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venerdì 24 febbraio 2023

Il "Manuale di Stile" di Livio Gambarini

Come vi avevo già detto in dicembre dell'anno scorso, chi vuole imparare a scrivere bene deve per forza di cose studiare e migliorare il proprio stile.
Cosa c'è di meglio che imparare da un bravo maestro uno che conosce bene ciò che insegna e che ha già fatto questo stesso percorso e vuole aiutare gli altri a migliorarsi ?
 
Il "manuale di Stile" di Livio Gambarini è ora in vendita, dalla sera del 21 Febbraio 2023, solo su Kickstarter (e fino a martedì 28 Febbraio)  Link del progetto su Kickstarter
 

Oltre al manuale potrete trovare molti contenuti multimediali, interessanti ed utili per una persona che desidera impegnarsi con la scrittura. Io era da tempo che desideravo provarci, ma i corsi on-line erano troppo costosi per le mie tasche. Quindi mi sono decisa ed ho scelto il manuale cartaceo.

Esistono diversi costi e diversi livelli di scelta, che potete vedere sul progetto Kickstarter, al link che vi ho indicato sopra.

Io ho scelto la versione, superiore, anche se non la più costosa, quella da Euro 99,00 che prevede oltre al manuale molti contenuti multimediali.

 
Qualche informazione su Livio Gambarini:
 
Livio Gambarini è scrittore di romanzi storici per
Piemme Edizioni (Mondadori), writing coach e
docente al Corso di Alta Formazione “Il Piacere
della Scrittura” all’Università Cattolica di Milano.
Nel 2020, dopo anni di esperienza come editor e
consulente di scrittura, ha creato Rotte Narrative,
una realtà di formazione per aspiranti scrittori
professionisti, che in pochissimo tempo è
diventata un’autentica bussola per migliaia di
autori italiani.
Il Manuale di Stile è il mezzo con cui portare gli
strumenti più efficaci nelle mani di tutti.
 

Il Manuale di Stile di rotte Narrative fa una e una sola cosa: ti insegna a padroneggiare lo stile di scrittura al livello dei grandi maestri.

Non è un trattato filosofico, è una guida pratica con cui scoprire i principi, le tecniche, i trucchi e i modi per rendere le tue pagine delle vere calamite per i lettori, che le gireranno una dopo l’altra senza riuscire a staccarsene. Esattamente come succede a te quando leggi i tuoi autori preferiti.

Si parte dagli esempi, si spiegano i principi, poi si approfondisce la loro applicazione pratica tramite altri esempi. Tutti i testi usati riflettono situazioni reali. Non sono stati costruiti ad hoc, non vengono da romanzi pubblicati che hanno già subito diversi giri di editing, sono tratti da brani scritti da aspiranti autori di diversi livelli di perizia. È importante portarti brani, situazioni ed errori più simili possibile a quelli che potresti fare tu.

Il manuale di stile è diviso in 4 capitoli o macrosezioni, ciascuna che approfondisce un tema specifico. Ogni macrosezione è poi ulteriormente suddivisa in due parti: una in cui trovi i principi da seguire per ottenere un certo risultato o effetto espressivo, e una seconda parte in cui scopri cosa NON devi assolutamente fare se non vuoi distruggere tutti i tuoi sforzi.

Elenco dei Capitoli del manuale

1. Quando il lettore non capisce.
Mettiamo ordine ed entriamo nella mente del lettore per capire come funziona la scrittura come comunicazione.

2. La buona prosa.
Cominciamo il lavoro tecnico, un decalogo delle norme più importanti per rendere la tua scrittura fluida, sempre ben comprensibile, accattivante. Seguono i 7 peccati capitali della prosa, gli errori che disintegrano l’efficacia delle tue frasi e, quindi, delle tue storie.

