venerdì 26 giugno 2015

Linky Party Summer Passion Blogger

Eccomi qui a presentarVi l'ennesimo link party a cui partecipa il Rifugio 
lo potete trovare suo blog Applicazioni Grafiche Qui oppure direttamente cliccando sul Banner che trovate sotto 

Applicazioni Grafiche

Questo che troverete seguendo il link è l'ultimo post del Rifugio
mentre Qui trovate l'ultimo libro che ho letto e la relativa recensione.

Se avete voglia di fare crescere il vostro blog ed aumentare i vostri lettori fissi questa e' l'occasione che fa per voi. Partecipate, e nel contempo potrete conoscere nuovi blog e nuovi blogger.

Con questo post il Rifugio degli Elfi partecipa al Link Party Summer Passion Blogger
Entrate anche voi nel Link Party e partecipate con un post a scelta.

Buona giornata a tutti e migliore fine settimana in arrivo !

giovedì 25 giugno 2015

Mondo Fantasy - Fantasy World


Come nascono i primi mondi Fantasy e perchè ?

La prima Storia, racconto o libro fantasy nasce nel momento in cui un autore decide che il mondo reale non è adatto, non è sufficiente a fare da ambientazione alla storia che vuole raccontare. Quest’autore decide di creare un mondo Fantasy tutto suo collegato in qualche modo con il nostro mondo ordinario e reale ma che rimane a sé stante con le sue regole e le sue particolarità o doni che spesso, sono collegati con la magia.





Un mondo fantastico è un universo narrativo creato nella finzione, e mostrato tramite un libro un film dei giochi, I tipici mondi fantastici coinvolgono la magia od abilità magiche.
A volte ci si può trovare perfino tecnologia non esistente ed una storia a tema futuristico.
Alcuni di questi mondi posso essere mondi paralleli debitamente collegati alla terra attraverso portali magici od oggetti; una terra fittizia, con l'ambientazione in un passato remoto o futuro oppure un mondo del tutto indipendente situato in un altro universo.
Molti mondi fantastici attingono in maniera consistente dal mondo reale per quello che concerne la storia la geografia e la sociologia ed anche per ciò che  riguarda la mitologia ed il folklore.
E’ proprio per questo motivo che ci riesce più facile identificarci nel protagonista ed ambientaci nel suo mondo così diverso dal nostro ma che ha dei richiami potenti che ci riportano alla nostra vita di tutti i giorni.

L’Ambientazione.

L’impostazione di un mondo fantastico è spesso di grande importanza per la trama e per i personaggi stessi della storia che si vuole raccontare.
L’impostazione della storia può essere basata sul male e sul pericolo, sulla sofferenza dei personaggi che si trovano di fronte ad una grossa calamità da superare e può mutare a seconda delle trasformazioni che subisce la storia stessa.
In passato storie che utilizzavano l’ambiente come semplice sfondo per la narrazione sono state criticate per la loro incapacità di utilizzarlo completamente.

Anche quando la terra non è in pericolo, l'ambientazione viene spesso usata simbolicamente, per esporre alcune tematiche e per sottolineare particolari stati d’animo.






La Storia.

I primi mondi fantasy apparvero come terre fantastiche, parte del nostro stesso pianeta ma separate da barriere geografiche. Come per esempio “Oz”, che sebbene sia un mondo completamente di fantasia da ogni punto di vista è descritto come parte del nostro mondo.

I contadini medievali che, se mai viaggiavano lontano dai loro villaggi, lo facevano molto raramente non potevano affermare con sicurezza che fosse impossibile che, per esempio, un orco viaggiando per una giornata intera, potesse trovare continenti lontani. Dal Rinascimento in poi tale speculazione fantastica si poteva ritenersi plausibile, fino a che, un'ulteriore esplorazione rese tutte queste fantasie terrestri non plausibili.

Nel giro di pochi decenni, Oz, che era stato situato in un deserto negli Stati Uniti al momento del primo scritto nei primi anni del 1900, è stato in seguito trasferito in un punto nel Pacifico.

