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lunedì 26 gennaio 2015

Ultimi acquisti libreschi

Per quanto riguarda i libri, sempre più spesso mi succede di comprarli on-line a volte li trovo con sconti molto più cospicui di quelli che si trovano direttamente in libreria.

Il mio ultimo ordine riguarda anche una Saga Fantasy che da tempo ero desiderosa di leggere "La Trilogia del Mondo D'Inchiostro" di 
Cornelia Funke, scrittrice tedesca che ha scritto questi libri per i bambini ma che sono libri che possono essere tranquillamente letti anche dagli adulti.



Si tratta di "Cuore D'Inchiostro" - "Veleno D'inchiostro" e 
"Alba D'inchiosto"

Questi libri che sono tra le saghe fantasy più conosciute sono davvero interessanti ed io fino ad ora non avevo avuto la possibilità di leggerli, anche se da tempo volevo farlo.

Per fortuna li ho trovati da Mondadori scontati, uno dei tre aveva addirittura lo sconto del 6o% ed io ne ho approfittato.

Questa trilogia essendo stata stampata e ristampata più volte ha diverse Cover ma tutte molto riuscite. In particolare la 1a Cover di Veleno D'Inchiostro utilizza un bellissimo disegno di Paolo Barbieri.






























Queste sono le prime cover ..... tutte molto belle ...... (i libri che ho comprato io appartengono a queste vecchie pubblicazioni)
mentre quelle sotto sono le nuove versioni delle Cover - con la ristampa più recente ......





Del primo libro di questa Saga "Cuore D'Inchiostro" è stata realizzata una ottima trasposizione cinematografia (che però purtroppo in America è risultato un semi fiasco - motivo per il quale non hanno più realizzato i film collegati ai seguenti libri




Tornando ai libri per chi non li conoscesse ancora, queste sono le sinossi :

Sono libri bellissimi che piaceranno sicuramente agli amanti dei libri in quanto essi stessi sono fondamentali in questa storia, almeno un libro. Ma soprattutto perchè si riesce a vedere e toccare con mano il grande amore per i libri di cui la storia è intrisa.

Cuore d'inchiostro

Il primo romanzo parla di una ragazza di nome Meggie la cui vita subisce un drastico cambiamento nel momento in cui scopre che suo padre, un rilegatore di nome Mortimer (detto Mo), ha l'insolita capacità di far uscire i personaggi dai libri leggendoli ad alta voce. Un bandito di nome Capricorno, fatto uscire per errore dal libro cuore d'inchiostro, perseguita Mo e Meggie per sfruttare la loro prodigiosa voce. Nove anni prima dal libro erano usciti anche il brigante amico di Capricorno, Basta, e Dita Di Polvere, un mangiafuoco, con la sua martora cornuta mentre erano entrati Resa, moglie di Mo e madre di Meggie, e i suoi due gatti.

Veleno d' inchiostro

È passato un anno dalle vicende di Cuore d'Inchiostro, ma non passa giorno in cui Meggie non pensi al libro e ai personaggi che ne sono scaturiti. Resa, la madre di Meggie, è tornata ma non ha più la voce. Il mangiafuoco Dita di Polvere, invece, non vede l’ora di poter ritornare nella sua storia; e ci riesce quando trova un lettore disonesto disposto a rimandarlo indietro di nome Orfeo, che, d'accordo con Basta e Mortola, fa in modo che Dita di Polvere abbandoni Farid per ottenere il libro Cuore d'inchiostro posseduto dal mangiafuoco. Ben presto il ragazzo convince Meggie a leggere per lui in modo da poter raggiungere Dita di Polvere e avvertirlo del pericolo di Basta, oltre che per ritornare a essere il suo apprendista. Questa volta, Meggie capisce come fare per trasportare se stessa e il ragazzo nel libro.
Improvvisamente Mortola, Basta e Orfeo appaiono a casa di Elinor e fanno prigionieri Mortimer, Resa e Dario, mentre Meggie e Farid, dentro il libro, non sanno cosa succede nel loro mondo. Orfeo spedisce Basta, Mortola, Mortimer e Resa in Cuore d’inchiostro.
Resa recupera la voce, poi lei e Mortimer si nascondono insieme ai girovaghi briganti del Principe Nero e scoprono che il misterioso fuorilegge che aiuta i poveri nelle ballate popolari, “Glandarius”, altri non è che Mo stesso, miracolosamente sopravvissuto dopo essere stato ferito dallo schioppo di Mortola. Il malvagio Testa di Serpente, il sovrano dell'altra parte del regno, è sulle tracce di Glandarius e intende impiccarlo. Mo e Resa vengono catturati e Mortimer non riesce a scappare proprio a causa della ferita. Testa di Serpente gli chiede di rilegare il Libro Vuoto, che dovrebbe portare il possessore all’immortalità (l'idea era stata di Maggie, che aveva ordito un piano per ucciderlo, ma Testa di Serpente l'aveva scoperto e aveva ribaltato il piano contro di loro), ma Mortimer inventa un modo per distruggerlo lentamente senza che il tiranno se ne accorga...