3. Trasparenza, lo stile dei professionisti.
Entriamo nel merito delle tecniche e dei principi che ti permettono di risucchiare i lettori all’interno delle tue storie, facendo dimenticare loro che stanno leggendo e costruendo un’esperienza di lettura vivida, di quelle che restano incollate addosso. Anche qui trovi un focus sugli errori da evitare in questo senso.

4. Focalizzazione, impara a lasciare il segno.
Nessuno vuole che le sue storie siano dimenticabili e dimenticate. Tutti vogliamo ritagliarsi un posto nel cuore e nella mente dei lettori, per molto, moltissimo tempo. Questo capitolo ti insegna come raggiungere questo risultato grazie allo stile, e ti mostra come evitare di risultare banale, scontato e distaccato, i tre aggettivi che distruggono l’interesse anche per le storie meglio congegnate.

Al crescere dei risultati della campagna, potranno essere sbloccati anche ulteriori capitoli bonus per i pledge fisici. Vedi la sezione “Stretch Goal” su Kickstarter.
 
L'ultima frase significa che più siamo a sostenere il progetto ed a acquistare il manuale di stile di Gambarini su Kickstarter più contenuti multimediali e/o omaggi verranno sbloccati ed andranno ad aumentare i regali compresi nell'offerta.


 
Seguendo il link qui sopra proposto arriverete un'altra volta al progetto Kickstarter del Manuale di Livio Gamabrini.
 
Che cosa contiene il manuale di stile e l'offerta del Kickstarter (contenuti multimediali lezioni - videocorso webinar & Co)
 
 
 
Io mi sono buttata, ed ora mi tocca davvero impegnarmi. Fatelo anche voi !
Più siamo, meglio è per tutti. A proposito ricordatevi, se siete interessati, che avete tempo solo fino a martedì 28 Febbraio prossimo alle ore 23,59 giorno in chi chiuderà il progetto Kickstarter. 

Si paga con carta di credito direttamente sul sito Kickstarter che è un sito sicuro, io ho già sostenuto su questa piattaforma, tre pregetti diversi. Non è possibile purtroppo l'uso di paypal probabilmente come scelta della piattaforma stessa.
 
Sul sito ufficiale di Rotte Narrative cliccando su questo post potete scaricare un'anteprima del libro con i primi capitoli e vedere se fa per voi.
 
Sito ufficiale di Livio Gambarini "Rotte Narrative"

Un saluto a tutti, amici del Rifugio, buone letture e buon miglioramento a coloro che vogliono imparare a scrivere meglio.

lunedì 20 febbraio 2023

BiblioThe and Company una Libreria particolare a Milano - Un posto quasi fantasy


Come vi avevo annunciato in uno dei post precedenti eccomi a voi per presentarvi una libreria unica nel suo genere, direi una libreria quasi fantasy. Si tratta di BiblioThe&Co, una libreria molto invitante che ho trovato per puro caso e dove mi sono sentita subito come a casa mia.

La ho definita una libreria quasi fantasy perchè non ho mai visto una libreria come questa, dove gli spazi sono equamente suddivisi tra libri, tè. miele, cioccolato, ottimi dolci tradizionali piemontesi e qualche oggetto artigianale che contenga riferimenti alla lettura ed ai libri. Soprattutto non ho mai visto una libreria dove la proprietaria offre del tè ai clienti, cosa molto carina e molto utile soprattutto in inverno ma buona anche nella stagione calda.

Peccato soltanto che tra gli svariati libri in vendita non ci sia nemmeno un libro di genere fantasy.

Ecco a voi una libreria davvero particolare. Ha aperto a fine 2019, si trova a Milano, abbastanza nelle vicinanze di casa mia ed è sita in un vecchio adorabile negozietto con una scala a chiocciola che porta sia sotto in un locale deposito o laboratorio che sopra in un bel piano soppalco.
Purtroppo le foto della vetrina del negozio sono venute male, ovvero con riflesso dentro il quartiere, visto che il giorno in cui sono andata per l'intervista, il 7 Febbraio, era una bella giornata soleggiata e le fotografie sono venute con incorporati dei riflessi molto particolari. 