Un primo esempio del concetto di terra/mondo fantastico, può essere trovato nelle "Mille e una notte" (Arabian Nights), in cui si parlava di luoghi di cui si sapeva ben poco, e dove la presenza delle meraviglie era certamete più credibile. Bisognava però che il tempo della narrazione fosse impostato nel "tanto tempo fa "o" lontano ". Questo è un processo che continua, e, infine, culmina con un mondo fantastico che ha poche interrelazioni con quello reale, intese come tempo e posto.  Un esempio più recente di una terra fantastica con collegamenti definiti con il mondo reale è quella dell’Islanda di Austin Tappan Wright. La lontananza dell’Islandia e l'aura di mistero, che la circonda così come la sua conservazione di una società arcaica, sono spiegati per mezzo di una legge che consente solo contatti limitati con gli stranieri.




Elementi comuni.

Il mondo fantastico più comune è quello basato sull’Europa medievale, e sul periodo del Medioevo ed è stato usato per primo da William Morris nelle sue prime opere fantastiche, ed in particolare dopo la pubblicazione nel 1954 del capolavoro di JRR Tolkien “Il Signore degli Anelli”. Tale mondo è spesso chiamato "pseudo-medievale" - in particolare dal momento in cui lo scrittore ha utilizzato elementi casuali riferiti all’epoca, (epoca che fa riferimento ad  un migliaio di anni e ad un continente), e riunito insieme senza considerare la loro compatibilità, o addirittura introducendo idee non così basate sull’epoca medievale, proponendo così una rappresentazione romanzata del periodo stesso. Quando questi mondi non sono copiati tanto dalla storia, quanto da altre opere di fantasia, c'è una tendenza forte all'uniformità ed una forte mancanza di realismo. La larghezza e l'ampiezza dell’epoca medievale sono stata raramente utilizzata fino in fondo. I governi, per esempio, tendono ad essere senza compromessi feudali; imperi od oligarchie, di solito corrotti, mentre nel reale Medioevo si può trovare una varietà molto maggiore di tipologie.

Un’attenta costruzione del proprio mondo fantastico unita ad una meticolosa attenzione al dettaglio vengono spesso citate come le ragioni per le quali alcune opere di fantasia sono profondamente convincenti e contengono un magico senso del luogo.  Una pesante e fedele rappresentazione di mondo reale magari situato in un’altra parte del mondo, Cina, Giappone India Etc. finiscono con il rendere il confine tra mondi fantastici e storie alternative sfocati.
Secondo Lin Carter in “mondi immaginari: l'arte della fantasia”, i mondi, per loro natura, contengono qualche elemento di magia (paranormale). Questo elemento potrebbe essere rappresentato dalle creature in esso presenti (draghi, unicorni, geni e così via) o dalle magiche capacità delle persone che ne abitano il mondo stesso. Queste sono spesso tratte dalla mitologia o dal folklore, spesso quelle del paese storicamente utilizzato anche per l'ispirazione.





In Questo vecchio post del Rifugio potete trovare la Storia del fantasy

Fonte:  Fantasy World Wikipedia.en


Scadenza il 9 agosto 2015

lunedì 22 giugno 2015

Recensione Libro "L'Anno del Mago"

Eccomi tornata a parlarvi della mia ultima lettura, si tratta del libro “L’Anno del Mago” di Stefano Alberti.



Sinossi:

Sfuggito per miracolo ad un attentato che è stato ordito da formidabili e sconosciuti nemici, il povero ladruncolo Rafyal viene progressivamente a trovarsi al centro di oscure trame e contorte lotte di potere. 
Benchè il ragazzo manchi completamente della vocazione dell'eroe e sia alquanto riluttante a farsi coinvolgere in un gioco molto più grande di lui, ogni tentativo di sottrarsi alla strana rete in cui è caduto finisce soltanto per rendere la sua posizione ancora più critica. La situazione si complica quando l'Arcimago Shinar, il saggio e carismatico capo dell'Ordine dei Maghi, decide di metterlo sotto la sua protezione e di nasconderlo tra gli apprendisti della sua Scuola di Magia. Una sequenza di equivoci e vicissitudini obbligherà infatti il malcapitato Rafyal a farsi effettivamente passare per un mago dall'inizio alla fine della sua avventura, nonostante non possegga alcun talento magico e sia quindi costretto a ricorrere ad astuzie e sotterfugi di ogni genere per tenere in piedi la sua commedia. Dovrà anche compiere un lungo e pericoloso viaggio che ha come destinazione la misteriosa Torre della Magia, dove ovviamente nessun non-mago ha mai messo piede...