Alba d'inchiostro

Dopo che Cosimo il bello è morto la città di Ombra cade nelle mani del malvagio Testa di Serpente, risiedente alla Rocca delle Tenebre. Nel frattempo Orfeo è diventato ricco vendendo animali, che fa comparire attraverso la sua prodigiosa voce, al governatore di Ombra, soprannominato Fringuello, cognato di testa di Serpente. Mo invece si spaccia per Glandarius e indsieme agli uomini del Principe Nero difende gli abitanti dei villaggi vicini dalle razzie dei soldati del Fringuello. Testa di Serpente sta marcendo insieme al libro che proteggeva la sua anima, e passa le notti insonne per via degli incubi che vedono come protagoniste le Dame Bianche. Farid si arrabbia spesso con Orfeo accusandolo di non voler far tornare Dita di Polvere, e quest'ultimo capisce che le Dame Bianche volevano un tributo di carne e ordisce un piano contro Mo. Elionor e Dario, dopo essere stati prigionieri nella stessa villa della donna, decidono di entrare nel mondo d'inchiostro. Intanto Resa confessa a Mo di essere incinta, e Meggie prende bene la notizia. Fenoglio parla a Mo delle bellissime miniature di Balubus, miniaturista della principessa Violante, e non resistendo alla tentazione si reca da lui, al palazzo di Ombra. Qui viene impigionato, ma si scopre che era tutta una farsa di Violante per conoscere il famoso Glandarius. Intanto giunge la notizia che Testa di Serpente ha trovato il modo di arginare la distruzione del libro che contiene la sua anima. Orfeo chiama Mo e a sorpresa lo uccide offrendolo alle dame bianche. Per fortuna nell'oltretomba Mo incontra un enorme uccello dorato che si rivela essere la morte in persona. La morte dice che lo lascerà libero insieme a dita di polvere ma dovrà distruggere il libro che gli impedisce di uccidere Testa di Serpente. Intanto a Ombra tra i bambini è molto atteso lo spettacolo di becco di fuliggine. Quando tutti i bambini si sono radunati lo spettacolo si rivela una trappola. Tutti i bambini vengono catturati e Testa di Serpente offre la loro libertà in cambio di Glandarius; in caso contrario i bambini verranno spediti a lavorare nelle sue miniere di argento. Glandarius si consegna e viene imprigionato. Per paura che i soldati rirapscano i bambini il principe nero li porta via fno ai "nidi di uomo" insieme a Meggie, Fenoglio, Resa, Dario ed Elinor. Dita di Polvere e Farid liberano Mo attraverso mostri di fuoco.Mo, Violante, Farid e Dita di Polvere vanno ad un'antica residenza ereditata da Violante dai nonni materni: il castello nel lago. L'armata di Testa di serpente arriva a Ombra. Nel frattempo il Fringuello scopre il nascondiglio dei bambini e lo raggiunge con dei soldati.Orfeo si allea con Testa di Serpente che va a combattere contro Violante. Intanto Fenoglio ricomincia a scrivere e attraverso la prodigiosa voce di Meggie materializza un gigante per scacciare i soldati. Il piano funziona ma il gigante rapisce Fenoglio. Nel frattempo Orfeo scrive e legge che Testa di Serpente vince su Violante e grazie a ciò riescono ad entrare nel castello. Fenoglio viene liberato da Meggie e scrivono che Mo sconfigge Testa di Serpente. Nel frattempo Testa di Serpente ha intrappolato Mo ma Jacopo, figlio di Cosimo e di violante, ruba il libro del nonno e lo dà a Mo. Senza più protezione la morte uccide Testa di Serpente. Elionor, Fenoglio, Dario, Resa, Meggie, Farid e Mo decidono di restare nel mondo d'incuiostro mentre Violante diventa regina e Orfeo scappa al nord dove probabilmente muore congeato. Sei mesi dopo nasce il figlio di Resa e Mo e fratello di Meggie. A questo bambino verranno raccontate storie di mondi lontani in cui gli uomini possono volare e le carrozze vanno velocissime e non hanno cavalli. Secondo questo bambino questo mondo è interessante e come Meggie volle entrare nel mondo d'inchiostro così lui vuole entrare in questo nuovo mondo.