Sotto il Samovar per il Tè
 

Samovar venduto da "La Via del Tè" (Firenze dal 1961)

La prima volta che sono stata in questa libreria, a fine gennaio, cercavo un'oggetto di cui questa libreria risultava essere una rivendita.

Sono andata a vedere di persona e mi sono trovata davvero come a casa, erano presenti, ad apertura del locale altre tre persone e la proprietaria , Sig.ra Rosella Ghiosso è stata molto gentile e ci ha offerto un'ottimo tè rosso, insieme ad un buon biscottino ed a qualche sana chiacchiera.

Così ho deciso di fare un post per presentare a tutti voi, amici del Rifugio, questa invitante piccola libreria.

Sotto, tra le varie fotografie del locale, troverete anche una intervista alla proprietaria di Bibliothe & Co.













Questa è la proprietaria del negozio. 
la Sig.ra Rosella Ghiosso mentre legge le domande per l'intervista che vi propongo sotto:
 

Intervista a Rosella Ghiosso, proprietaria della libreria  
fatta in data 7 Febbraio 2023
 
Io) Immagino che l’idea di aprire una libreria indipendente sia stata dettata dall’amore per i libri e la lettura, invece è meno facile capire i collegamenti tra i libri, il tè il miele ed i buoni dolciumi. Come è nata l’idea di condividere lo spazio tra libri teiere, tè, cioccolato e dolciumi vari provenienti dal Piemonte mi pare di avere capito guardandomi in giro ?

Rosella)
La libreria indipendente, certo l’idea di base è stata dettata dall’amore per i libri, ovviamente. Un amore iniziato fin da bambina. Io non posso togliere la polvere dai libri, perché altrimenti ci passo le ore.

Come mi è venuta l’idea di condividere lo spazio. L’idea mi è venuta perché negli ultimi 6/7 anni della mia carriera di manager in azienda, ho viaggiato molto in Europa ed anche in Italia. Ho viaggiato per lavoro, quindi finivo per trovarmi libera alle cinque del pomeriggio e nei momenti di libertà giravo per le varie città alla ricerca di librerie. Cercavo librerie particolari, cercavo negozietti curiosi, le città erano Parigi, Londra, Varsavia, Madrid, Lisbona, quindi tutte città, belle città, grandi città. Roma, Firenze, Napoli, Catania. In tutte queste città io ho delle librerie o dei piccoli negozietti di cui mi sono innamorata, in questi anni.

Poi ad un certo punto, strada facendo, mi sono detta: “io non voglio finire la mia carriera lavorativa così in azienda, voglio avere qualcosa di mio. Ed ho pensato, ma ci ho pensato per tanto tempo, che un posto come questo non esisteva, infatti ho fatto un po' di ricerche, un posto dove il tè viene offerto non esiste. Non esiste perché viene venduto, ci sono tè più libri, caffè più libri, ci sono osterie, ci sono bar, ci sono ristoranti, ma non una thè room dove il tè viene solo offerto per chiacchierare. Quindi questo posto è il mix di 5/6 negozi che mi hanno ispirato in questi anni. Un paio sono a Parigi, uno è a Londra uno è a San Pietroburgo, una piccola libreria a Roma, a Trastevere, due molto simili tra di loro sono a Madrid ed a Lisbona, quindi ho fatto questo mix.