Il libro di Stefano Alberti, ha come target un pubblico adulto. Ma più che ai libri di Licia Troisi fa riferimento al "Trono di Spade" nei suoi temi e contenuti. Il tono generale dell'opera non è però cupo e tragico come quello del testo che lo ispira: al contrario, la narrazione è caratterizzata da una venatura scanzonata ed ironica che corrisponde al punto di vista dal quale il protagonista vede la vita. Costui è un giovane ladruncolo quindicenne di nome Rafyal ed il racconto si svolge appunto in prima persona, perchè visto attraverso i suoi occhi.
Dalle poco nobili inclinazioni e dalle aspirazioni per nulla eroiche, Rafyal verrà progressivamente coinvolto in oscure trame e contorte lotte di potere dagli sviluppi imprevedibili. Benchè infatti il ragazzo sia alquanto riluttante a farsi coinvolgere in un gioco molto più grande di lui, ogni tentativo di sottrarsi alla strana situazione in cui è caduto risulta del tutto infruttuoso e finisce al contrario per complicare orribilmente la sua posizione.


La trama si sviluppa quindi attraverso una serie di equivoci e vicissitudini che obbligano il malcapitato Rafyal a farsi effettivamente passare per un mago dall’inizio alla fine della sua avventura, nonostante non possegga alcun talento magico e sia quindi costretto a ricorrere ad astuzie e sotterfugi di ogni genere per tenere in piedi la sua commedia. Dovrà anche compiere un lungo e pericoloso viaggio che ha come destinazione la misteriosa Torre della Magia, dove ovviamente nessun non-mago ha mai messo piede.


Recensione:

“Mi chiamo Rafyal, sono un ladro e quella sarebbe stata la mia notte. La luna era piena e splendente, e le poche nuvole nel cielo non avrebbero velato la sua luce più di quanto potesse fare un merletto finemente traforato con le  pelle candida di una donna. Mi avrebbe messo nelle condizioni ideali per colpire e per nascondermi, se avessi saputo diventare ombra tra le ombre e cogliere l’attimo propizio con silenziosa e furtiva discrezione.”
(Incipit) 

Qui, Su Amazon potete avere una idea di come è scritto il libro, infatti è a disposizione dei lettori un'estratto 

Il libro è l’opera prima dell’autore e devo dire che è stata una lettura carina, coinvolgente ed a tratti perfino divertente.
Il protagonista Rafyal ci coinvolge nelle sue vicende, raccontandocele tutte in prima persona, dall’inizio alla fine. In questo modo riesce a renderci ben partecipi di ciò che lui stesso conosce della vicenda che si trova a vivere.
Questa volta non posso dire nulla riguardo al lato formale del libro, in quanto quello che ho letto non è l’Ebook che è in commercio ma una stampa che mi ha fatto avere l’autore. Che ringrazio ancora per il desiderio di conoscere davvero il mio parere. Comunque ho notato che il testo del libro era abbastanza curato ed ho trovato solo qualche errorino che può sfuggire a chiunque.
Lo stile dell’autore è fresco veloce e di facile lettura. Forse la storia è, da un certo punto di vista, un po’ un classico : Un ragazzo ignaro che si trova a dover impersonare il bene, contro il suo stesso desiderio e contro le forze del male preponderanti .... ma nello stesso tempo credo la storia abbia alcuni punti di forza. Il mondo coinvolgente in cui è narrata, il fatto che il protagonista sia un povero ladruncolo che non conosce le sue vere origini e la presenza all’interno del libro di momenti di divertimento che riescono ad alleggerire ulteriormente la narrazione.
Come molte storie fantasy, anche questa non è conclusa con la fine del libro, in quanto, evidentemente, è previsto un seguito . . . . .

Il protagonista di tutte le vicende che lo vedono coinvolto in prima persona è Rafyal, un giovane ladruncolo che si viene a trovare immerso, senza volerlo, in una fitta trama che si fa di più in più complicata e pricolosa.

Una notte, mentre si prepara a fare un furto in una ricca villa, dove sono in corso i festeggiamenti per un matrimonio, il nostro giovane ladro scopre che un potente sconosciuto, che si fa chiamare “Il Padre”, vuole mettere fine alla sua vita ed a quella di un’altra persona, un Vescovo.
Tutto questo perché è convinto che, in futuro, essi saranno un’ostacolo per i suoi piani di conquista del mondo.
Rafyal non sa chi lo voglia morto, ne il reale motivo per cui questi desideri ucciderlo. Tutto ciò che conosce della vicenda è quanto gli racconta Carr Valeron, l’esecutore materiale della condanna a morte, un famoso guerriero scomparso mesi prima.
Con la forza dell’astuzia e della disperazione Rafyal riesce a fuggire da Valeron ed a salvarsi la vita.