Qui trovate informazioni ed approfondimenti sul Film
Se non avete ancora letto questi libri ve li consiglio caldamente, sono diventati un Classico ormai
Citazioni:
“I libri amavano tutti coloro che li aprivano, offrivano protezione e amicizia senza pretendere nulla in cambio.
Non ti abbandonavano mai, nemmeno quando li maltrattavi.”

"Certi libri vanno assaporati lentamente, altri divorati in un sol boccone. E solo alcuni, pochi, vanno masticati per digerirli completamente. Quando ti porti dietro un libro ... avviene qualcosa di straordinario: le sue pagine raccoglieranno i tuoi ricordi."

venerdì 23 gennaio 2015

Incipit Mania


Eccomi tornata, con la terza puntata di una rubrica che mi piace tanto "Incipit Mania" e che stimola la vostra voglia di lettura cari follower.

Eccovi quattro Incipit interessanti :



La Storia Fantastica William Goldman
Noto anche come La Principessa Sposa

Tra tutti i libri del mondo questo è il mio preferito, anche se non l’ho mai letto.

Come mai ? Vediamo di spiegarlo. Da bambino i libri non mi interessavano, punto e basta. Odiavo leggere, facevo fatica, e poi dove l’avrei potuto trovare, il tempo, visto che c’erano tutti quei giochi ansiosi di farsi giocare? Di pallacanestro, baseball e biglie, non ne avevo mai abbastanza. Non che fossi un campione, ma con un pallone e un campo vuoto sapevo inventare trionfi all’ultimo minuto da commuovere fino alle lacrime. La scuola era una tortura. Miss Roginski, la mia maestra dalla terza alla quinta, convocò più volte mia madre. “Ho l’impressione che Billy non faccia quello che potrebbe.” Oppure “agli esami Billy si comporta in modo davvero eccezionale, in paragone a come si comporta in classe.” Oppure, la maggior parte delle volte: “Mrs Goldman, che cosa faremo mai di lui?”


Le Cronache di Narnia – Il Leone, La Strega e L’Armadio
C.S. Lewis

 C'erano una volta quattro bambini che si chiamavano Peter, Susan, Edmund e Lucy. Vivevano a Londra ma, durante la seconda guerra mondiale, furono costretti ad abbandonare la città per via dei bombardamenti aerei. Furono mandati in casa di un vecchio professore che abitava nel cuore della campagna, a poco meno di venti chilometri dalla più vicina stazione ferroviaria e a tre chilometri e mezzo dall'ufficio postale. Il professore non aveva moglie: alla casa badava la signora Macready, la governante, aiutata da tre cameriere che si chiamavano Ivy, Margaret e Betty (ma nella nostra storia c'entrano poco).
Il professore era molto vecchio, con i capelli bianchi e ispidi e un'abbondante peluria che gli cresceva sulla faccia oltre che in testa, formando una gran barba bianca. I ragazzi provarono molta simpatia per lui, anche se la prima sera, quando apparve ad accoglierli sulla porta di casa, Lucy, che era la più piccola, ne ebbe paura. Edmund, che era di poco più grande, tro-vò che fosse un uomo molto buffo e per non ridere si nascose il viso con il fazzoletto, fingendo di soffiarsi il naso.


Oltremondo petali di rosa e fili di ragnatela
Marta Leandra Mandelli

Prologo

«Tornerò Mareck e quando ci rivedremo non troverai ombre dove nasconderti»
«Oh, mia cara, tu parli al futuro, ma non c’è nessun futuro per te, la tua storia finisce adesso!»
La sua risata folle e sprezzante riecheggiò nella grande sala di pietra, ma poi, di colpo. Il sibilo divenne insopportabile e una forte luce bianca ci abbagliò tutti.
«Aprite il Portale ! Trovatela e uccidetela! »
Ma non poteva sapere che qualcuno lo aveva preceduto ….