L’idea di mettere insieme i libri con altre cose è stata una esigenza. Nel momento ci cui ho deciso di dedicarmi al commercio in autonomia, una libreria da sola non reggeva. Le librerie indipendenti chiudevano, per cui non era molto intelligente aprirne una. Quindi i libri da soli non si sostenevano ed io non potevo permettermi un hobby così costoso, questo non è un hobby è comunque un lavoro e deve rendere. Allora ho abbinato i libri con una cosa che ho odiato per anni che è il tè, lo ho detestato proprio. Perché io ho studiato con una ragazza che non beveva caffè, studiavamo e lavoravamo, quindi noi studiavamo di sera, lei non beveva caffè, non aveva nemmeno la caffettiera, quindi io andavo a casa sua alle otto e mezzo nove di sera, studiavamo fino a mezzanotte, l’una, ed anche io dovevo tenermi sveglia, quindi lei mi faceva questi beveroni di tè Lipton, che erano delle cose veramente odiose. Per cui quando mi sono laureata ho fatto un gestaccio al tè e per 10/15 anni io non ho più toccato il tè. Per me il tè era malattia.

Poi una sera, proprio a Parigi, in compagnia dei colleghi internazionali con cui venivo in contatto per lavoro e mi ritrovavo a cenare, una mia amica russa ha chiesto la lista del tè, dopo cena. Quella sera lì, chissà perché, vedendo lei, ho pensato di prendere anche io del tè. Quel tè, una miscela particolare, lo ho molto apprezzato, tanto che da quel momento in poi, ogni sera, ho assaggiato una miscela di tè diversa. Infatti in questo ristorante, in questo thè room, ho bevuto un tè fatto davvero bene ed ho scoperto che è una bevanda buonissima.

 
Io) Come è giunta alla scelta del nome della libreria ?

Rosella)
Dal tè, fino ad arrivare al tè con i libri, lo spazio è stato breve, Quindi subito bibliothè, che è una cosa che mi era venuta in mente già due o tre anni prima di aprire. Bibliothè perché ci stava proprio, biblios e tè alla francese, perché io lo ho scoperto in Francia.

E poi io sono torinese e quindi cioccolato e dolci doc. Le eccellenze. Quindi il nome della libreria è nato dal fatto che ho messo insieme libri e tè e quindi BiblioThè poi ho aggiunto & Co, un po' perché uno dei negozi a cui mi sono ispirata è la Shakespeare & Company, di Parigi, e quindi ci stava bene & Co, e un po’ perché non ci sono solo libri e tè, ma ci sono anche i dolciumi e poi parecchie cose artigianali, artistiche, le ceramiche, piuttosto che le teiere, le porcellane inglesi, piuttosto che le mini librerie artigianali di questa artista.



Io) Come mai ha scelto la città di Milano ed in particolare questa zona di Milano e questo adorabile piccolo negozio antico ?

Rosella)
Dai tempi in cui vivevo a Torino sono passati già quasi vent’anni, infatti io sono venuta a Milano circa vent’anni fa, sempre per lavoro e quindi, ora vivo qui ed ho aperto il negozio a Milano (anche a Torino il negozio ci sarebbe stato molto bene) Cercavo proprio questo tipo di negozio, antico, a Milano non è stato facile da trovare ma quando a suo tempo ho visto che esisteva un soppalco, questo mi ha conquistato. 
Si tratta di un negozio di quartiere, sta bene in una città grande, ed un quartiere benestante. Deve avere, questo negozio, un nucleo forte di clienti che sono del quartiere, che sono lettori affezionati, estimatori di tè. Persone che vengono a scambiare qualche chiacchiera e così via.
 

Io) Oltre alle attività di vendita in questa accogliente libreria, esistono altre attività e/o eventi collegate alla stessa ?

Rosella)
Quali altre attività ? Beh tante, tante. In questa libreria, innanzi tutto presentazione di libri, poi, da questa sera, ospiterò anche dei corsi, dei corsi ad hoc, per un gruppo di persone ristretto. Questa sera inizieremo con la mindful eating, con una coach professionista, che fa lo stesso mio lavoro, ma lei lo fa di professione, io oramai lo sto abbandonando, per dedicarmi al commercio . . .

Poi letture ad altra voce . . . corsi di scrittura non li vorrei alimentare, perché si scrive già troppo. E quindi vorrei che invece si leggesse.

