollo.
Nel Medioevo fu usato con valore simbolico dagli autori cristiani.
Nella sua duplice natura, di aquila e di leone, credevano di riconoscere le due nature di Cristo, quella umana e quella divina.




 Il carro trionfale descritto da Dante nel Purgatorio 
 (c. XXIX v. 108) che simboleggia quasi sicuramente la Chiesa, è    trainato da un grifone, cioè da Gesù Cristo. Il poeta che forse tenute presente Isidoro (op. cit., VII, II, 43-44) il quale scrive che il leone e l'aquila (le due nature del grifone) possono entrambi essere il simbolo di Cristo.
Il grifone appare spesso nell'iconografia dell'antico Oriente mediterraneo e soprattutto nell'arte persiana.

Ma anche a Roma non mancano monumenti con l'immagini di questo essere biforme: ad es. nel Foro di Traiano c'è un frammento di fregio che lo riproduce.
La fantasia dell'Ariosto combinando le fattezze di un cavallo con quelle del grifone, creò l'ippogrifo 
(Orlando Furioso, IV, 18)

Dal "Bestiario antico" di Francesco Maspero

Ippogrifo
 





















Ippogrifo Fierobecco da "Harry Potter"  

 
      






Altre notizie sul grifone al link sotto:
http://www.grifeo.it/Grifone.htm

4 commenti:

  1. Ciao Arwen
    passerò il link del tuo blog a mio marito che ama gli elfi almeno quanto te. Complimenti per questo spazio davvero accogliente.
    Buona domenica,
    Ele

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  2. Ciao Elena - sei carinissima - sono contenta che ti sia sembrato accogliente il mio Blog - tuo marito sarà il benvenuto - Buona domenica anche a voi ............

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  3. fantastico il tuo link dei grifoni e io che sono appassionato di mitologia e tempeste lho molto apprezzato

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  4. Sono contenta che ti sia piaciuto il post - la bellissima immagine coi grifoni commentata e firmata Arwen purtroppo non è mia - la ho trovata in internet - ma era troppo bella per non metterla. Se ti piace il Blog Falcolupogrifo sarei felice se decidessi di diventare follower.
    Buone feste a tutti

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