Capitolo 1

Eccomi qui, nel mio posto preferito, il mio scoglio, la mia vetta. Da quassù vedo il mare e, fin dove i miei occhi possono spingersi, ci sono onde e blu in­tenso. Attraverso l’acqua limpida osservo i pesci che nuotano, tranquilli e indaf­farati come solo i pesci possono essere. Una dolce brezza tiepida mi solletica il viso e mi scompiglia i capelli, come la mano di un amante gentile che sospira di fronte al suo amore. La bellezza del paesaggio è disarmante nella sua semplicità e non ho parole per spiegare la gioia irrefrenabile che mi scorre dentro come un fiume in piena. Allargo le braccia e lascio che il vento mi accarezzi il corpo, inspiro profondamente l’aria salmastra e rido.
Niente di più eppure niente di meno.
E poi una musica caraibica, pressante e assolutamente fuori posto mi fa tra­salire . . .
Mi sveglio di soprassalto e batto le palpebre disorientata, per qualche secon­do non riesco a conciliare la vista del mio promontorio con la penombra della stanza in cui mi trovo.
Era solo un sogno !
Il mio sogno ricorrente, che ho fin da quando ero bambina, ma che ultima­mente viene a trovarmi sempre più spesso. Ah, il mio promontorio, perché è veramente mio, anche se è solo una fantasia. Non ha importanza che non esista, per me è vero e reale e tutte le volte che lo sogno mi sento a casa. Mi è familiare in un modo che non so spiegare, non sono mai stata in un posto simile eppure lo conosco. Mi hanno detto che il Big Sur è un tratto di costa mozzafiato, dove scogliere imponenti si tuffano nell’oceano selvaggio. Io però non ci sono mai stata, ma non vedo l’ora di andarci e spero che la mia curiosità venga presto soddisfatta. È sciocco da parte mia, ma tutte le volte che mi sveglio resto delusa di come delle sensazioni così forti siano solo e sempre immaginate.


Inkheart. La leggenda di Cuore d'inchiostro
Cornelia Funke

Uno Straniero nella notte

 ✪ ✜ ✪

La Luna si rifletteva nell’occhio del cavallo a dondolo, e anche in quello del topolino, quando Tolly lo tirò fuori da sotto il cuscino. Tic-tac, tic-tac faceva l’orologio, tutto il resto era silenzio. A un tratto, o così parve di udire al bambino, uno scalpiccio; piccoli piedi che correvano scalzi attraverso la stanza. Una risatina, un sussurro e poi un altro rumore, come il frusciare delle pagine di un grosso libro.

Lucy M. Boston, The Children of Green Knowe

  ✜ ✪

Pioveva, quella notte. Una pioggerella fine, un fitto mormorio. Tanti anni più tardi, a Meggie bastava chiudere gli occhi per sentirla ancora, con quel suo tamburellare sui vetri come minuscole dita. Da qualche parte, nel buio, un cane abbaiava e, per quanto si girasse e rigirasse nel letto, Meggie non riusciva a prendere sonno.

Sotto il cuscino c’era il libro che aveva appena letto. Le premeva la copertina contro l’orecchio, quasi per attirarla di nuovo fra le sue pagine. Certo che dev’essere comodo dormire con quel coso duro sotto la testa ! – aveva scherzato Mo la prima volta che le aveva trovato un volume sotto il guanciale. – Dai, ammettilo: di notte ti bisbiglia la sua storia.

Oh, qualche volta. Ma funziona solo con i bambini -
aveva risposto Meggie, e Mo le aveva pizzicato il naso. Mo ... Meggie non ricordava di avere mai chiamato suo padre in altro modo.

Quella notte in cui tutto cominciò e molte cose cambiarono per sempre, Meggie aveva con sé uno dei suoi libri preferiti. E siccome non riusciva ad addormentarsi, tanto valeva riprenderlo da sotto il guanciale. Si mise a sedere, si stropicciò gli occhi per scacciare quel torpore che viene quando si sta distesi al buio e lo riaprì. Le pagine frusciarono cariche di promesse. Meggie trovava che questi primi sussurri avessero un suono diverso a seconda che conoscesse o meno la storia. Per prima cosa, però, doveva fare luce. Nel cassetto del comodino teneva una scatola di fiammiferi. Mo le aveva proibito di leggere al lume di candela, cosa che, invece, lei adorava. A lui il fuoco non piaceva, “Le fiamme divorano i libri” soleva dire. Ma, dopo tutto, Meggie aveva oramai dodici anni, figuriamoci se non sapeva badare a qualche moccolo ! Sul davanzale accanto al letto teneva cinque candelieri. Stava giusto accostando un fiammifero acceso al primo stoppino, quando udì dei passi in cortile. Spaventata, lo spense subito – come ricordava ancora tutti i particolari anche a distanza di molti anni ! – si inginocchiò e guardò fuori dalla finestra. Fu allora che lo vide per la prima volta.

La pioggia dava alla notte una sorta di pallore spettrale, e lo sconosciuto era poco più di un’ombra. Solo il volto si stagliava contro l’oscurità, con i capelli bagnati incollati alla fronte. L’uomo era ormai zuppo, ma sembrava non farci caso. Se ne stava là sotto, immobile, le braccia incrociate sul petto come se potesse scaldarsi. E scrutava la casa.