La libreria è anche un punto di riferimento per le biblioteche milanesi, quindi le persone che vivono ovunque, però soprattutto nel quartiere, possono andare sui siti delle biblioteche milanesi, ordinare un libro e ritirarlo qui. Leggerlo a casa e poi riconsegnarlo qui. E’ un servizio che fanno le biblioteche milanesi con i punti d’appoggio che hanno accettato di fare questo servizio. Io ho accettato, è gratuito, non ci guadagno niente, però intanto vedo cosa si legge, come si legge e comunque entra gente in negozio, però soprattutto le presentazioni sono il nostro forte.



Io) Come sceglie i prodotti tipologia di the, miele cioccolato e dolci da vendere in negozio ?
 
Rosella) Devono essere assolutamente, fornitori che io conosco personalmente, nel senso che li conosco, visito la produzione, e devono essere piccoli. Quindi non devono avere la tentazione di diventare grandi e industriali o commerciali. Devono produrre cose artigianali, veramente naturali, quindi non usare ne conservanti ne coloranti ne additivi. Ma fare dei prodotti possibilmente originali, quindi dei prodotti, anche magari antichi, dolci che hanno una lunga storia. Cerco delle azienda uniche, familiari, che si tramandano da padre in figlio, create da persone appassionate, mi devono appassionare, il loro cioccolato deve essere straordinario, non solo buono. Perché buono si può trovare ovunque.

Quindi li scelgo così, veramente, le suore usano le erbe dell’olgiattino, poco zuccchero, c’è anche un’equilibrio nutrizionale. Prodotti piemontesi perché sono buonissimi, anche per non andare troppo lontano, ma soprattutto per proporre cose che qui non si trovano. Quindi, i prodotti non hanno codici a barre, sono venduti solo qui oppure nel negozietto dove vengono prodotti.

Io) Vorrei che dicesse a me ed ai miei lettori quali sono le qualità di thè e miele più insolite e gustose che si possono trovare qui in negozio.

Rosella)
Le qualità del tè e del miele: Beh Il tè è dell’unico produttore italiano che si posiziona a livello internazionale. Esporta perfino in Inghilterra, quindi a Londra ci può trovare. Io vendo quasi tutti i tè di questo produttore. Ho scelto circa 120 miscele su quasi 400 di questa famiglia fiorentina che lavora il tè dagli anni ’60. Del 1961. Hanno fatto 60 anni di matrimonio e di azienda. La particolarità di questa produzione è data dal fatto che questo imprenditore aveva il sogno di coltivare il tè in Italia, e c’è riuscito lo scorso anno. La passione di educare il gusto degli italiani a questa bevanda che lui aveva scoperto negli anni ‘40/’50.

La caratteristica del loro tè sono le miscele. Vengono scelte delle foglie di base pregiate e poi lavorano le miscele. Il risultato di questo lavoro sono dei tè profumati, alla frutta, ai fiori, ad alcuni aromi naturali che camuffano un po' la bevanda che rimane comunque del tè. Quindi, Il tè ti da un minimo di assuefazione, ed arrivi ad ottenere i benefici del tè, perché continui a berlo. Questa è un po' la caratteristica del tè della “via del tè”.

Il miele. Il miele è solo piemontese, prodotto in una valle piccolissima del cuneese ed è una ex dentista che si è rifugiata con suo marito, in un bosco, con le api, che conosce quasi per nome, al punto tale che il marito dice “io sono geloso”.

Le conosce benissimo e le cura come se fossero delle bambine, per esempio se manca la fioritura della acacia lei prepara una soluzione zuccherina per nutrire le sue giovani api, in modo che non abbiano problemi d’inverno. Quindi è veramente una passione.



Io) Ho visto in vetrina delle bellissime mini librerie realizzate a mano, chi è che le ha create ? Le trovo meravigliose e penso che il creatore sia un vero artista.