Qui cominciano le sue disavventure, che si complicano sempre di più mano a mano che prosegue la narrazione.
La storia comincia a complicarsi quando il Vescovo, che doveva essere ucciso e che viene da lui salvato, lo mette sotto la protezione di suo fratello, l’Arcimago Shinar, potente e conosciutissimo capo dell’Ordine dei Maghi.
Questi infatti decide di tenerlo con sé. Per nasconderlo e proteggerlo meglio, lo fa entrare nella sua scuola di magia. L’Arcimago, lo mescola agli apprendisti della sua scuola, nonostante sia subito chiaro che il giovane non possiede alcuna dote magica e nemmeno una certa qual predisposizone all’uso della magia stessa.

Appena arrivato alla scuola di magia, si troverà a doversi scontrare con la maggioranza degli altri ragazzi, che subito lo prenderanno in antipatia. Primo fra tutti Pae-Dor, un’elfo che sembra essere il capo degli apprendisti, oltre che un mago molto dotato.

Rafyal, per tutta la durata della sua permanenza nella scuola di magia, dovrà quindi farsi credere un mago, nonostante non possegga alcun talento magico e sia quindi costretto a ricorrere ad astuzie e sotterfugi di ogni genere per tenere in piedi la sua commedia.

Inoltre sarà presto costretto a compiere un lungo e pericoloso viaggio, che ha come destinazione la misteriosa torre della magia. Nel magico edificio in questione possono accedere, naturalmente, solo i maghi e nessun non mago ha mai potuto metterci piede dentro.
Non starò qui a svelarvi per quale motivo egli dovrà farlo, ma verrà costretto a compiere questo viaggio contro i suoi desideri e la sua stessa volontà e decisione.
Il viaggio già lungo di per se, verrà ulteriormente allungato da avvenimenti inattesi e da una nuova mossa a sorpresa di Car Valeron e del suo particolare compagno, che insisteranno nel cercare la morte del povero Rafyal su ordine del Padre.

Riuscirà il nostro povero Rafyal ad uscirne vivo un’altra volta ed a capire il motivo per il quale è stato condannato a morte ?

Come potrà superare la prova che lo attende alla torre della magia, senza essere in grado di usare vera magia ?

Alla fine del libro, sapremo chi è “il Padre” ma non capiremo ancora bene i motivi per i quali vuole la morte di un povero giovane ladro senza grande importanza.
Chiaramente la storia non finisce in quanto lascia le porte spalancate ad un seguito.
Durante le sue avventure il nostro finto mago finirà per fare amicizia con un grande e potente drago nero Syrog …. che sarà poi colui che gli svelerà molta parte della reale tela di menzogne in cui viene via via invischiato ….. e dalla quale dipende oltre alla sua vita, anche quella di tutte le altre popolazioni Elfi, Umani, Orchi e Nani fino a colpire i collaboratori più stretti del Padre, che nei suoi piani folli, pare aver ingannato tutti. Syrog avvisa Rafyal perché convinto che sia l’unico che possa fermarlo e con la certezza che sia stato ingannato anche il suo popolo che appare al momento succube di colui che si fa chiamare il Padre.

Come potrà un povero giovane ladro, senza alcun potere magico competere ad armi pari con “il Padre” che si scoprirà essere oltre che un mago un’incantatore-negromante ed alchimista provetto ?

Mi piace la storia ed i personaggi credo che siano abbastanza buoni, forse ai cattivi avrebbe fatto bene un po’ di approfondimento in più … ma questo non toglie che in fase di lettura il libro risulti gradevole e di veloce lettura. Un libro che riesce a regalare al lettore qualche momento di completo relax e di immersione nelle vicende di un povero ladruncolo che non conosce nemmeno le sue origini.

Consiglio questo libro (disponibile solo in versione E-book) agli amanti del fantasy che troveranno sicuramente di loro gusto questa storia ed agli amanti dei draghi che troveranno in esso una rappresentazione insolita della figura del drago e della sua società.


Buona lettura e …… che la magia sia con voi !