Rosella)
,Le Mini librerie allora, le mini librerie sono una delle cose che io ospito. Mini librerie perché aveva molto a che fare con la libreria. Sono fatte artigianalmente, anche queste, tutto a mano da questa Arianna Candia che è una artigiana del quartiere ed io ogni tanto le ospito, le mostro, gliele vendo, per conto suo. Come ho fatto per altre cose, ho fatto così con i quadri acrilici di Daniela Rossi, che vive a Sanremo (che è un’artista che prima abitava in questo quartiere) Faccio così per le pietre dipinte e le candele fatte a mano di Arianna Frangenti. Ospito delle cose artigianali, molto semplici che siano allineate con la natura. Arianna Frangenti per esempio, anche lei, usa solo materiali naturali e riciclati spesse volte, quindi cose che non sono le cineserie. Questo è un po' lo spirito


Io) Oltre ai libri al thé ed ai dolciumi ho visto in vendita teiere varie arrivano solo da cina e giappone le teiere in vendita ?

Rosella)
Le teiere, le teiere sono solo cina e giappone altre sono riproduzioni fatte a volte in Italia, fatte fare dalla via del thè, su disegni di teiere vecchie che non esistono più e quindi che vengono rifatte. Oppure pseudo imitazioni, fatte perché anche il pubblico meno abbiente abbia la possibilità di averle; come la teiera Salam che ha una base in porcellana e questo coperchio che ne mantiene il calore quella è l’imitazione della degren che costa moltissimo perché è realizzata in porcellana tedesca ed ha un suo valore ed è anche di design. La hanno rifatta con una forma un po' diversa, naturalmente senza marchio, però così è accessibile all’acquisto di una più vasta quantità di persone

Poi le cose veramente da distinguere sono la ceramica giapponese, sia le ciotole che i sevizi di porcellana in ceramiche giapponese, perché sono proprio fatte in giappone, arrivano in scatole di legno e sono tutti servizi di cui è impossibile ripetere il disegno perché sono colorati con l’ossido, che viene buttato sulle scodelle e quindi ogni scodella ha un disegno diverso, che è impossibile ripetere quindi sono veramente originali.

L’altra cosa sono le tazze letterarie, anche queste sono piemontesi, il produttore ed ideatore è di Mondovì sia delle tazze letterarie che delle lampade letterarie, sono tutte ispirare a frasi di scrittori conosciuti (sia italiani che stranieri) anche quelle molto originali

Poi ci sono le porcellane inglesi, che vengono tutte da Stanford, un paesino vicino a Londra a cui io ho potuto arrivare perché mio fratello vive a Londra.


Io) Come sceglie i libri da vendere nella sua libreria ed in che ordine sono esposti nel locale ?

Rosella)
I libri li scelgo, come sceglierei un libro da leggere per me, stesso principio. Io vado proprio in un supermercato del libro per grossisti, per librai. Quindi io ordino su piattaforma software solo quei libri che i clienti mi chiedono. I libri che non ho e mi vengono chiesti li procuro anche in 24 ore, perché sono di solito titoli che Feltrinelli ha già in Stock. Oppure sono invece cose più particolari che vado a cercare, quindi richiedono più tempo. Devo cercarli e li cerco anche tramite una piattaforma che va a cercare libri, quindi anche usati, faccio anche servizio di caccia al libro.

Invece quelli che sono qui in negozio sono quelli che io stessa vorrei leggere. Io ho tante curiosità, tanti interessi, questi libri sono quelli che avrei comprato anche per me. Quindi finiscono per rappresentare una scelta prevalentemente femminile, questo per forza. Però, poi mi sforzo di scegliere titoli che possono interessare anche ai lettori maschi, tipo i gialli, ma soprattutto ospito delle case editrici che ho addocchiato, di cui ho quasi tutta la scelta che sono: la Keller, La 8tto Edizioni (che sono quattro signore uscite dalla Harper & Collins molto brave, che pubblicano 3,4 libri all’anno, molto curati di scrittori che vivono in paesi anglofoni) la Iperborea, Edizioni Le assassine (che sono dei gialli, anche qui c’è dietro una donna editrice, e traduttrice che sceglie due o tre giallisti da alcuni paesi stranieri, li fa tradurre in inglese, legge se è Ok fa tradurre in italiano e lo pubblica. Quindi sono anche inediti in Italia e sono i veri gialli alla Agatha Christie. Dove il fatto che il libro sia un giallo è un dettaglio, in realtà è una storia, un romanzo, è dettagliato tu sei in una città e la conosci, insomma quello che piace.

I generi sono quasi tutti rappresentati, tranne i fumetti perchè io non li leggo.
Riguardo all'ordine . . i libri sono messi rigorosamente in modo disordinato. In realtà esiste una chiave di ordine che io conosco, perché altrimenti non li troverai. Siccome sono circa 2.000 titoli si può fare, altrimenti se fossero di più, non potrei permettermelo.

C’è una piccola sezione, che io chiamo sezione maschile dove si trovano gialli, noir, thriller, sport, arte diciamo quelle cose un po' più. Originali. Qui c’è psicologia, meditazione spiritualità, Giappone. montagna, viaggi e poi romanzi invece sono lì. Biografie e saghe familiari. Storia, bambini e ragazzi e poi narrativa 
 
Io) Il Samovar che ha in negozio per fare il tè dove lo ha preso?

Rosella) Il Samovar è della via del tè, la via del tè lo vende e lo vende ai suoi negozi. Rifatto esattamente sul modello originale russo, con tanto di pomolo in ceramica, però questo è elettrico ovviamente, non si appoggia al fuoco. E con questo appunto faccio il tè ogni giorno e lo faccio assaggiare ai clienti, a chi passa, a chi a voglia di sedersi e chiacchierare. Questo in effetti è “un servizio che non si può dichiarare“, però è una sorta di assistenza sociale, perché qui si siedono anche tante persone che hanno proprio soltanto bisogno di parlare, di sfogarsi, di raccontare quello che è successo oggi, anziani che vengono, a volte abbiamo giocato a scacchi per trattenerli un po', nel primo pomeriggio, sono clienti affezionati che poi sanno che il negozio sta in piedi perché vendo delle cose, per cui vengono qui ogni volta che hanno, non so, un regalo da fare, lo comprano qui, le marmellate, i libri & C li comprano qui. Sanno che il negozio va tenuto in piedi. Però questo è un servizio non dichiarato, ma che il quartiere mi ha molto riconosciuto.

Qui è quasi una associazione culturale, nel senso che si viene, una parola buona, un sorriso, un tè, si fa una battuta e tante volte le clienti mi hanno detto “sono entrata un po' così e lei mi ha fatto tornare il sorriso, grazie”


Io) Ha qualche progetto, qualche novità in programma per il futuro della libreria ?
 
Rosella) Progetti ne ho tanti, il dehor adesso dovrebbe essere a mia disposizione per sempre, questa parte qui davanti, quindi mi piacerebbe sistemarlo un po' meglio.

Le presentazioni le ho già fatte fuori, sono già tre anni che le faccio fuori però vorrei sistemarlo meglio, per renderlo più fruibile. Magari per ospitare delle mostre di pittura o di foto, perché ho dei clienti che sono dei bravissimi fotografi, quindi sarebbe interessante fare delle esposizioni di fotografia monotematica. Abbiamo già fatto laboratorio di disegno, e lo rifaremo, ho due illustratrici che tengono il laboratorio di disegno per adulti. Sono bravissime, sono brave ad insegnare e partono proprio dalle basi. Adesso Infatti hanno pubblicato un libro che verrà presentato a maggio e poi, subito dopo ci saranno delle sessioni di laboratorio di disegno, di due ore, in due ore si fa un disegno. Sono proprio brave ad insegnare e poi sono molto colte, appassionate, sono illustratrici di botanica e di animali, loro. Il costo del laboratorio è ridotto 10,00 euro, mi pare.

Poi mi piacerebbe aprire una sessione al libro usato, sempre d’autore. Quindi anche avere dei libri usati, però sempre che non danneggi troppo il commercio dei libri nuovi. Anche lì sto studiando un po' quello che potrebbe essere il format.

Scegliere titoli particolari, evergreen che abbiano un senso, oppure più che evergreen libri che non si trovano più oppure che non ti sei lanciato a comprare nuovi ma che potresti comprare usati che costa un po' meno. Devo cercare di capire la formula con cui potrebbe stare in piedi un mercato dell’usato.

Vorrei sviluppare, anche un po' di più , i corsi di laboratorio artistico, rendendo attiva la parte sotto e quindi potendo farne anche in inverno e non soltanto fuori all’aperto.

Beh poi ospitiamo presentazioni di libri, tanti personaggi ed i loro libri: Francesca Ambrosoli “la figlia del giudice”, la presentazione del suo libro che dovrebbe esserci grazie a Vera Sani che è questa scrittrice molto conosciuta. Rosa Teruzzi di cui abbiamo già fissato la data, quindi, comunque anche delle presentazioni un po' di qualità di personaggi un po' noti che potrebbero essere interessanti per il pubblico, sempre del quartiere, non è che io ambisca ad attirare tutta la gente di Milano, anche perché non ci starebbe. Però abbiamo fatto anche seminari a pagamento, ecco, mi piacerebbe fare dei corsi un po' più ad hoc di letteratura, con cifre modiche diciamo sui 10,00 euro  












In questo post del mio blog fotografico "Fotografia è vita" potete trovate altre fotografie di questa bellissima particolare libreria che ha un sapore antico ma è moderna e viene gestita come libreria di quartiere.
Vi invito, quando venite a Milano, oppure se abitate già a Milano, andate a fare un giro in questa libreria unica nel suo genere. La trovate a Milano, 
in Via Dezza, 50 
 
Io ci tornerò sicuramente, appena riesco. Buona giornata e serena nuova settimana appena iniziata.

mercoledì 1 febbraio 2023

Teiere Fantasy

In seguito ad un incontro che ho avuto settimana scorsa, mi sono messa a fare una ricerca nel mondo delle teiere particolari, teiere fantasy ed ho visto, anche solo facendo una ricerca su Google, che ne esistono di strane e di bellissime.
Non soltanto in Inghilterra  patria delle teiere stane e particolari.
 
Ve ne presento soltanto alcune. Questo a causa del fatto che molte di quelle che ho trovato erano su Pinterest oppure su  altre piattaforme da cui non si possono prelevare fotografie.

Ho scelto alcune teiere dal mondo di Alice ed altre davvero fantasiose.
 
Teiera Stregatto - Alice nel Paese delle Meraviglie
 
 
Provenienza immagine: Etsy.com
 
 Teiere Bianconiglio - Alice nel Paese delle Meraviglie
 
 
 Provenienza immagine: E-bay.com
 

Provenienza immagine: Adverts.ie
 
Teiere fantasy e dove trovarle:
Altre teiere molto particolari e diverse le potete trovare sul sito di un'artista svizzera Paola Lazzeri
 
Questa sotto è la mia preferita tra quelle presenti sul sito che vi segnalo "la teiera danzante"
 
 
 
La prossima teiera che vi voglio presentare invece è mia, è una teiera che ho comprato anni fa a Londra, in una bottega in Coven Garden dove vendevano teiere molto particolari e diverse dalle solite.

Teiera/Castello







Chissà se il negozietto, dove avevo comprato tanti anni fa questa teiera è ancora aperto e lavora come un tempo?
 
Queste sotto, invece, sono teiere e tazze di thè fatte in stoffa,  mi sembra occupino molto spazio e non possono, naturalmente,  essere usate per bere del thè ma sono davvero carine. Le trovate sul sito Misshobby.com